Iperdulia
Nella teologia cattolica, l'iperdulìa (dal greco ὑπερδουλεία, composto da ὑπέρ, /hyˈper/, e δουλεία; nel significato di «al di sopra della dulia») è il culto rivolto alla madre di Gesù, che si differenzia da quello dei santi, che viene definito semplicemente dulia (culto di livello "inferiore").[1]
Il culto di latria (cioè di adorazione) è reso solo a Dio. Pertanto l'iperdulia rappresenta un grado di culto intermedio tra quello reso ai santi - cioè dulia o venerazione in senso stretto - e l'adorazione o latria che si rende solo al Dio creatore.[1]
Per la fede cattolica poiché nell'unicità di Dio è presente il mistero della Santissima Trinità ed essendo questa composta da tre persone - Padre, Figlio (che poi, con l'incarnazione, si identifica in Gesù Cristo) e Spirito Santo - e considerando che con la transustanziazione il pane e il vino consacrati nell'eucaristia diventano veramente corpo e sangue di Gesù Cristo, a tale sacramento viene reso culto di latria o adorazione anziché di dulia o iperdulia.
L'importanza storica della devozione a Maria, è sottolineata anche dalla condanna del nestorianesimo (Concilio di Efeso, 431 d. C.), comune a tutte le Chiese del Cristianesimo Incarnato. I nestoriani erano eretici riguardo a Gesù Cristo, poiché credevano per Lui in due vere nature, umana e divina (diofisismo), ma separate. La loro dottrina cristologica fu dichiarata falsa ed eretica anche per il culto di Maria, chiamata da loro Madre di Cristo, e non Madre di Dio.
Infine, per la Chiesa Cattolica, Maria è l'unica del genere umano interessata da ben quattro dogmi di fede: Immacolata Concezione, Maternità divina di Maria, Verginità perpetua di Maria, Assunzione di Maria.
Nel Concilio Vaticano II
modificaLa costituzione apostolica Lumen gentium contiene uno dei più ampi trattati mariologici mai espressi da un concilio della Chiesa. Al capitolo 8 essa si propone di esporre l'intera dottrina cattolica riguardante la Beata Vergine Maria.
Pur non menzionando esplicitamente la parola "iperdulia", il documento si riferisce a un "culto speciale" nel quale "esaltata, al di sotto del Figlio, sopra tutti gli angeli e gli uomini".
Note
modifica- ^ a b Vocabolario Treccani.
- ^ Lc 1,48, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
- ^ Col 1,15-16, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
- ^ Col 1,19, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.