Kalistronzite

minerale

La kalistronzite (simbolo IMA: Kst[7]) è un raro minerale del supergruppo della palmierite all'interno del quale occupa un posto nel gruppo della palmierite; appartiene alla famiglia dei "solfati, cromati, molibdati e tungstati" e possiede composizione chimica K2Sr(SO4)2.[2]

Kalistronzite
Classificazione Strunz (ed. 10)7.AD.40[1]
Formula chimicaK2Sr(SO4)2[2]
Proprietà cristallografiche
Sistema cristallinotrigonale[3]
Parametri di cellaa = 5,45(3) Å, c = 20,84 Å, V = 536,07 ų, Z = 3[4]
Gruppo puntuale3 2/m[3]
Gruppo spazialeR3m (nº 166)[3]
Proprietà fisiche
Densità misurata3,30[4] g/cm³
Densità calcolata3,32[4] g/cm³
Durezza (Mohs)2 - 2,5[5]
Sfaldaturaperfetta secondo {001}[5]
Coloreincolore[6]
Lucentezzavitrea[3]
Opacitàtrasparente[6]
Strisciobianco[6]
Diffusionerara
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Etimologia e storia

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La kalistronzite prende il nome dalla propria composizione chimica: kalium (il nome latino-medievale del potassio) e stronzio.[4]

Classificazione

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La classica nona edizione della sistematica dei minerali di Strunz, aggiornata dall'Associazione Mineralogica Internazionale (IMA) fino al 2009,[8] elenca la kalistronzite nella classe "7. Solfati (selenati, tellurati, cromati, molibdati, tungstati)" e nella sottoclasse "7.A Solfati (selenati, ecc.) senza anioni aggiuntivi, senza H2O"; questa è ulteriormente suddivisa in base alla dimensione relativa dei cationi coinvolti, in modo tale da trovare la kalistronzite nella sezione "7.AD Con soltanto cationi di grande dimensione" dove forma il sistema nº 7.AD.40 insieme alla palmierite.[8]

Tale classificazione resta invariata anche nell'edizione successiva, proseguita dal database "mindat.org".[1]

Nella Sistematica dei lapis (Lapis-Systematik) di Stefan Weiß la kalistronzite è elencata nella classe dei "solfati, cromati, molibdati e tungstati" e nella sottoclasse dei "solfati anidri [SO4]2-, senza anioni estranei"; qui è nella sezione occupata dai minerali con "cationi molto grandi" dove forma il sistema nº VI/A.08 insieme a ivsite, aftitalite, möhnite, palmierite, bubnovaite, glauberite e anidrite.[9]

Anche la classificazione dei minerali secondo Dana, usata principalmente nel mondo anglosassone, elenca la kalistronzite nella famiglia dei "solfati, cromati e molibdati"; qui è nella classe dei "solfati" e nella sottoclasse degli "acidi e solfati anidri con varie formule", dove forma il sistema nº 28.04.03 insieme alla palmierite e alla mereiterite.[10]

Abito cristallino

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La kalistronzite cristallizza nel sistema trigonale nel gruppo spaziale R3m (gruppo nº 166) con le costanti di reticolo a = 5,45(3) Å e c = 20,84 Å, oltre ad avere 3 unità di formula per cella unitaria.[4]

Origine e giacitura

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A seconda del sito di ritrovamento, la kalistronzite è stata trovata in un foro di trivellazione all'interno di strati di anidrite, probabilmente formati dalla reazione della silvite con soluzioni contenenti stronzio associata con anidrite, dolomite, halite, silvite e argille (per campioni trovati ad Alshtan, Russia), oppure come prodotto di alterazione della celestina associata ad halite, silvite e anidrite (Pleismar, Germania) oppure ancora nel letto di un lago di evaporite associata a gesso (per campioni trovati a Omongwa Pan, Namibia).[11][5]

La kalistronzite è piuttosto rara ed è stata trovata un una quindicina di siti sparsi per il mondo.[12] Qui si ricorda solo la sua località tipo, il villaggio di Alshtan (Sterlitamakskij rajon, Russia).[13]

Forma in cui si presenta in natura

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La kalistronzite forma cristalli piatti di dimensioni fino a 2,2 cm.[5] Il minerale è trasparente con lucentezza vitrea; il colore è assente (la kalistronzite è incolore), mentre il colore del suo striscio è bianco.[4]

  1. ^ a b (EN) Strunz-Mindat (2025) Classification - With only large cations, su mindat.org, Hudson Institute of Mineralogy. URL consultato il 15 ottobre 2025.
  2. ^ a b (EN) Malcolm Back et al, The New IMA List of Minerals – A Work in Progress – Updated: September 2025 (PDF), su cnmnc.units.it, IMA/CNMNC, Marco Pasero, settembre 2025. URL consultato il 15 ottobre 2025.
  3. ^ a b c d (EN) Kalistrontite Mineral Data, su webmineral.com, David Barthelmy. URL consultato il 15 ottobre 2025.
  4. ^ a b c d e f (EN) Kalistrontite, su mindat.org, Hudson Institute of Mineralogy. URL consultato il 15 ottobre 2025.
  5. ^ a b c d (EN) Kalistrontite (PDF), su handbookofmineralogy.org, Mineralogical Society of America. URL consultato il 15 ottobre 2025.
  6. ^ a b c (DE) Kalistrontit, su mineralienatlas.de. URL consultato il 15 ottobre 2025.
  7. ^ (EN) Laurence N. Warr, IMA–CNMNC approved mineral symbols (PDF), in Mineralogical Magazine, vol. 85, 2021, pp. 291-320, DOI:10.1180/mgm.2021.43. URL consultato il 15 ottobre 2025 (archiviato dall'url originale il 9 febbraio 2025).
  8. ^ a b (EN) Ernest Henry Nickel e Monte C. Nichols, IMA/CNMNC List of Minerals 2009 (PDF), su cnmnc.units.it, IMA/CNMNC, gennaio 2009. URL consultato il 15 ottobre 2025 (archiviato dall'url originale il 29 luglio 2024).
  9. ^ (DE) Lapis-Systematik - VI SULFATE, CHROMATE, MOLYBDATE UND WOLFRAMATE - VI/A Wasserfreie Sulfate [SO4]2-, ohne fremde Anionen, su mineralienatlas.de. URL consultato il 15 ottobre 2025.
  10. ^ (EN) Dana Classification 8th edition - Miscellaneous, su mindat.org, Hudson Institute of Mineralogy. URL consultato il 15 ottobre 2025.
  11. ^ (EN) Simon J. Kemp, Jeremy C. Rushton, Matthew S.A. Horstwood e Gwilherm Nénert, Kalistrontite, its occurrence, structure, genesis, and significance for the evolution of potash deposits in North Yorkshire, U.K. (PDF), in American Mineralogist, vol. 103, 2018, pp. 1136-1150. URL consultato il 15 ottobre 2025.
  12. ^ (EN) Localities for Kalistrontite, su mindat.org, Hudson Institute of Mineralogy. URL consultato il 15 ottobre 2025.
  13. ^ (EN) Alshtan Village, Sterlitamak District, Bashkortostan, Russia, su mindat.org, Hudson Institute of Mineralogy. URL consultato il 15 ottobre 2025.

Collegamenti esterni

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