La mantoppola è una pietanza caratteristica di Montaperto, frazione del comune di Montemiletto, in provincia di Avellino. Nel 2021 ha avuto il riconoscimento dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali come PAT (Prodotti Agroalimentari Tradizionali italiani). Il 27 dicembre del 2024, la mantoppola di Montaperto è stata presentata nella trasmissione televisiva MasterChef Italia.

Mantoppole di Montaperto
Mantoppole di Montaperto
Origini
Luogo d'origineItalia (bandiera) Italia
RegioneCampania
Dettagli
Categoriasecondo piatto
Ingredienti principalipane
salciccia
uova
formaggio

Descrizione

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La mantoppola è una polpetta composta da ingredienti semplici quali: pane raffermo, salsiccia stagionata, formaggio e uovo; viene soffritta e poi cotta nel sugo di pomodoro.

Tradizione

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La mantoppola di Montaperto è un piatto gastronomico tipico della tradizione culinaria dell’omonima frazione. Tale pietanza viene da sempre preparata in ricorrenza dei festeggiamenti del suo patrono, Sant’Eustachio che si celebra il 20 settembre. La ricetta e l’arte della sua preparazione vengono trasmesse in maniera orale da generazione in generazione. In questo piatto sono presenti prodotti alimentari peculiari della cultura contadina del luogo come la salsiccia che proveniva dalla tradizionale uccisione casalinga del maiale, il pane raffermo, le uova e il formaggio, in dialetto locale "caso"[1].

Ingredienti

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Mantoppole

Le dosi e gli ingredienti variano a seconda della ricetta di famiglia.

Metodi di lavorazione

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Le mantoppole si preparano mescolando il pane raffermo sbriciolato con le uova, le salcicce stagionate e il formaggio. Dopo aver preparato l’impasto si procede alla formazione delle polpette dando loro la tradizionale forma sferica. Le polpette vengono poi soffritte in olio fino alla doratura. Cottura in sugo: le polpette soffritte vengono messe in una pentola nella quale è stato disposto un letto di sugo di pomodoro. Con la restante parte del sugo si coprono completamente le polpette e vengono lasciate cuocere a fuoco lento. Quando il sugo si sarà ritirato abbastanza da lasciare scoperte per metà le polpette, le mantoppole di Montaperto saranno pronte per essere servite.

  1. ^ D'Anna, Montemiletto Storia e Monumenti, p. 41: "Dopo il 1650 gli abitanti di Montaperto si schierarono nettamente dalla parte del principe Tocco per difendere l'unico bene appetibile, la giurisdizione sullo zeccato e sui pesi e misure dei venditori di “sosamelli, copete, torroni” e anche “caso e ricotte” della fiera di Santa Maria della Pietà denominata anche di Mezzo Mundo che si teneva per otto giorni, dal sabato della terza domenica di maggio sino alla quarta di ogni anno con la nomina del mastro di fiera".

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