Ispahbadh
Ispahbadh (in persiano اسپهبذ), arabizzazione dell'originale persiano Spāhbad (o spahbod)[1] è un grado militare medio-persiano che significa "comandante d'esercito", usato principalmente in seno all'Impero persiano sasanide.
Originariamente esisteva un solo spāhbad, chiamato nell'Impero sasanide Ērān-spāhbed, che operava come una sorta di generalissimo.[2]
Dal tempo di Cosroe I (r. 531–579), l'ufficio fu articolato in quattro realtà, con uno spāhbad per ognuno dei punti cardinali.[3] Dopo la conquista islamica della Persia, lo spāhbed dell'Est riuscì a conservare la sua autorità nelle inaccessibili montagne della regione del Tabaristan, sul bordo meridionale del mar Caspio, in cui il titolo, spesso espresso nella forma in persiano اسپهبذ, ispahbedh, in arabo اصبهبذ?, iṣbabadh o iṣbahbadh), sopravvisse come titolo sovrano fino alla conquista mongola del XIII secolo.[4] Un titolo equivalente, di origine persiana, ispahsālār o sipahsālār, si affermò largamente nel mondo islamico nel X secolo-XV secolo CE (Common Era).
Note
modifica- ^ Richard N Frye, The History of Ancient Iran, C.H. Beck, 1984, pp. 224, ISBN 9783406093975.
- ^ La variante "Ispahbādh" costituisce l'arabizzazione del termine originario, dal momento che la lingua araba rifugge dal trascrivere una parola che inizi con una consonante non vocalizzata. In siffatte occasioni, si premette talora a detta consonante una alif prostetica, dando così vita - come nel nostro caso - alla parola "Ispahbād", che modificava l'originale Spahbād.
- ^ Gyselen (2004)
- ^ Bosworth (1978), pp. 207–208