Lago di Casoli

lago di Casoli
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Il lago di Casoli, detto anche di Sant'Angelo, è un bacino artificiale formato nel 1958 dallo sbarramento del fiume Aventino per l'alimentazione della centrale elettrica Acea di Selva d'Altino[1].

Lago Sant'Angelo
(Lago di Casoli)
Vista del lago e della Maiella
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione  Abruzzo
Provincia  Chieti
ComuneCasoli
Coordinate42°05′24.02″N 14°15′10.96″E
Idrografia
Origineartificiale
Immissari principaliAventino
Mappa di localizzazione: Italia
Lago Sant'Angelo (Lago di Casoli)
Lago Sant'Angelo
(Lago di Casoli)

Posizione

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Veduta del Colle del lago e della Torretta di Prata

Lo specchio d'acqua si trova nel comune di Casoli, in provincia di Chieti, in prossimità del confine con i territori dei comuni di Gessopalena e Civitella Messer Raimondo. Il progetto partì nel 1957-58, quando l'ACEA non era ancora nazionalizzata; in contemporanea alla realizzazione del lago di Casoli, veniva realizzato il lago di Bomba, nel comune della val di Sangro vicino a Casoli, al fine di produrre più energia elettrica. Il progetto dell'ingegnere Molinas, dato che l'energia elettrica interessava in minima parte i piccoli comuni della pianura e della montagna della provincia di Chieti, fu ben accettato dagli abitanti, anche perché la realizzazione della diga avrebbe dato lavoro a dozzine di persone. La centrale idroelettrica ha sede in contrada Sant'Angelo, tra Selva d'Altino e Altino paese; sicché il nome della centrale "S. Angelo", spesso si è sostituita al comune di Casoli, cui ricade l'appartenenza del territorio lacustre.

All'epoca della realizzazione della diga esisteva ancora un piccolo villaggio con case pagliare, che fu sommerso.

A causa della porosità del terreno, per la realizzazione del bacino idroelettrico furono iniettate migliaia di tonnellate di cemento, tanto che alcuni residui furono rinvenuti nel terreno comunale di Villa Santa Maria, a distanza di 20 km di distanza. Quando nel 1962 fu istituzionalizzata la società romana di energia elettrica, il progetto della diga di Casoli immediatamente divenne obsoleto. Inoltre la sua presenza aveva alterato i normali cicli climatici dell'autunno-inverno-primavera, determinando un riscaldamento del territorio tra Gessopalena, Civitella Messer Raimondo, Casoli, Altino e Palombaro. La risorsa del lago da allora è divenuta prettamente turistica, e ancora è oggi frequentato da comitive che si recano presso l'area naturale.

Flora e fauna

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Pur essendo di origine artificiale, oggi costituisce un habitat interessante per la flora (tifa minore) e la fauna (svasso maggiore, martin pescatore, germano reale, folaga, gallinella d'acqua, merlo acquaiolo, ballerina gialla, airone, cicogna e cormorano).

La sua posizione risulta molto suggestiva circondato com'è da un'ampia lecceta (il sito di importanza comunitaria Lecceta di Casoli e bosco di Colle Foreste), dominato dalla torre di Prata (la cosiddetta Torretta) e con sullo sfondo lo scenario maestoso del versante orientale della Maiella.

Torretta

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Sopra il colle che sovrasta il lago si erge una torre. Nel X secolo è attestato dai documenti un castellum de Prata, di proprietà di Trasmondo conte di Chieti. Quest'ultimo concesse alcuni terreni ai monaci basiliani Ilarione, Nicola Greco, Falco e Orante perché vi edificassero una piccola cella abbaziale. La cella non fu mai una vera e propria abbazia. Nel periodo unitario la torre fu covo di briganti.

La torre mostra il tipico aspetto di un dongione isolato sul colle. L'impianto è quadrato in pietra di fiume, con aperture per i posti di guardia.

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Collegamenti esterni

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