Giovanni Salamon
Giovanni Salamon, noto anche come Salamone, Salomon o Salomoni (Venezia, 1592 – Palmanova, 1649), è stato un politico e militare italiano, senatore e governatore della Repubblica di Venezia.
Giovanni Salamon | |
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Nascita | Venezia, 1592 |
Morte | Palmanova, 1649 |
Luogo di sepoltura | Chiesa di San Martino, Venezia |
Dati militari | |
Paese servito | Repubblica di Venezia |
Grado | capitano della Fortezza di Palmanova |
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Biografia
modificaNacque a Venezia dal N.H. Alvise, appartenente all'antica famiglia patrizia dei Salamon. Rivestì numerose cariche per conto della Serenissima, distinguendosi per le sue doti morali e civili, in particolare nella gestione della fortezza di Palmanova. Morì nel 1649, all'età di 57 anni, e fu sepolto a Venezia nella chiesa di San Martino.[1]
Sulla sommità della sua tomba, in stile barocco, campeggia lo stemma gentilizio dei Salamon; sotto il mezzobusto marmoreo che lo raffigura si legge un'iscrizione latina che ne esalta le virtù personali e politiche e ne ricorda la parentela con Bernardo Morosini, suo esecutore testamentario:
Ioanni Salomono | Aloisii senatoris amplissimi amplissimo senatori | filio | elegantia morum vitae integritate super laudes | celebrando | in Republica administranda optimati castigatissimo | foris claro domi admirando | Io. Fra. Iacobo Petro fratribus praeclarissimis | supraestiti | provinciae Fori Iulii in arce Palmae summo cum imperio | praefecto vita functo | Bernardus Maurocenus consobrinus | ex testamento commissarius et heres | hic memoriae monumenta profligandis annorum | viribus aeternum mansura | P(oni) C(uravit) | M-DC-XXXXVIIII[2]
Note
modifica- ^ G. A. Cappellari Vivaro, Il Campidoglio veneto, s.v. "Salomoni".
- ^ Traduzione: «A Giovanni Salamon, illustre senatore, figlio dell'altrettanto illustre senatore Alvise, da celebrare oltre ogni lode per eleganza di costumi e integrità di vita, nobile morigerato nell'amministrare lo Stato Veneziano, famoso all'estero e ammirevole in patria, sopravvissuto ai fratelli Giovanni Francesco Giacomo Pietro, con grande autorità governatore della provincia del Friuli nella fortezza di Palma, ora defunto, Bernardo Morosini suo cugino, commissario ed erede per testamento, curò che qui fosse eretto un monumento alla memoria che rimanesse in eterno, dissipando la forza degli anni, nell'anno 1649»