Il clan degli uomini violenti

Il clan degli uomini violenti (La Horse) è un film del 1970 diretto da Pierre Granier-Deferre.

Il clan degli uomini violenti
Una scena del film
Titolo originale	La Horse
Lingua originale	francese
Paese di produzione	Francia, Italia, Germania Ovest
Anno	1970
Durata	80 min
Genere	drammatico
Regia	Pierre Granier-Deferre
Soggetto	Georges Godefroy (romanzo)
Sceneggiatura	Pascal Jardin, Pierre Granier-Deferre
Fotografia	Walter Wottitz
Musiche	Serge Gainsbourg, Michel Colombier
Interpreti e personaggi
Jean Gabin: Auguste Maroilleur Marc Porel: Henri Christian Barbier: Léon Armando Francioli: Francis Grutti Michel Barbey: Maurice Pierre Dux: il magistrato Julien Guiomar: ispettore di polizia André Weber: Bien-Phu Félix Marten: Marc, il gangster Eléonore Hirt: Mathilde Danièle Ajoret: Louise Orlane Paquin: Véronique Reinhard Kolldehoff: Hans Astrid Frank: fidanzata di Hans Félix Marten: Marc, il gangster
Doppiatori italiani
Corrado Gaipa: Auguste Maroilleur Manlio Busoni: Léon Pino Locchi: Francis Grutti Bruno Persa: il magistrato Luciano De Ambrosis: Maurice Arturo Dominici: ispettore di polizia Flaminia Jandolo: Mathilde Vittorio Sanipoli: Hans Cesare Barbetti: Marc, il gangster

Trama

Augusto Maroilleur, ricco proprietario terriero, dirige con pugno di ferro la sua famiglia e la sua attività. Suo nipote Henri, barman a bordo di un transatlantico, fa parte di una rete di trafficanti di droga. Per caso Augusto scopre un nascondiglio dove Henri ha nascosto una partita consistente di eroina e la distrugge senza nessuna esitazione. La banda dei trafficanti reagisce immediatamente incendiando un capannone di fieno, facendo strage del bestiame e violentando sua nipote. Auguste non è uomo da lasciarsi intimidire e fa di tutto per mantenere calma la famiglia perché non ceda alle pressioni e alle minacce e perché rinunci a coinvolgere la gendarmeria. La guerra è ormai scatenata e cinque dei delinquenti vengono uccisi. A questo punto la polizia interviene. Augusto tiene duro davanti a tutti e tutto, la famiglia, il nipote che ha nascosto, e gli interrogatori degli inquirenti. La banda è annientata e il caso è archiviato dalla polizia. Il nipote Henri s'impegnerà nel lavoro della fattoria e l'equilibrio del clan sarà ristabilito.

Accoglienza

Critica

«È un poco difficile che un modo così feudale e violento di amministrare personalmente la giustizia, ignorando polizia e magistratura, riesca a convincere il pubblico. Le organizzazioni criminali non si debellano con la svelta facilità illustrata dal film, ed è poco verosimile che l'intervento della legge autentica si manifesti solo quando i furfanti della droga sono morti: specie se gli ammazzati arrivano a cinque. Praticamente il film potrebbe avere un seguito in cui il granitico Auguste dovrebbe fare i conti sia con i criminali vendicatori dei compagni uccisi, sia con il giudice istruttore, che deve incriminare in lui un omicida.»

(Vice, La Stampa, 7 maggio 1970^[1])

Curiosità

• In argot parigino "la horse" indica la droga, e più in particolare l'eroina.
• Il film è la trasposizione dei fatti rocamboleschi dell'affare Dominici, un caso realmente accaduto negli anni 1950. A questi eventi si ispira anche L'affare Dominici (L'Affaire Dominici, regia di Claude Bernard-Aubert, 1973, interpretato sempre da Jean Gabin). Il film di Granier-Deferre mescola elementi del film di Bernard-Aubert con ambienti de La casa degli incubi (Goupi Mains Rouges, regia di Jacques Becker, 1943), ma evitando gli aspetti sordidi del primo e l'angoscia stressante e continua del secondo.

Note

1. ^ vice, Piloti, gangsters e conquistadores, in La Stampa, 7 maggio 1970, p. 8.

Altri progetti

Altri progetti

• Wikimedia Commons

•   Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Il clan degli uomini violenti

Collegamenti esterni

• Il clan degli uomini violenti, su MYmovies.it, Mo-Net s.r.l..  
• Il clan degli uomini violenti, su Comingsoon.it, Anicaflash.  
• (EN) Il clan degli uomini violenti, su IMDb, IMDb.com.  
• (EN) Il clan degli uomini violenti, su AllMovie, All Media Network.  
• (EN) Il clan degli uomini violenti, su Rotten Tomatoes, Fandango Media, LLC.  
• (EN, ES) Il clan degli uomini violenti, su FilmAffinity.  
• (EN) Il clan degli uomini violenti, su Box Office Mojo, IMDb.com.  
• (EN) Il clan degli uomini violenti, su BFI Film & TV Database, British Film Institute (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2018).  
• (DE, EN) Il clan degli uomini violenti, su filmportal.de.  

Controllo di autorità	VIAF (EN) 299660007

  Portale Cinema: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di cinema