Giovanni Dolfin (politico)

politico italiano
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Giovanni Dolfin (San Pietro Val d'Astico, 26 novembre 1902Roma, 7 dicembre 1968) è stato un politico italiano. Ha ricoperto il ruolo di segretario particolare di Benito Mussolini durante i primi cinque mesi della Repubblica Sociale Italiana.

Giovanni Dolfin

Segretario privato del Duce
Durata mandato6 ottobre 1943 –
28 marzo 1944
Capo di StatoBenito Mussolini

Prefetto di Ferrara
Durata mandato1º febbraio 1943 –
1º settembre 1943

Prefetto di Foggia
Durata mandato5 giugno 1940 –
1º febbraio 1943

Prefetto di Enna
Durata mandato10 febbraio 1938 –
5 giugno 1940

Deputato del Regno d'Italia
LegislaturaXXIX
Sito istituzionale

Dati generali
Partito politicoPartito Nazionale Fascista
Partito Fascista Repubblicano
Titolo di studioLaurea in giurisprudenza
ProfessioneAvvocato
Giovanni Dolfin
NascitaSan Pietro Val d'Astico, 26 novembre 1902
MorteRoma, 7 dicembre 1968
Dati militari
Paese servito Regno d'Italia
Forza armata Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale
Regio Esercito
CorpoAlpini
GradoSeniore
Tenente
GuerreGuerra d'Etiopia
DecorazioniMedaglia di bronzo al valor militare
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Biografia

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Nel 1921 si iscrisse al Partito Nazionale Fascista dove si distinse come squadrista e partecipò alla marcia su Roma del 1922. Ancor prima di laurearsi in giurisprudenza (1928) fu nominato vicesegretario federale a Vicenza, incarico che nel 1930 si trasformerà in quello di segretario del Fascio locale. Nel 1931, anche se solo per un anno, fece parte del direttorio del PNF e nel 1934 venne nominato "seniore" della MVSN. Nel 1935 parteciperà volontariamente alla guerra d'Etiopia, dove combatté con il grado di tenente degli alpini ed in cui venne decorato con una medaglia di bronzo al valor militare.

Membro della Corporazione metallurgica e meccanica in rappresentanza dei lavoratori del commercio (1934-1938), è eletto deputato nello stesso lasso di tempo ma si dimette da tale carica perché nominato prefetto di Enna e successivamente di Foggia (1940) e di Ferrara (aprile - 1º settembre 1943).

Dopo l'armistizio di Cassibile aderisce alla Repubblica Sociale Italiana assumendo la carica di prefetto a disposizione. Fu poi segretario personale di Benito Mussolini (6 ottobre 1943 - 28 marzo 1944), quindi direttore generale degli Affari generali al ministero degli Esteri (5 aprile - 20 luglio 1944) e infine commissario agli Istituti di perfezionamento di Milano (dal 29 novembre 1944).

Al termine del conflitto scrisse l'opera Con Mussolini nella tragedia. Diario del capo della segreteria particolare del Duce (1943-1944), pubblicata da Garzanti nel 1949.[1]

Onorificenze

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«Ufficiale addetto al comando di una colonna operante, durante un combattimento, ripetutamente si recava presso i reparti impegnati attraverso zone battute dal fuoco avversario, riuscendo a fornire al proprio comandante precise notizie e dimostrando sprezzo del pericolo, calma e particolare avvedutezza.»
— Taga Taga, 12 febbraio 1936
  1. ^ Giovanni Dolfin, Con Mussolini nella tragedia: diario del capo della segreteria particolare del Duce, 1943-1944, Garzanti, 1950. URL consultato l'11 febbraio 2025.

Bibliografia

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  • Aurelio Garobbio, A colloquio con il Duce, a cura di Marino Viganò, Milano, Mursia, 1998, p. 13, ISBN 88-425-2422-0.

Collegamenti esterni

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