Korbinian Viechter

Korbinian Viechter (Großhöhenrain, 27 novembre 1914Ginsham, 12 febbraio 2006) è stato un militare tedesco, insignito della Croce di Cavaliere della Croce di Ferro nel corso della seconda guerra mondiale[2][3].

Korbinian Viechter
NascitaGroßhöhenrain, 27 novembre 1914
MorteGinsham, 11 dicembre 2016
Dati militari
Paese servitoGermania (bandiera) Germania nazista
Forza armata Wehrmacht
ArmaFanteria
Anni di servizio1939-1945
GradoTenente
GuerreSeconda guerra mondiale
CampagneOperazione Barbarossa
Fronte orientale (1941-1945)
BattaglieBattaglia di Francia
Decorazionivedi qui
dati tratti da Korbinian Viechter. Als Infanterist zum Ritterkreuz[1]
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Biografia

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Nacque a Großhöhenrain il 27 novembre 1914.[2] Dopo aver frequentato la scuola elementare, intraprese la professione di muratore. Tuttavia, con la reintroduzione della coscrizione generale nel 1934, dovette interrompere questa attività per un anno e mezzo.[3] Il 3 aprile 1934 si arruolò nella Wehrmacht assegnato al Grenadier Regiment 19, appartenente alla 7. Infanterie-Division di stanza a Monaco.[3] Entrato in contrasto con i suoi superiori fu posto in congedo come semplice fuciliere nell'ottobre 1935, al termine del servizio militare.[3] Tornato alla sua professione, con l'imminente minaccia dello scoppio della guerra con la Polonia, alla fine dell'agosto 1939 fu richiamato in servizio attivo.[1] Venne assegnato alla 4ª Compagnia, 320. Infanterie Regiment, 212. Infanterie-Division allora in fase di costituzione nella zona Rosenheim-Bad Aibling.[3] Con questa unità visse il periodo a cavallo tra il 1939 e il 1940 come guardia di confine sulla Linea Sigfrido.[1] Il comandante del suo battaglione riconobbe subito le sue capacità e lo inviò a un corso di addestramento per sottufficiali. Il 1° gennaio 1940 venne promosso sottufficiale e nominato capogruppo di una squadra lanciagranate.[3]

Nel maggio-giugno 1940 partecipò alla battaglia di Francia, dove rimase ferito e fu insignito della Croce di Ferro di seconda classe il 9 luglio successivo.[1] Dopo la fine della guerra con la Francia, la 212. Infanterie-Division rimase inizialmente lì come forza di occupazione e poi fece ritorno in Patria.[3] All'interno del battaglione venne formato un intero plotone di lanciagranate di cui egli assunse il comando.[1] Nei mesi successivi si assicurò che i giovani soldati ricevessero un addestramento approfondito, e venne promosso sergente il 1° marzo 1941.[3]

Il 21 giugno 1941 iniziò l'invasione dell'Unione Sovietica (Operazione Barbarossa).[3] Nell'ottobre del 1941 anche la 212. Infanterie-Division, rimasta fino ad allora in Germania, venne inviata sul fronte orientale.[1] Prese parte a pesanti combattimenti nella zona di Leningrado e a cavallo tra il 1941 e il 1942 sul fiume Volchov, venendo insignito della Croce di Ferro di prima classe l'8 maggio 1942 e il distintivo per assalto della fanteria il 22 maggio; pochi giorni dopo fu promosso sergente maggiore.[3] Il 6 giugno 1942 fu ferito durante un combattimento e fu ricoverato in ospedale in Germania.[3] Arrivò a Ingolstadt per riprendersi, e nell'agosto 1942 gli fu assegnato un nuovo incarico nella zona di addestramento militare di Hohenfels.[1] Lì, in qualità di esperto combattente del fronte russo, collaborò all'addestramento dei giovani soldati in qualità di comandante di un'area di addestramento al combattimento nella foresta.[3] Dopo il suo ritorno a Ingolstadt nel novembre 1942, venne impiegato lì come istruttore per gli aspiranti ufficiali.[1]

