Helmut Wendorff
Helmut Max Ernst Wendorff (Grauwinkel, 20 ottobre 1920 – Maizières, 14 agosto 1944) è stato un militare tedesco, insignito della Croce di Cavaliere della Croce di Ferro nel corso della seconda guerra mondiale[2][3].
Helmut Max Ernst Wendorff | |
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Soprannome | "Bubi" |
Nascita | Grauwinkel, 20 ottobre 1920 |
Morte | Maizières, 14 agosto 1944 |
Cause della morte | Morto in combattimento |
Dati militari | |
Paese servito | ![]() |
Forza armata | ![]() |
Corpo | SS |
Specialità | carristi |
Reparto | 1. SS-Panzer-Division "Leibstandarte SS Adolf Hitler" |
Anni di servizio | 1939-1944 |
Grado | Obersturmführer |
Guerre | Seconda guerra mondiale |
Campagne | Fronte orientale (1941-1945) Fronte occidentale (1939-1945) |
Battaglie | Operazione Marita Operazione Barbarossa Battaglia di Kursk Operazione Overlord |
Decorazioni | vedi qui |
dati tratti da Wendorff, Helmut Max Ernst (Waffen SS)[1] | |
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Biografia
modificaNacque a Grauwinkel, nella zona di Schweidnitz, il 20 ottobre 1920.[3] Nel 1931 si trasferì con i genitori e le sorelle a Damme, dove il padre aveva affittato una fattoria.[3] Nella primavera del 1939 si diplomò alla Scuola Nazionale-Politica di Naumburg.[3] Allo scoppio della seconda guerra mondiale, si arruolò volontario e il 4 settembre entrò nella Leibstandarte SS Adolf Hitler.[3] Il 6 novembre 1939, fu trasferito a un reggimento di fanteria di stanza a Praga, dove prestò servizio per un certo periodo dopo la campagna di Polonia.[3] Inizialmente fu assegnato all'11ª Compagnia, ma nel febbraio 1940 fu trasferito a una batteria di artiglieria d'assalto (Sturmgeschütz). Nella corso della campagna dei Balcani (Operazione Marita) e nella successiva invasione dell'Unione Sovietica (Operazione Barbarossa), vi partecipò partecipò come comandante di Sturmgeschütz.[3]
Il 14 settembre 1941 gli fu conferita la Croce di Ferro di 2ª classe e il Distintivo da battaglia per carristi e inoltre fu promosso SS-Oberscharführer.[2] Il 1° novembre 1941 fu inviato alla SS Junkerschule di Bad Tölz e tornò al battaglione Sturmgeschütz nell'aprile 1942 come SS-Untersturmführer.[3]
Il 24 dicembre 1942 fu assegnato alla 13a Compagnia (Tiger), 1° Reggimento SS, 1. SS-Panzer-Division "Leibstandarte SS Adolf Hitler" a Fallingbostel.[3] Lì comandò una squadra nella 2ª Compagnia.[3] All'inizio della primavera del 1944 Michael Wittmann, un suo vecchio amico, si unì alla Compagnia "Tiger".[3] Durante la battaglia di Kursk, la LSSAH prese parte ai combattimenti sul fronte meridionale.[3] Il 28 dicembre egli attaccò un folto numero di carri armati avversari distruggendo 11 T-34.[3] Su proposta di Joachim Peiper e di Theodor Wisch gli fu conferita la Croce di Cavaliere della Croce di Ferro il 12 febbraio 1944, quando aveva distrutto 58 carri armati nemici.[1][3] Da febbraio ad aprile 1944, comandò la Compagnia "Tiger" della Leibstandarte ("Compagnia Wendorf") in diverse battaglie.[3] Le rimanenti compagnie furono inviate in Francia per essere ricostituite nello Schwere SS-Panzerabteilung 101.[3] Successivamente, in Normandia, fu assegnato al 2° Battaglione dello SS-Panzer -Regiment 1.[3] Il 15 luglio 1944, dopo che Wittmann fu nominato temporaneamente comandante di battaglione, assunse il comando della sua 2ª Compagnia.[3] Dopo aver ricevuto la notizia della morte di Wittmann, assunse il comando dei rimanenti carri Tiger nelle diverse battaglie che seguirono.[3]
Il 14 agosto 1944, a tre chilometri a est di Mazières, due carri M4 Sherman apparvero inaspettatamente di fronte al suo Tiger I.[3] Sparò immediatamente e distrusse uno Sherman, ma il secondo carro inglese sparò a sua volta e colpì il Tiger. Lui e il caricatore SS-Sturmmann Peter Meyer morirono sul colpo.[3] Il radiotelegrafista SS-Sturmmann Fritz Zimmermann rimase intrappolato e ferito e, per non bruciare vivo, si sparò.[3] Il mitragliere SS-Rottenführer Walter Lau fu ferito e fatto prigioniero di guerra dagli inglesi. L'unico membro dell'equipaggio che uscì illeso dal carro armato in fiamme e riuscì a nascondersi fu il conducente SS-Unterscharführer Franz Elmer.[3] All'epoca aveva distrutto 84 carri nemici.[3]
Onorificenze
modifica— 12 febbraio 1944.[2]
Note
modificaBibliografia
modifica- (EN) Walther-Peer Fellgiebel, Elite of the Third Reich. The recipients of the Knight's Cross of the Iron Cross 1939-1945: A Reference, Solihull, Helion & Company Limited, 2003, ISBN 1-874622-46-9.
- (DE) Thomas Franz e Günter Wegmann, Die Ritterkreuzträger der Deutschen Wehrmacht 1939-1945, Osnabrück, Biblio-Verlag, 1992.
- (DE) Günter Wegmann, Die Ritterkreuzträger der Deutschen Wehrmacht 1939-1945, Osnabrück, Biblio-Verlag, 2009.
- (DE) Veit Scherzer, Die Ritterkreuzträger 1939–1945 Die Inhaber des Ritterkreuzes des Eisernen Kreuzes 1939 von Heer, Luftwaffe, Kriegsmarine, Waffen-SS, Volkssturm sowie mit Deutschland verbündeter Streitkräfte nach den Unterlagen des Bundesarchives, Jena, Scherzers Militaer-Verlag, 2007, ISBN 978-3-938845-17-2.
Voci correlate
modificaCollegamenti esterni
modifica- (ES) SS-Obersturmführer Helmut Wendorff, su Panzer. URL consultato il 15 maggio 2025.
- (RU) Хелмут Вендорф, su Third Reich. URL consultato il 15 maggio 2025.
- (EN) Wendorff, Helmut Max Ernst (Waffen SS), su Traces of War. URL consultato il 15 maggio 2025.