Jacques Villon
Jacques Villon (Blainville-Crevon, 31 luglio 1875 – 8 giugno, 1963) è stato un pittore francese.

Biografia
modificaFratello di Raymond Duchamp-Villon. Fu legato al movimento cubista. Vi aderì relativamente tardi, nel 1911 attraverso il fratello Raymond, a trentasei anni. «Prima si era dedicato all'incisione, aveva eseguito degli schizzi, ma la sua attività fondamentale era costituita dall'illustrazione di riviste, tra le quali L'Assiette au Beurre».[1]
Contestualizzazione internazionale
modificaQuesto rapporto tra arte e humour, arte e vignette di giornali, che nella stessa rivista francese vedeva coinvolti, tra altri, Kupka, Kees van Dongen o Caran d'Ache,[2] era lo stesso che ritroviamo nel Modernismo in Portogallo, dove c'erano artisti come Amadeo de Souza-Cardoso o Almada Negreiros che pubblicavano vignette su giornali e dove nel 1912 a Lisbona con la 1ª esposizione degli Umoristi Portoghesi «il pensiero moderno si afferma, non attraverso la pittura e la scultura in quanto arti di maggior statuto, ma attraverso il disegno che ancora si limita alle convenzioni proprie della caricatura e dell'umorismo».[3] Villon, come altri, «aderì al Cubismo senza conoscere direttamente né Picasso né Braque e questo spiega forse il carattere particolare della sua opera».[1] In Francia Villon, insieme ad artisti quali Bonnard, Matisse, Picasso, Braque, si erano affermati come pittori moderni per il loro modo di interpretare gli oggetti, di variarli, deformarli in libertà, di situarli in spazi che la prospettiva tradizionale non prevedeva.[4]
L'opera di Villon si trova in importanti musei: il De Young Memorial Museum di San Francisco, il Minneapolis Institute of Art, il Museum of Fine Arts di Boston; il Museum of Modern Art di New York; la National Gallery of Art di Washington; la Art Gallery of New South Wales di Sydney; la Biblioteca nazionale di Francia di Parigi e il Museo Jenisch di Vevey. Si trova anche in importanti collezioni private: Joachim Collection di Chicago, la Vess Collection di Detroit, e la Ginestet di Parigi.
Pittura in equilibrio tra natura e astrazione
modificaFranco Russoli, sintetizzando lo stile di Jacques Villon in occasione della sua mostra che la Francia realizzò alla XXVIII Biennale di Venezia, corredando l'articolo con Il ponte di Beaugency, parlò di immagini realizzate seguendo un rigido schema cubista e scrisse: «Le sue immagini, figurate secondo un raffinatissimo schema cubista, vibrano e si stagliano in spazi cristallini, trasparenti di luci fredde, di nitidi, chiari, acidi colori. La sua pittura è un equilibrio».[5]
Mario De Micheli individuò una regola di base valevole per i pittori cubisti, tra i quali fa il nome di Villon, oltre le personali sfumature: «Il quadro sarà un fatto concreto. Avrà la sua indipendenza legittima come ogni creazione naturale o altro (...) non risvegliando più l'idea del paragone secondo la verosimiglianza».[6]
Riconoscimenti
modificaGran Premio alla XXVIII Biennale di Venezia del 1956.
Note
modifica- ^ a b Francesca R. Fratini, Il cubismo, Universale Cappelli, Bologna 1969, pp. 60 - 69.
- ^ Michel Melot, L'œil qui rit. Le pouvoir comique des images, Fribourg (Suisse), Office du livre, 1975, p. 173.
- ^ Stefano De Rosa (curatore), Il modernismo in Portogallo 1910 - 1940. Arte e società nel tempo di Fernando Pessoa, Firenze, Leo S. Olschki, 1977, p. 83.
- ^ (FR) Joseph-Émile Muller, La fin de la peinture, in Collection Idéee, n. 455, Paris, Éditions Gallimard, 1982, pp. 9-53.
- ^ Franco Russoli, Mediocre la XXVIII Biennale di Venezia, in Le vie d'Italia, Anno LXII, n. 7, Milano, Touring Club Italiano, Luglio 1956, pp. 835-842.
- ^ Mario De Micheli, Le avanguardie artistiche del Novecento, in Universale Economica, n. 1029, Milano, Feltrinelli, 2002 © 1986, p. 219.
Bibliografia
modifica- George Heard Hamilton e William C. Agee, Raymond Duchamp-Villon, Walker and Company, New York, 1967.
Voci correlate
modificaAltri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Jacques Villon
Collegamenti esterni
modifica- Villon, Jacques, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- (EN) Jacques Villon, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- Opere di Jacques Villon, su MLOL, Horizons Unlimited.
- (EN) Opere di Jacques Villon, su Open Library, Internet Archive.
- (EN) Jacques Villon, su Discogs, Zink Media.
- Francis Steegmuller Collection of Jacques Villon. Archiviato il 10 agosto 2007 in Internet Archive. General Collection, Beinecke Rare Book and Manuscript Library, Yale University.
- Artcyclopedia Links to Villon's works
- Jacques Villon.info, su jacquesvillon.info. URL consultato il 15 giugno 2009 (archiviato dall'url originale il 20 febbraio 2007).
Controllo di autorità | VIAF (EN) 32004174 · ISNI (EN) 0000 0001 0884 6287 · SBN SBLV154418 · BAV 495/143114 · Europeana agent/base/147626 · ULAN (EN) 500003616 · LCCN (EN) n50014470 · GND (DE) 118768506 · BNE (ES) XX1124259 (data) · BNF (FR) cb11928415b (data) · J9U (EN, HE) 987007300649305171 · CONOR.SI (SL) 168625507 |
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