Nell'aprile del 1943, il suo vecchio comandante di battaglione lo convinse a intraprendere la carriera di ufficiale, e così fu mandato a Wiener Neustadt per un corso di formazione.[3] Al termine di questo corso, il 1° agosto 1943, fu promosso sottotenente della riserva e quindi mandato nuovamente sul fronte russo in forza alla 4ª Compagnia, 315. Grenadier Regiment, 167. Infanterie-Division in qualità di comandante di compagnia.[1] Si distinse nei combattimenti nel settore meridionale, e quando i sovietici riuscirono a sfondare le linee della divisione alla fine di novembre 1943, egli riuscì a ricondurre con successo alcuni dei suoi uomini alle proprie linee.[3] Rimasto di nuovo ferito, fu ricoverato in ospedale e poi andò brevemente in licenza a casa.[1]

Nel febbraio 1944 si unì alla Führerreserve Süd e poco dopo fu assegnato al 42. Grenadier Regiment, 46. Infanterie-Division, come comandante della 4ª Compagnia.[3] Le forze tedesche sul fronte orientale continuarono a ritirarsi.[1] Dopo il ritorno della divisione dalla Romania, alla fine di settembre 1944, essa fu minacciata di accerchiamento dalle unità russe in avanzata nei Carpazi.[1] Ad egli venne affidato il compito di bloccare un'importante via di accesso con un'unità rapidamente costituita, consentendo così al resto della divisione di ritirarsi.[3] Portò a termine questo incarico senza perdere nessuno dei suoi uomini, ed il 20 ottobre 1944 fu insignito della Croce di Cavaliere della Croce di Ferro e promosso tenente della riserva.[1]

Rimasto nuovamente ferito nei combattimenti successivi, dopo una breve licenza a casa, alla fine del mese di ottobre ritornò al fronte e assunse l'incarico di comandante della 13ª Compagnia del 42. Grenadier Regiment.[3] Prese parte alle battaglie difensive del 1945 in Ungheria e Slovacchia, rimanendo gravemente ferito il 28 aprile 1945, pochi giorni prima della fine della guerra.[1] Era la sua nona ferita e ricevette il distintivo per feriti in oro e il distintivo per combattimenti ravvicinati in argento.[3] Completamente indifeso a causa delle ferite riportate, come molti dei suoi compagni, venne fatto prigioniero di guerra dai sovietici.[1] Dopo essere guarito, nel settembre 1945 tornò in Unione Sovietica, assegnato ad un campo di prigionieri di guerra nel Caucaso.[3] Anche in questo caso si schierò sempre dalla parte degli uomini a lui affidati, ed in uno scontro con le guardie russe nel dicembre di quell'anno, riportò una grave ferita alla testa.[1] Si salvò solo grazie l'abilità di un medico russo e alla protezione di un giovane ufficiale dell'NKVD che gli evitò una condanna.[3] All'inizio del 1950 fece ritorno nella sua città natale. Si spense a Ginsham il 12 febbraio 2006.[2]

Onorificenze

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— 8 maggio 1942.[2]
— 9 luglio 1940.[2]
— 30 aprile 1944.[2]

Bibliografia

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  • (EN) Walther-Peer Fellgiebel, Elite of the Third Reich. The recipients of the Knight's Cross of the Iron Cross 1939-1945: A Reference, Solihull, Helion & Company Limited, 2003, ISBN 1-874622-46-9.
  • (DE) Thomas Franz e Günter Wegmann, Die Ritterkreuzträger der Deutschen Wehrmacht 1939-1945, Osnabrück, Biblio-Verlag, 1992.
  • (DE) Ingo Möbius, Korbinian Viechter. Als Infanterist zum Ritterkreuz, Ingo Möbius Verlag, 2021, ISBN 978-3-00-019264-7.
  • (DE) Günter Wegmann, Die Ritterkreuzträger der Deutschen Wehrmacht 1939-1945, Osnabrück, Biblio-Verlag, 2009.

Voci correlate

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Collegamenti esterni

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