Hugo Erfurth

fotografo tedesco

Hugo Erfurth, nato Wilhelm Berthold Hugo Erfurth (Halle, 14 ottobre 1874Gaienhofen, 14 febbraio 1948), è stato un fotografo tedesco, conosciuto all'epoca come "der Fotograf der goldenen Zwanziger Jahre" (il fotografo dei favolosi anni Venti)[1].

Autoritratto, 1915 circa

Biografia

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Erfurth studiò all'Accademia di belle arti di Dresda dal 1892 al 1896[2], ma erano già tre anni che si occupava di fotografia[3]. In quei primi anni i suoi numerosi sforzi creativi si indirizzarono verso il pittorialismo. Se all'inizio quella che nell'Impero Austro-Ungarico veniva considerata ancora dilettantesca, la fotografia artistica trovò uno dei suoi precursori in Heinrich Kühn, anche lui di Dresda. I fotografi professionisti si unirono sempre più a questa nuova idea d'arte, come Rudolf Dührkoop (1848-1918), Nicola Perscheid e Hugo Erfurth[4]. Oltre che al tedesco "Kunstfotografie", venne iscritto anche ai prestigiosi Linked Ring e Photo-Secession[5].

Nel 1898 sposò Helene Reuther con cui avrà tre figli Wolfgang, Gottfried e Annemarie[6].

Le stampe pittorialiste di questo periodo vennero spesso personalizzate aggiungendovi dei pigmenti ad olio per impreziosirle[7]. Erfurth fu un celebre ritrattista che, oltre a ritrarre il soggetto, cercò di trovarne gli aspetti psicologici in modo da rendere ancora più suggestiva la realizzazione dell'immagine. Alcuni dei personaggi che ritrasse furono: Max Beckmann, Lovis Corinth, Käthe Kollwitz, Otto Dix, Gerhart Hauptmann, Oskar Kokoschka, Paul Klee, Lyonel Feininger, Ludwig Mies van der Rohe, Max Planck, Rabindranath Tagore e tanti altri. Fu conosciuto e stimato anche come fotografo teatrale ma anche per le sue fotografie di danza artistica moderna, con le foto di Grete Wiesenthal, Clotilde von Derp, Mary Wigman, Gret Palucca, Gertrud Leistikow, Ellen von Cleve-Petz che, peraltro, consentirà ai suoi apprendisti, la fotografa greca Nelly, l'ungherese Olga Máté e i tedeschi Charlotte Rudolph, Ursula Richter, Grete Back e Franz Fiedler di conoscere il mondo della danza espressionista tedesca, alcuni dei quali vi lavoreranno[6].

Alcune sue foto furono scelte ed esposte nella mostra Film und Foto, che fu uno dei più importanti eventi nel settore foto-cinematografico nel primo trentennio del Novecento. Organizzata dal "Deutscher Werkbund", inaugurata a Stoccarda nel 1929, la mostra, in forma ridotta, fu poi esportata in altre città della Germania e all'estero: Zurigo, Berlino, Danzica, Vienna, Zagabria, Monaco di Baviera, Basilea, Tokyo, Osaka nel periodo 1929-1931. Ideata da un dipendente del Werkbund, Gustaf Stotz, venne realizzata in collaborazione con László Moholy-Nagy.

Rimase nel suo studio di Dresda fino al 1934, quando si trasferì a Colonia insieme alla moglie e ai figli, dove acquistò un nuovo atelier a pochi metri dal Duomo. Le ragioni del trasferimento sono rimaste ignote. A seguito del bombardamento di Colonia nel maggio 1942 ad opera degli alleati il suo atelier verrà distrutto[6]. Una parte delle sue opere si salvarono perché depositate in una cassaforte[8]. Al termine della guerra, Erfurth si trasferì sul Lago di Costanza.

Galleria d'immagini

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  1. ^ Wolfgang Pruscha, Hugo Erfurth - il fotografo degli anni Venti, in Viaggio in Germania, 2025. URL consultato il 23 settembre 2025.
  2. ^ (EN) Amy Tikkanen, Hugo Erfurth, in Encyclopædia Britannica, 13 luglio 2015. URL consultato il 23 settembre 2025.
  3. ^ (DE) Historische Reminiszenzen, in Photographische Korrespondenz n. 602 (anno 47), 1910, p. 545. URL consultato il 23 settembre 2025.
  4. ^ (DE) Katja Dannowski, DER NEUE SLUB-KATALOG KOMMT: Hugo Erfurth, in Sächsische Landesbibliothek — Staats- und Universitätsbibliothek Dresden, 2008. URL consultato il 23 settembre 2025 (archiviato dall'url originale il 6 marzo 2016).
  5. ^ (EN) Hugo Erfurth, in Getty Museum, 21 febbraio 2024. URL consultato il 23 settembre 2025.
  6. ^ a b c Sara Morassut, Hugo Erfurth, in Fotografia e danza. URL consultato il 23 settembre 2025.
  7. ^ (EN) Andrea Abend, Hugo Erfurth (1874–1948), in The Elbhang Courier, n. 2 - Elbhang-Kurier-Verlag, 2000, p. 18.
  8. ^ (EN) Hugo Erfurth, in Creative Camera n. 226, 1º luglio 1973.

Bibliografia

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Hugo Erfurth, Bodo von Dewitz, Karin Schuller-Procopovici, Hugo Erfurth (1874-1948). Photograph zwischen Tradition und Moderne, Wienand Verlag, 1992 - ISBN 978-3879093120

Voci correlate

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Collegamenti esterni

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