Henri-Alfred Jacquemart
Henri-Alfred Jaquemart, nato Henri Alfred Marie Jacquemart, (Parigi, 24 febbraio 1824 – Parigi, 4 gennaio 1896), è stato uno scultore francese, spesso conosciuto come Alfred Jacquemart.

Biografia
modificaHenri-Alfred Jacquemart, nato a Parigi 24 febbraio 1824, era il figlio di un industriale.[1]
Jacquemart studiò disegno e scultura alla École des Beaux-Arts, dove fu un allievo di Paul Delaroche. Dopo essersi fatto conoscere per le sue opere aventi come soggetto degli animali, lo stato gli commissionò due dragoni per la place Saint-Michel a Parigi.[2] Giovanissimo tenne delle mostre al Salon di Parigi dal 1847 fino al 1879, ricevendo diversi riconoscimenti.
Fece parte di un gruppo di scultori, assieme, tra gli altri, a Pierre Louis Rouillard, Pierre-Jules Mène o Antoine-Louis Barye, che nella seconda metà del diciannovesimo secolo trassero profitto dal nuovo gusto della borghesia per le sculture in miniatura, soprattutto quelle ritraenti degli animali, e dallo sviluppo fenomenale di questo mercato sostenuto dalle molte fonderie d'arte che raggiunsero il loro apice in Francia in questo periodo. Molti dei suoi animali vennero realizzati nelle fonderie di Ferdinand Barbedienne.[3]
Viaggiò in Egitto e Turchia e gli venne commissionata dalla città di Alessandria d'Egitto una statua colossale di Mehmet Ali. Egli deve comunque la sua reputazione ai molti monumenti che realizzò in Francia. Nel 1870 a Jacquemart venne assegnata l'insegna di Cavaliere della Legion d'onore.[1] Nel 1892, secondo L'Intermédiaire des chercheurs et curieux, lo scultore sarebbe andato in pensione.[3]
Il 4 gennaio del 1896 morì all'improvviso nel suo appartamento in rue de Babylone.[4] Fu il suo domestico che lo scoprì esanime sul suo letto.[5] Morendo lasciò un figlio, Maurice Jacquemart, che svolgeva la professione di avvocato a Tunisi.[6] Nel necrologio che Le Figaro gli dedicò, Henri-Alfred Jacquemart venne descritto come "un artista scrupoloso e colto, che conosceva a meraviglia la sua specialità nella scultura di animali", sebbene fosse "ben dimenticato" al momento della sua morte.[7]
Opere principali
modifica- Sfinge della Fontaine du Palmier, Place du Châtelet, Parigi, 1858.
- Viceré Mohammed Ali, Alessandria d'Egitto, ordinata nell'aprile 1869.
- Quattro leoni di Jacquemart, originariamente progettati per la base della statua di Mohammed Ali, ma poi maggiorati di dimensioni e posti all'ingresso del ponte Qasr al-Nil, Il Cairo.
- Soliman Pascià (1788-1860), Il Cairo, 1874.
- Mohammed Laz-oglou Bey, Il Cairo, 1874-5.
- Rinoceronte, ingresso del museo d'Orsay, Parigi, 1878.
Onorificenze
modificaBibliografia
modifica- Jane Horsell, Les Animaliers, 1971.
- James Mackay, The Animaliers, 1973.
- Christopher Payne, Animals in Bronze, 1986.
- Pierre Kjellberg, Bronzes of the 19th Century, 1994.
- George Savage, A Concise History of Bronzes, 1968.
- E. Benezit, Dictionnaire des Peintres et Sculpteurs, 1966.
- Stanaslas Lami, Dictionnaire de Sculpteurs de l'ecole Francaise, 1914.
Note
modifica- ^ a b (FR) Ernest Glaeser, Biographie nationale des contemporains / rédigée par une société de gens de lettres, sous la direction de M. Ernest Glaeser, vol. 1, Paris, 1878, p. 354. URL consultato il 29 aprile 2025.
- ^ (FR) La Chronique des arts et de la curiosité : supplément à la Gazette des beaux-arts, su Gallica, 11 gennaio 1896, p. 16. URL consultato il 29 aprile 2025.
- ^ a b (FR) L'Intermédiaire des chercheurs et curieux : Notes and queries français : questions et réponses, communications diverses à l'usage de tous, littérateurs et gens du monde, artistes, bibliophiles, archéologues, généalogistes, etc. / M. Carle de Rash, directeur..., su Gallica, 1º luglio 1892, p. 270. URL consultato il 29 aprile 2025.
- ^ (FR) Le sculpteur Jacquemart, in La Croix, 7 gennaio 1896, p. 3. URL consultato il 29 aprile 2025.
- ^ (FR) Nos Echos / Les Lettres et les arts, in Le Journal, 5 gennaio 1896, p. 1. URL consultato il 29 aprile 2025.
- ^ (FR) Nécrologie, in Le Temps,, 6 gennaio 1896, p. 3. URL consultato il 29 aprile 2025.
- ^ (FR) Arsène Alexandre, La vie artistique / Alfred Jacquemart, in Le Figaro, 6 gennaio 1896, p. 5. URL consultato il 29 aprile 2025.
- ^ (FR) Recherche - Base de données Léonore, su www.leonore.archives-nationales.culture.gouv.fr. URL consultato il 29 aprile 2025.
Altri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Henri-Alfred Jacquemart
Collegamenti esterni
modifica- Henri Alfred Jacquemart sul sito Insecula, su insecula.com. URL consultato il 19 aprile 2009 (archiviato dall'url originale il 6 marzo 2008).
- Statue de Il Cairo, su egy.com. URL consultato il 19 aprile 2009 (archiviato dall'url originale il 22 settembre 2010).
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