Kunstmuseum Solothurn
Il Museo d'arte di Soletta (in tedesco Kunstmuseum Solothurn) come dice il nome stesso è un museo d'arte nella città svizzera di Soletta.[1]
Museo d'arte di Soletta | |
---|---|
(DE) Kunstmuseum Solothurn | |
![]() | |
Ubicazione | |
Stato | ![]() |
Località | Soletta |
Indirizzo | Werkhofstrasse 30, 4500 Solothurn |
Coordinate | 47°12′37.22″N 7°32′15.01″E |
Caratteristiche | |
Tipo | Museo d'arte |
Istituzione | 1902 |
Apertura | 1902 |
Sito web | |
Storia
modificaNel 1902 venne inaugurato il Museo civico di Soletta che ospitava diverse sezioni dedicate all'arte, alla storia e alla natura. Dal 1980, dopo l'accorpamento di tre importanti fondazioni - la Fondazione Dübi Müller, la Fondazione Joseph Müller e la Fondazione Max Gubler - l'intero edificio ospita il museo d'arte.[2]
Collezione
modificaSono presenti opere di importanti artisti come: Cuno Amiet, Albert Anker, Frank Buchser, Max Buri, Alberto Giacometti, Giovanni Giacometti, Ferdinand Hodler, Fernand Léger, Meret Oppenheim, Markus Raetz, Roman Signer, Jean Tinguely e Félix Vallotton. Sono inoltre esposte opere di artisti internazionali tra cui: Georges Braque, Paul Cézanne, Gustav Klimt, Henri Matisse, Georges Rouault e Vincent van Gogh.[2]
Le opere più importante conservate in questo museo sono:
- il famoso ritratto di Guglielmo Tell eseguito da Ferdinand Hodler;[3]
- il Bosco di faggi (1885) di Ferdinand Hodler;[4]
- la Madonna di Solothurn (1522) di Holbein il Giovane;[5]
- la Testa di Laurette con tazza di caffè (1917).[6]
Il museo ospita diverse mostre temporanee.[3]
Mostre
modificaNegli anni sono state organizzate diverse mostre di diversi artisti, tra cui: Silvie Defraoui, Alexander Hahn, Daniela Keiser, Ingeborg Lüscher, Vaclav Pozarek, Mario Sala, Adrian Schiess, Albrecht Schnider e Anselm Stalder.[2]
Note
modifica- ^ (DE) Ausstellungen - Programm - Kunstmuseum Solothurn, su www.kunstmuseum-so.ch. URL consultato il 22 maggio 2025.
- ^ a b c Société Suisse des Beaux-Arts: Kunstmuseum Solothurn, su www.kunstverein.ch. URL consultato il 22 maggio 2025.
- ^ a b Nicola Williams, Damien Simonis e Kerry Walker, Svizzera, EDT srl, 2009, ISBN 978-88-6040-474-9. URL consultato il 22 maggio 2025.
- ^ Robert Walser, Ritratti di pittori, Adelphi Edizioni spa, 21 marzo 2023, ISBN 978-88-459-8642-0. URL consultato il 22 maggio 2025.
- ^ (EN) Jeanne Nuechterlein, Translating Nature Into Art: Holbein, the Reformation, and Renaissance Rhetoric, Penn State Press, 2011, ISBN 978-0-271-03692-2. URL consultato il 22 maggio 2025.
- ^ Roberto Carretta-Renato Viola, Tavole d’autore, Il Leone Verde Edizioni, 1º gennaio 2011, ISBN 978-88-6580-034-8. URL consultato il 22 maggio 2025.
Altri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Museo d'Arte di Soletta
Collegamenti esterni
modifica- (DE) Sito ufficiale, su kunstmuseum-so.ch.
- Kunstmuseum Solothurn, su ISIL.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 124243822 · ISNI (EN) 0000 0001 2259 2682 · LCCN (EN) n82046347 · GND (DE) 2066569-6 · BNF (FR) cb12148969t (data) · J9U (EN, HE) 987007597230605171 |
---|