Il kakemono (掛物? letteralmente "cosa appesa"), anche italianizzato in cachemono,[1][2][3] o kakejiku (掛軸?), è un dipinto o una calligrafia giapponese, su seta, cotone o carta, organizzato a guisa di rotolo e destinato a essere appeso. A differenza dell'emakimono, un rotolo che viene aperto in senso orizzontale su una superficie, il kakemono si apre in verticale ed è concepito come decorazione murale da interno. Viene spesso esposto nel tokonoma. Essendo collegato a periodi specifici dell'anno o a occasioni particolari è esposto solo temporaneamente e poi riposto, accuratamente arrotolato, in apposite scatole oppure sostituito da un altro kakemono più appropriato alla nuova data (vi sono famiglie giapponesi che ne possiedono in gran numero, addirittura centinaia).

Kakemono e ikebana
  1. ^ Giuseppe Malagòli e Luciano Luciani, Vocabolario della corretta pronunzia italiana, Ceschina, 1969. URL consultato il 4 agosto 2025.
  2. ^ Aldo Gabrielli, Si dice o non si dice?: guida pratica allo scrivere e al parlare corretto, Arnoldo Mondadori, 1969. URL consultato il 4 agosto 2025.
  3. ^ Enciclopedia Hoepli. 5. N - Q, Hoepli, 1963. URL consultato il 4 agosto 2025.

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