GoyetQ116-1

Fossile di Homo sapiens

GoyetQ116-1 è il fossile di un omero di un ominide della specie homo sapiens, ritrovato nelle grotte di Goyet, a Gesves, in provincia di Namur, Belgio[1].

GoyetQ116-1
SpecieHomo sapiens
Età35.160-34.430
Luogo scopertaGrotte di Goyet, Belgio
Autore scopertaEdouard Dupont

Il ritrovamento

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La terza grotta di Goyet fu scavata da Edouard Dupont a partire dal 1868; glia scavi riportarono alla luce grandi quantità di materiali preistorici e fossili di varia natura, anche diversi appartenuti ad individui Neanderthaliani ed ai primi esseri umani moderni europei (EEMH - European early modern humans in inglese). Tuttavia a causa della mancanza di dati di scavo dettagliati, è stato difficile assegnare ai reperti anche solo specifici orizzonti stratigrafici. A partire dal 2008 tutta questa messe di reperti è stata oggetto di nuovi studi, che ha portato hanno loro suddivisione e classificazione, alla datazione tramite analisi al radiocarbonio, e quindi, per alcuni di questi, tra i quali il fossile GoyetQ116-1, all'analisi genetica del DNA antico[1].

Descrizione

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GoyetQ116-1 è un fossile di un omero che è stato datato ad un periodo compreso tra 35.160-34.430 anni fa, che apparteneva ad un individuo della popolazione dei cacciatori-raccoglitori[2].

La rilevanza di GoyetQ116-1 risiede nella scoperta che il suo DNA condivide più tratti genetici con le moderne popoplazione europee che con altre popolazioni a lui contemporanee, come ad esempio quelle degli Asiatici orientali, dando una prima evidenza di un antico ligniaggio europeo. Il fossile, assegnato all'aplogruppo C1a, condivide diversi tratti genetici con quello di Kostënki-14, risalente a 40.000 anni fa e rinvenuto nella regione russa di Voronež, ad est dell'Ucraina, ma molti di più con il cluster di El Mirón, sei individui vissuti tra 19 000 - 14 000 dal presente (BP - Before Present in inglese), ritorvati nell'omonima grotta nel nord della Spagna, e associati alla cultura magdaleniana, dando così evidenza di una continuità genetica che attraversa l'Europa dalla Russia fino all'estremo della penisola Iberica[1].

  1. ^ a b c (EN) Qiaomei Fu, Cosimo Posth, Mateja Hajdinjak, Petr M, Mallick S, Fernandes D, Furtwängler A, Haak W, Meyer M, Mittnik A, Nickel B, Peltzer A, Rohland N, Slon V, Talamo S, Lazaridis I, Lipson M, Mathieson I, Schiffels S, Skoglund P, Derevianko AP, Drozdov N, Slavinsky V, Tsybankov A, Cremonesi RG, Mallegni F, Gély B, Vacca E, Morales MR, Straus LG, Neugebauer-Maresch C, Teschler-Nicola M, Constantin S, Moldovan OT, Benazzi S, Peresani M, Coppola D, Lari M, Ricci S, Ronchitelli A, Valentin F, Thevenet C, Wehrberger K, Grigorescu D, Rougier H, Crevecoeur I, Flas D, Semal P, Mannino MA, Cupillard C, Bocherens H, Conard NJ, Harvati K, Moiseyev V, Drucker DG, Svoboda J, Richards MP, Caramelli D, Pinhasi R, Kelso J, Patterson N, Krause J, Pääbo S e Reich D., The genetic history of Ice Age Europe, in Nature, vol. 534, n. 7606, 9 giugno 2016, pp. 200–205, DOI:10.1038/nature17993. URL consultato il 21 maggio 2025. Vedi Supplementary Material. NIHMS777742-supplement-1.pdf
  2. ^ (EN) GoyetQ116-1, su amtdb.org. URL consultato il 21 maggio 2025.

Voci correlate

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