Metiprilone
Il metiprilone è un composto chimico di formula [4] che in condizioni standard si presenta come un solido[5] cristallino,[6] di colore biancastro, dal lieve odore caratteristico[7] e un gusto amaro.[6]
Metiprilone | |
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Nome IUPAC | |
3,3-dietil-5-metilpiperidin-2,4-dione | |
Caratteristiche generali | |
Formula bruta o molecolare | C10H17NO2 |
Massa molecolare (u) | 183.24748 |
Aspetto | solido cristallino bianco dall'odore caratteristico e dal sapore amaro |
Numero CAS | |
Numero EINECS | 204-745-4 |
Codice ATC | N05 |
PubChem | 4162 |
DrugBank | DBDB01107 |
SMILES | CCC1(C(=O)C(CNC1=O)C)CC |
Proprietà chimico-fisiche | |
Costante di dissociazione acida (pKa) a 298,15 K | 12[1] |
Solubilità in acqua | 11,5 g/L |
Coefficiente di ripartizione 1-ottanolo/acqua | 0.78 |
Temperatura di fusione | 74 - 77 °C[2] |
Indicazioni di sicurezza | |
Frasi H | --[3] |
Storia
modificaIl metiprilone è un farmaco a piccola molecola che ha raggiunto la fase IV nei trial clinici ed è stato approvato per la prima volta nel 1982,[8] ma è stato ritirato dal commercio in Canada nel settembre 1990.[9]
Caratteristiche strutturali e fisiche
modificaIl metiprilone è un composto organico[10] derivato dal piperidinedione, strutturalmente simile all'acido barbiturico.[11] Il composto risulta solubile in benzene e cloroformio,[6] molto solubile in etere[7] e solventi organici (es. alcoli).[12]
Caratteristiche strutturali[4] | |
---|---|
N. di atomi pesanti | 13 |
N. di donatori di legami a idrogeno | 1 |
N. di accettori di legami a idrogeno | 2 |
N. di atomi stereogenici | 1 |
N. di legami ruotabili | 2 |
Caratteristiche fisiche[4] | |
Massa monoisotopica | 183,125928785 Da |
Superficie polare | 46,2 Ų |
Sintesi
modificaIl 3,3-dietil-2,4(1H,3H)-piridinodione viene idrossilato in posizione 5 mediante trattamento con formaldeide in presenza di un catalizzatore alcalino. Il derivato risultante è poi sottoposto a idrogenazione catalitica, durante la quale l’anello viene saturato e il gruppo idrossi metilico viene deossigenato.[13]
Reattività
modificaIl composto è sensibile alla luce.[14]
Spettri analitici
modificaStandard apolare | 1548, 1497, 1488, 1489, 1505, 1525, 1550, 1511.8, 1493, 1529, 150, 1520, 1500 |
Semi-standard apolare | 1552, 1543.9, 1547 |
Farmacologia e tossicologia
modificaFarmacocinetica
modificaL’assorbimento gastrointestinale è rapido, con la massima concentrazione nel sangue raggiunta entro 1-2 ore dall’ingestione. Non si accumula selettivamente nei sistemi organici.[12] I reni eliminano solo circa il 3% del farmaco immodificato nelle urine. La biotrasformazione avviene tramite ossidazione e successiva coniugazione, ma il sito esatto della trasformazione non è chiaro.[21]
Circa il 20% del composto metabolizzato viene eliminato nelle feci attraverso la circolazione enteroepatica. L’emivita di eliminazione di una dose terapeutica è di 3-6 ore, ma in caso di sovradosaggio l’emivita si prolunga significativamente. La presenza di un metabolita attivo è sconosciuta.[21] L’emivita plasmatica è compresa tra 6 e 16 ore.[22]
Farmacodinamica
modificaDeprime il sistema nervoso centrale (SNC) e l'attività dei tessuti muscolari, del cuore e del sistema respiratorio.[11] Il composto stimola il sistema enzimatico microsomiale epatico e la delta-ALA sintetasi.[23] Di solito induce il sonno entro 45 minuti e garantisce un riposo di 5-8 ore.[13] Una dose da 300 mg sopprime il sonno REM tanto quanto una dose da 100 mg di pentobarbital.[24]
Effetti del composto e usi clinici
modificaSi tratta di un composto psicoattivo[25] che veniva utilizzato per il trattamento dell'insonnia, ma oggi è raramente impiegato poiché è stato sostituito da farmaci più recenti con meno effetti collaterali, come le benzodiazepine.[9] Veniva utilizzato nella gestione dell'insonnia di varia eziologia in pazienti con insonnia semplice o nervosa.[13]
Controindicazioni ed effetti collaterali
modificaÈ necessaria cautela nell’uso di questo farmaco in presenza di insufficienza epatica o renale grave, anche se l’accumulo non è ben documentato.[12] Gli effetti collaterali sono solitamente poco frequenti e lievi. Sono stati segnalati rari casi di sonnolenza mattutina, vertigini ed esofagite.[13] Occasionalmente si verifica un'eccitazione idiosincratica. Può causare dipendenza.[23] La sindrome da astinenza è simile a quella dei barbiturici e include insonnia, confusione, allucinazioni e convulsioni.[24]
Tossicologia
modificaStudi condotti su animali (ratti e conigli) con dosi fino a circa 9 volte la dose massima raccomandata per l’uomo non hanno mostrato effetti teratogeni sul feto.[22]
Interazioni
modificaL’alcol potenzia l’effetto del composto.[12]
Note
modifica- ^ Sunshine, I. (ed.). CRC Handbook of Analytical Toxicology. Cleveland: The Chemical Rubber Co., 1969., p. 76
- ^ Budavari, S. (ed.). The Merck Index - Encyclopedia of Chemicals, Drugs and Biologicals. Rahway, NJ: Merck and Co., Inc., 1989., p. 964
- ^ Questa sostanza non è stata ancora classificata in termini di pericolosità o non è stata ancora trovata una fonte affidabile e citabile.
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- ^ a b c d e (EN) PubChem, Hazardous Substances Data Bank (HSDB) : 3128, su pubchem.ncbi.nlm.nih.gov. URL consultato il 29 luglio 2025.
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- ^ US EPA, Antony Williams e Emma Schymanski, S58 | PSYCHOCANNAB | NPS and Synthetic Cannabinoids from CompTox, 17 giugno 2019, DOI:10.5281/zenodo.3247724. URL consultato il 29 luglio 2025.
Bibliografia
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