Guglielmo II di Ross

Guglielmo II di Ross (in gaelico scozzese Uilleam de Ross; ... – Delny, 28 gennaio 1323) è stato un nobile scozzese.

Guglielmo II di Ross
Busto di Guglielmo II di Ross al museo di Tain
Conte di Ross
Stemma
Stemma
In carica1274 –
1323
PredecessoreGuglielmo I di Ross
SuccessoreUgo di Ross
Nome completoUilleam de Ross
MorteDelny, 28 gennaio 1323
DinastiaClan Ross
PadreGuglielmo I di Ross
MadreJean Comyn
ConsorteEufemia de Berkeley
FigliUgo
John
Walter
Isabella
Dorothea
ReligioneCristianesimo

Biografia

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Era figlio del conte Guglielmo I di Ross e della moglie Jean Comyn. Successe al padre nel 1274, e fu tra coloro che giurarono fedeltà alla nuova regina Margherita di Scozia. Durante la crisi di successione scozzese nota come Grande causa fu tra i giudici chiamati a decidere chi dovesse essere il nuovo re di Scozia.[1]

Fedele al nuovo re Giovanni di Scozia, allo scoppio della prima guerra d'indipendenza scozzese nel 1296 guidò razzie scozzesi oltre il confine col regno d'Inghilterra, attaccando anche Dunbar e cacciandone il conte filo-inglese Patrick Dunbar, VIII conte di March.[1] La sua azione causò la reazione di Edoardo I d'Inghilterra, che attaccò il castello e sconfisse gli scozzesi nella decisiva battaglia di Dunbar, causando così l'abdicazione di Giovanni di Scozia.[1] Guglielmo fu quindi preso prigioniero e incarcerato nella Torre di Londra, dove il figlio Ugo di Ross lo visitò con un salvacondotto l'anno successivo.[1]

Fu rilasciato nel 1303 perché accompagnasse il principe Edoardo di Carnarvon fino in Scozia, potendo rientrare nei propri domini nel nord del paese l'anno successivo. Rimase quindi schierato con gli inglesi anche dopo lo scoppio della ribellione di Robert Bruce nel 1306, dando anzi la caccia ai suoi sostenitori e catturando anche la sua famiglia, consegnandola quindi agli inglesi nonostante si fosse riparata in una chiesa, violando quindi il diritto d'asilo che allora vigeva per i luoghi sacri.[1] La ribellione scozzese cominciò tuttavia ad avere successo, e nonostante una lettera di re Edoardo II che ringraziava Ross per i suoi servigi, il conte ritenne prudente riappacificarsi con Bruce, che lo perdonò nel 1308 dopo aver invaso il Ross-shire.[1]

Nel 1312 fu tra i testimoni del patto tra Robert Bruce e re Haakon V di Norvegia, mentre nel 1320 figurò tra i firmatari della dichiarazione di Arbroath, testimoniando quindi la sua rinnovata aderenza alla causa scozzese.[1] Morì il 28 gennaio 1323 nei suoi domini, venendo succeduto dal figlio primogenito Ugo di Ross.[1]

Discendenza

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Sposò in data ignota una nobildonna di nome Eufemia, di forti simpatie inglesi e ritenuta quindi appartenere all'importante famiglia inglese dei Berkeley. Insieme ebbero cinque figli:[1]

  1. ^ a b c d e f g h i (EN) sir James Balfour Paul, The Ancient Earls of Ross, in The Scots Peerage, VII, 1904.

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