Matilde Lorenzi

sciatrice alpina italiana (2004-2024)

Matilde Lorenzi (Torino, 15 novembre 2004Bolzano, 28 ottobre 2024[1]) è stata una sciatrice alpina italiana.

Matilde Lorenzi
NazionalitàItalia (bandiera) Italia
Sci alpino
SpecialitàDiscesa libera, supergigante
SquadraEsercito

Biografia

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Specialista delle prove veloci, originaria di Valgioie (la famiglia si trasferì a Sestriere per permettere alle figlie, ancora piccolissime, di praticare lo sci) e sorella di Lucrezia,[2] a sua volta sciatrice alpina di livello internazionale, Matilde Lorenzi si è formata nello Sci Club Sestriere, per poi arruolarsi nel Centro Sportivo Esercito.

È stata attiva nei circuiti FIS dal novembre 2020 e ha esordito in Coppa Europa l'11 febbraio 2021 a Santa Caterina Valfurva in discesa libera (57ª). Il suo miglior piazzamento in questa rassegna è stato l'undicesimo posto in supergigante a St. Moritz nel dicembre 2023.[3]

Rimasta gravemente ferita il 28 ottobre 2024, a causa di una caduta durante un allenamento di gigante sulla pista Grawand nr.1 della val Senales,[3] è morta il giorno stesso all'Ospedale di Bolzano.[4]

Dopo le esequie, officiate nella chiesa di San Lorenzo Martire a Giaveno, ha ricevuto sepoltura nel cimitero di Valgioie.[5]

Palmarès

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Coppa Europa

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  • Miglior piazzamento in classifica generale: 81ª nel 2024

Campionati italiani

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  • 1 medaglia:
  1. ^ Avviso funebre, su facebook.com, 29 ottobre 2024. URL consultato il 13 novembre 2024.
  2. ^ Marco Di Marco, Matilde Lorenzi con una seconda monstre vince il gigente Fis GPI di La Thuile, su sciaremag.it, 12 gennaio 2023. URL consultato il 26 marzo 2024.
  3. ^ a b Matilde Lorenzi, incidente con gli sci per l'atleta dell'Esercito: è grave, su sport.sky.it, 28 ottobre 2024. URL consultato il 28 ottobre 2024.
  4. ^ Matilde Lorenzi è morta: fatale la caduta in allenamento in Val Senales, su repubblica.it, 29 ottobre 2024. URL consultato il 29 ottobre 2024.
  5. ^ Funerali di Matilde Lorenzi, in tanti a Giaveno per l'ultimo saluto alla campionessa dello sci, su ecodelchisone.it, 32 ottobre 2024. URL consultato il 3 novembre 2024.

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