Legge Blanquer

Obbligo scolastico dai 3 anni e obbligo di formazione fino a 18; misure contro la dispersione scolastica

La legge n. 2019-791 del 26 luglio 2019 per una scuola basata sulla fiducia, nota anche come legge Blanquer, è una norma francese introdotta dal Ministro dell'educazione nazionale Jean-Michel Blanquer, a nome del Governo Philippe II.

Legge Blanquer
Titolo estesoLoi pour une école de la confiance
Tipo leggelegge ordinaria
ProponenteJean-Michel Blanquer
Promulgazione26 luglio 2019
In vigore28 luglio 2019
Testo
www.legifrance.gouv.fr

La legge abbassò l'obbligo scolastico a tre anni di età ed estese fino a 18 l'obbligo di formazione dopo la fine della scuola dell'obbligo (che restò fissato a 16 anni). Inoltre, limitò drasticamente le ore di cultura generale nei licei professionali; dispose la stabilizzazione (almeno) triennale degli accompagnatori di alunni con disabilità; impose in ogni aula scolastica l'esposizione dei simboli repubblicani (bandiera e motto francese, bandiera europea e testo della Marsigliese).

Elaborazione della legge

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Il disegno di legge fu presentato al Consiglio dei ministri il 5 dicembre 2018[1] e depositato lo stesso giorno presso l'Assemblea nazionale.[2] Fu esaminato in Parlamento con procedura accelerata e adottato in prima lettura il 19 febbraio 2019[3].

Riforme

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Obbligo scolastico dai tre anni di età

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La legge abbassò l'età dell'obbligo scolastico da sei a tre anni. Tale misura ebbe effetto limitato nella Francia continentale, dove il 98% dei bambini di questa fascia d'età era già scolarizzato, ma era una questione importante per i territori d'oltremare come la Guyana francese e Mayotte[4].

Simboli repubblicani

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La legge rende obbligatoria l'esposizione della bandiera francese e di quella europea nelle singole aule scolastiche. Devono essere esposti anche il motto Liberté, Égalité, Fraternité e le parole della Marsigliese[4].

Obbligo di formazione fino a 18 anni

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L'obbligo di formazione fino a 18 anni fu una delle misure della strategia nazionale di prevenzione e lotta alla povertà, presentata dal Presidente della Repubblica Emmanuel Macron nel settembre 2018[5].

Per contribuire all'attuazione di questa misura, il Primo ministro Édouard Philippe delegò la deputata Sylvie Charrière e Patrick Roger, presidente della mission Locale e della Maison de l'Emploi. I due delegati presentarono il loro rapporto il 18 gennaio 2020[5].

L'istruzione obbligatoria per i giovani fino a 16 anni (fine della scuola dell'obbligo) fu integrata dalla formazione obbligatoria fino a 18 anni. L'obiettivo è garantire che nessun giovane si trovi in una situazione di assenza di istruzione, formazione o occupazione (NEET) e, in tal modo, combattere i rischi di esclusione sociale[6][7][8]. L'obbligo mira quindi ad aiutare i giovani minorenni a proseguire gli studi, a riprendere la formazione o a trovare un lavoro e un posto nella società.[6][8]

Le scuole secondarie (pubbliche, private o agricole) e i centri di formazione per apprendisti possono trasmettere i dati di contatto dei loro ex studenti o apprendisti che non sono più iscritti a un corso di formazione. È responsabilità di qualsiasi organizzazione che abbia individuato un giovane idoneo alla formazione obbligatoria o che abbia accolto un giovane che si è fatto avanti di propria iniziativa di[8]:

  • indirizzarlo alla propria missione locale o al CIO;
  • informare queste strutture di tale identificazione;
  • ri-mobilitare il giovane e non perderlo di vista.

Al 2024, ogni anno quasi 80.000 giovani abbandonano la scuola senza alcuna qualifica e 60.000 minori non sono inseriti in un percorso di istruzione, formazione o lavoro. Hanno grandi difficoltà a entrare nel mercato del lavoro e sono le prime vittime della povertà.[8] L'obbligo di formazione fino ai 18 anni interessa circa 60.000 minori che:

  • hanno abbandonato il sistema scolastico;
  • indipendentemente dal fatto che abbiano o meno un diploma e che non stiano lavorando, studiando o frequentando dei corsi di formazione[8].

