Ghaliya Lacroix
Ghaliya Lacroix, nata al-Ansari (in arabo غالية الأنصاري?, Ghāliya al-Anṣārī; Sidi Bou Said, ...), è una sceneggiatrice, montatrice ed ex attrice tunisina, frequente collaboratrice del regista Abdellatif Kechiche.
Biografia
modificaNativa di Sidi bu Sa'id,[1] ha conosciuto il futuro regista 'Abd al-Latif Kashish sul set del film tunisino Biznās (1992),[1][2][3] in cui interpretava la fidanzata dello gigolò protagonista impersonato da Kashish.[3] Avrebbe successivamente recitato nel film tunisino di grande successo al botteghino Ṣamt al-quṣūr (1994), nella parte della protagonista da giovane,[3] e in quella di Jamila in For Ever Mozart (1996) di Godard.[3][4] Nello stesso periodo, convola a nozze con Kashish.[1][3] Si trasferisce col marito a La Marsa, dove quest'ultimo lavora alla sceneggiatura del suo esordio Tutta colpa di Voltaire (2000); tuttavia, quando il governo tunisino rifiuta di sovvenzionarne la produzione, Kashish decide di tornare in Francia e Lacroix lo segue.[1] Accantonata la recitazione, diventa la principale collaboratrice artistica del regista,[1][2][3] montandone e co-sceneggiandone tutti i lungometraggi da La schivata (2003) fino a La vita di Adele (2013).[3] Per il primo di essi Lacroix ha vinto il premio César per la migliore sceneggiatura nel 2005,[2] anno in cui ha anche dato alla luce i loro due figli, dei gemelli.[1][3] La coppia ha divorziato qualche tempo prima della lavorazione di Mektoub, My Love - Canto uno (2018),[4][5] separandosi pure artisticamente: Lacroix risulta infatti solo co-autrice della sceneggiatura di Mektoub e i suoi seguiti, senza averne curato il montaggio.[5] È quindi tornata in Tunisia, dove ha lavorato prevalentemente come montatrice.[4]
Filmografia
modificaSceneggiatrice
modifica- La schivata (L'Esquive), regia di Abdellatif Kechiche (2003)
- Cous cous (La Graine et le Mulet), regia di Abdellatif Kechiche (2007)
- Venere nera (Vénus noire), regia di Abdellatif Kechiche (2010)
- La vita di Adele (La Vie d'Adèle: Chapitres 1 et 2), regia di Abdellatif Kechiche (2013)
- Mektoub, My Love - Canto uno, regia di Abdellatif Kechiche (2017)
- Mektoub, My Love - Intermezzo, regia di Abdellatif Kechiche (2019)
- Il frutto della tarda estate (Taḥt al-shajara), regia di Erige Sehiri (2022)
Montatrice
modifica- La schivata (L'Esquive), regia di Abdellatif Kechiche (2003)
- Cous cous (La Graine et le Mulet), regia di Abdellatif Kechiche (2007)
- Venere nera (Vénus noire), regia di Abdellatif Kechiche (2010)
- La vita di Adele (La Vie d'Adèle: Chapitres 1 et 2), regia di Abdellatif Kechiche (2013)
- Nuḥibbuka Hādī, regia di Muhammad ibn 'Utya (2016)
- ʿArāʾis al-khawf, regia di Nuri Buzid (2019)
- Il frutto della tarda estate (Taḥt al-shajara), regia di Erige Sehiri (2022)
Attrice
modifica- Sherazade ha tenuto il silenzio sul proibito (Wasakat Shahrazād ʿan al-kalām al-munākh), episodio de La guerra del Golfo... e dopo! (Ḥarb al-Khalīj... wa-baʿd...), regia di Nuri Buzid (1991)
- Biznās, regia di Nuri Buzid (1992)
- Ṣamt al-quṣūr, regia di Moufida Tlatli (1994)
- For Ever Mozart, regia di Jean-Luc Godard (1996)
Riconoscimenti
modifica- Premio César
- 2005 – Migliore sceneggiatura originale o adattamento per La schivata
- 2008 – Candidatura al miglior montaggio per Cous cous
- 2014 – Candidatura al miglior adattamento per La vita di Adele
Note
modifica- ^ a b c d e f (FR) Frida Dahmani e Renaud de Rochebrune, Festival de Cannes: un Kechiche en or, in Jeune Afrique, 4 giugno 2013. URL consultato l'11 settembre 2025.
- ^ a b c (FR) Christian Fevret e Jean-Marc Lalanne, «La Graine et le Mulet» : entretien avec Abdellatif Kechiche, in Les Inrockuptibles, 11 dicembre 2007. URL consultato l'11 settembre 2025.
- ^ a b c d e f g h (EN) Jonathan Romney, Abdellatif Kechiche interview: 'Do I need to be a woman to talk about love between women?', in The Guardian, 27 ottobre 2013. URL consultato l'11 settembre 2025.
- ^ a b c (FR) Dmitrij Golotjuk e Antonina Deržickaja, Jean-Luc Godard: Des mots comme des fourmis, in Debordements, 9 giugno 2018. URL consultato l'11 settembre 2025.
- ^ a b (FR) Norine Raja, Maria Giménez Cavallo, l'Américaine qui murmurait à l'oreille d'Abdellatif Kechiche, in Vanity Fair, 4 aprile 2018. URL consultato l'11 settembre 2025.
Collegamenti esterni
modifica- (EN) Ghaliya Lacroix, su IMDb, IMDb.com.
- (EN) Ghaliya Lacroix, su BFI Film & TV Database, British Film Institute (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2018).
- (DE, EN) Ghaliya Lacroix, su filmportal.de.
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