Habanos S.A. è una azienda cubana, fondata nel 1994,[1] che opera nel settore dei tabacchi detenendo il monopolio della produzione e vendita dei celebri sigari cubani sotto i nomi di vari marchi.

Habanos S.A.
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StatoCuba (bandiera) Cuba
Forma societariaSocietà anonima
Fondazione1994 a L'Avana
Sede principaleL'Avana
SettoreTabacco
ProdottiSigari
Sito webwww.habanos.com/

La parola habanos (generalmente usata in minuscolo) significa letteralmente qualcosa proveniente dall'Avana e nella lingua spagnola è usata per indicare i sigari dell'Avana, talvolta anche i sigari in generale. Habanos SA è proprietaria del marchio registrato di tutte le marche di sigari e sigarette prodotte a Cuba ed esportate nei vari paesi;[2] detiene inoltre il franchising della catena di negozi di sigari conosciuta come "La Casa del Habano".[1]

Per controllare la distribuzione e proteggersi da imitazioni e contraffazioni, Habanos SA esporta solo a una società in ogni paese: Hunters & Frankau per la Gran Bretagna e Gibilterra, 5th Avenue Cigars per la Germania, Habanos Nordic AB per la Scandinavia e i paesi baltici, Intertabak per la Svizzera, Fascia SPA per l'Italia, Vaticano e San Marino, Pacific Cigar Co. per la maggior parte del Pacifico, ecc. L'unica nazione a cui Habanos SA non vende sigari sono gli Stati Uniti, che mantengono un embargo commerciale con Cuba dal 1962.[3]

La proprietà di Habanos SA è stata divisa equamente tra la statale Cubatabaco e il gigante del tabacco privato spagnolo Altadis. La società commercializza i marchi Cohiba, Montecristo, Bolívar e Romeo y Julieta, tra gli altri. Nel febbraio 2008 Altadis è stata acquisita da Imperial Tobacco che a sua volta, nel 2019, ha venduto il business dei sigari.

Nel 1962 Fidel Castro decise di nazionalizzare l'industria dei sigari cubani (una delle più redditizie del paese) dando vita al monopolista di stato Cubatabaco. Trenta anni dopo il settore presentava risultati ancora in attivo ma la situazione generale affrontava un vistoso calo. In particolare gli appassionati lamentavano un drastico abbassamento della qualità dei prodotti e soprattutto della loro varietà, dovuta al formato standard voluto dal governo. A questo si aggiungeva la sempre maggiore competitività dei prodotti nicaraguensi e dominicani (che si erano avvalsi di professionisti fuoriusciti dal regime castrista), per anni rimasti nell'ombra di quelli cubani e che ora minacciavano seriamente il primato dell'isola. Anzi, dopo la caduta dell'Unione Sovietica, la situazione si era fortemente aggravata.[4]

In risposta a questa situazione nel 1994 il governo ha deciso di separare le attività relative ai sigari del monopolista di stato Cubatabaco dando vita ad Habanos S.A. e affidandogli il compito di rivalutare a livello produttivo e di immagine i prodotti cubani.

Nel 2000 metà di Habanos è stata acquistata dalla multinazionale franco-spagnola Altadis.[5] A sua volta, nel febbraio 2008, Altadis è stata comprata da Imperial Tobacco. Anni dopo, nel maggio 2019, Imperial Tabacco ha deciso di vendere la propria quota di Habanos.[5][6][7] Un anno più tardi Imperial Brands ha annunciato la vendita di Habanos SA attraverso due diverse transazioni per un totale di 1,225 miliardi di euro. In primo luogo, l'attività con sede negli Stati Uniti, "Premium Cigar USA", sarà venduta a Gemstone Investment Holding Ltd., mentre in secondo luogo Allied Cigar Corp. acquisirà l'attività di sigari di Imperial Brands nel resto del mondo, "Premium Cigar RoW".[5][8]

La produzione di sigari

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A Cuba, più di 500 anni fa, gli indiani Taino rollavano e accendevano foglie di tabacco nero, la pianta autoctona della zona, che chiamavano Cohiba. Dopo l'arrivo degli europei in America nel 1492, il tabacco fu commercializzato e piantato in tutto il mondo.[9]

Le condizioni climatiche uniche delle regioni dell'isola in cui si trovano le piantagioni, così come la varietà di tabacco autoctona della zona e la tradizione dei vegueros e dei torceros, hanno reso questi marchi riconosciuti per la loro qualità e distinzione, una fama che continua a durare da più di cinque secoli.[10]

I sigari vengono realizzati interamente a mano, utilizzando metodi che hanno avuto origine all'Avana più di due secoli fa, tramandati di generazione in generazione e rimasti pressoché invariati. Sono più di 500 i processi manuali, tra processi agricoli e di fabbrica, che si svolgono tra la semina del seme e la collocazione di ogni Habano nella scatola.[11]

Principali

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Secondarie

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Minori ed economiche

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  1. ^ a b (EN) Emilio Morales e Joseph L. Scarpaci, Marketing without Advertising: Brand Preference and Consumer Choice in Cuba, Routledge, 2011, ISBN 9781136481024.
  2. ^ (EN) Matteo Speranza, The Cuban Cigar Handbook: The Discerning Aficionado's Guide to the Best Cuban Cigars in the World, Simon and Schuster, 2016, p. 73, ISBN 9781604336207.
  3. ^ (EN) How JFK snagged 1,200 Cuban cigars before the trade embargo, su IrishCentral.com, 19 novembre 2021. URL consultato il 25 gennaio 2023.
  4. ^ (EN) A Message for America, su Cigar Aficionado.
  5. ^ a b c (ES) Ingrid Rojas, Imperial Brands vende su negocio de cigarros [Imperial Brands sells its cigar business], su Lex Latin, 30 giugno 2020.
  6. ^ (EN) Imperial Brands exiting the cigar industry, su ministryofcigars.com, 1º maggio 2019.
  7. ^ (EN) Altadis to be delisted Feb 25 - bourse (PDF), in Imperial Tobacco, 22 febbraio 2008. URL consultato il 26 febbraio 2008 (archiviato dall'url originale il 5 novembre 2015).
  8. ^ (ES) Imperial Brands vende negocio de puros [Imperial Brands sells cigar business], in Europa Press, 27 maggio 2020.
  9. ^ (ES) Miguel Ángel Noceda, El tesoro de los taínos, in El País, 28 settembre 2012. URL consultato il 7 settembre 2023.
  10. ^ (ES) Patricia Sánchez, El proceso de cultivar tabaco cubano, su EGM Cigars, 20 marzo 2020. URL consultato il 7 settembre 2023.
  11. ^ (ES) Conoce las diferencias entre habano y puro, in República (Guatemala), 22 febbraio 2021. URL consultato il 7 settembre 2023.

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