Vengono attivati la piattaforma online Nouvelles Chances[8] e un numero di telefono verde che mette in contatto i giovani e le loro famiglie con i professionisti della missione locale o del CIO (Centro di informazione e orientamento) della rispettiva regione di appartenenza.[6]

Le missioni locali, i CIO (centri di informazione e orientamento) e le reti di partner individuano i giovani tra i 16 e i 18 anni che non lavorano, non studiano e non seguono una formazione. In questa fase, i le piattaforme per il monitoraggio e il sostegno degli abbandoni scolastici (plateforme de suivi et d'appui aux décrocheurs, PSAD) contattano i giovani interessati per offrire loro un colloquio personalizzato. A seconda della loro situazione e delle loro esigenze, i giovani vengono indirizzati verso la formazione o l'occupazione dalla rete Foquale (formazione-qualificazione-occupazione). Vengono quindi offerte loro soluzioni e sostegno per il lavoro del futuro.[6]

Le soluzioni offerte dalle reti Foquale, per conto del sistema educativo francese, comprendono[8]:

  • il ritorno alla formazione in una scuola generale, tecnologica o professionale;
  • azioni di recupero realizzate nell'ambito del MLDS per preparare gradualmente il rientro in classe;
  • percorsi personalizzati di rientro nella formazione iniziale;
  • formazione abbinata a una missione di servizio civico o a un tirocinio in azienda;
  • iniziative di formazione in collaborazione con i partner del PSAD;
  • accoglienza dei giovani in strutture di come i microlycée.

Il diritto a una scuola senza molestie

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La legge sottolineò la gravità del bullismo a scuola, che può avere un impatto sulla salute psicologica, sull'integrazione sociale e sui risultati scolastici. Essa rafforzò la necessità di un'azione di sensibilizzazione e di vigilanza da parte della comunità scolastica.

Diritti dei diversamente abili

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Gli assistenti per alunni con disabilità (accompagnants des élèves en situation de handicap, AESH) sono assunti con contratti a tempo determinato per un minimo di 3 anni, con 60 ore di formazione iniziale. Prima di iniziare a lavorare, viene organizzato un colloquio tra l'AESH, gli insegnanti e i genitori. L'organizzazione e la gestione delle risorse sono ora di competenza del centro di accompagnamento inclusivo locale (pôle inclusif d’accompagnement localisé).

Riforma dei programmi del liceo professionale

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Il numero di ore dedicate alle materie generali (matematica-scienze, letteratura-storia, lingue vive, educazione fisica e sport) è significativamente ridotto[9].

Reazioni

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Nell'aprile 2019, i sindacati degli insegnanti e le associazioni dei genitori organizzarono due giorni di sciopero contro il disegno di legge[10].

Secondo la storica e saggista Laurence De Cock:

«Se il sistema educativo francese non è mai stato molto bravo a far funzionare l'ascensore sociale, il progetto di una scuola della fiducia ha addirittura abbandonato la sua ambizione. L'obiettivo di democratizzare l'istruzione [...] ha lasciato il posto a un modello competitivo, in cui il determinismo sociale è controbilanciato da aiuti individualizzati per i più 'meritevoli'. [La nuova legge] si basa su un doppio blocco: la messa in riga degli insegnanti, sancita dall'articolo 1, che insiste sulla 'esemplarità' del personale e sul 'rispetto dell'istituzione scolastica, sia nei suoi principi che nel suo funzionamento'; e l'eliminazione di qualsiasi struttura indipendente dal governo per valutare l'efficacia delle riforme in corso, compito finora svolto dal Conseil national d'évaluation du système scolaire (Cnesco). Non si tratta né di contestazione né di valutazione, ma di una "scuola della fiducia" ben confezionata.»
  1. ^ (FR) Compte rendu du Conseil des ministres du 5 décembre 2018, su gouvernement.fr. URL consultato il 14 aprile 2019.
  2. ^ (FR) Education : école de la confiance, su Assemblea nazionale. URL consultato il 14 aprile 2019.
  3. ^ Texte adopté n° 233 - Projet de loi pour une école de la confiance, su Assemblea nazionale. URL consultato il 14 aprile 2019.
  4. ^ a b (FR) École obligatoire à 3 ans, drapeaux dans les classes, réforme du lycée… les nouveautés de la rentrée 2019, su sudouest.fr, 27 agosto 2019.
  5. ^ a b (FR) Rapport pour la mise en place de l'obligation de formation pour les jeunes de 16 à 18 ans, su Ministero della Sanità e della Prevenzione, 30 luglio 2022. URL consultato il 30 luglio 2022.
  6. ^ a b c d Obligation de formation des 16-18 ans - Prévenir le décrochage scolaire et accompagner l’obligation de formation des 16-18 ans - Nouvelles chances, su nouvelles-chances.gouv.fr. URL consultato il 30 luglio 2022.
  7. ^ (FR) Loi du 26 juillet 2019 pour une école de la confiance, su vie-publique.fr. URL consultato il 30 luglio 2022.
  8. ^ a b c d e f g (FR) L'obligation de formation des 16-18 ans, su Ministero dell'educazione nazionale e della gioventù. URL consultato il 30 luglio 2022.
  9. ^ a b Laurence De Cock, Concurrence de la maternelle à l’université, in Le Monde diplomatique, giugno 2019.
  10. ^ Denis Peiron, Loi Blanquer, ce qui agite les écoles primaires, in La Croix, 11 aprile 2019. URL consultato il 15 novembre 2023.

Voci correlate

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Collegamenti esterni

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