Mischa Epper
Mischa Epper, nata Maria Catharina Quarles van Ufford, (Bloemendaal, 18 agosto 1901 – Basilea, 22 ottobre 1978), è stata un'artista olandese naturalizzata svizzera.[1]
Biografia
modificaMischa Epper nasce a Bloemendaal da una famiglia olandese. Si trasferisce a Zurigo nel 1918, dove conosce Han Coray, Fritz Pauli e Ignaz Epper, che sposa nel 1919. Nel 1922 frequenta un corso di danza a Dresda da Mary Wigman.
Nel 1923 è apprendista all'atelier di scultura Baltensperger a Zurigo (città dove conosce Hermann Haller) e nel 1924 illustra "Woly, Sommer im Süden" di Hans Morgenthaler[2]. Nel 1930 studia con Franz Fischer. Nel 1932 si trasferisce ad Ascona insieme al marito, dove conosce Remo Rossi; nell'atelier di quest'ultimo, a Locarno, per realizzare le sue sculture usa argilla e gesso. Successivamente le fa fondere in bronzo[senza fonte]. Il suo stile segue la scuola francese più che l'espressionismo[3], e mostra particolare sensibilità nello studio psicologico dell'espressione dei soggetti artistici[4].
Nel 1937 collabora con il teatro delle marionette di Ascona, il "MarionettenTheater", creando diversi personaggi, con una certa rilevanza fino agli anni sessanta[5]. Negli anni successivi esegue numerosi ritratti, tra cui spiccano quelli di Carl Gustav Jung, di cui era amica e con cui ebbe un rapporto intellettuale[6].
Gravemente malata, si spegne a Basilea il 22 ottobre del 1978, lasciando un rilevante patrimonio artistico, in parte conservato nel Museo Epper di Ascona, che aveva fondato assieme al marito[4], e da cui deriva la fondazione che porta il loro nome.
Note
modifica- ^ Vicente L. de Moura, Two cases from Jung's clinical practice: the story of two sisters and the evolution of Jungian analysis, Routledge, Taylor & Francis group, 2019, ISBN 978-0-367-14332-9.
- ^ ead.nb.admin.ch
- ^ inrete.ch; nel biennio 1933-1934 è allieva di Charles Despiau a Parigi e di Pierre Baud a Ginevra.
- ^ a b ticino.ch. URL consultato il 30 ottobre 2010 (archiviato dall'url originale il 24 febbraio 2016).
- ^ inrete.ch
- ^ caldarelli.it
Bibliografia
modifica- Maria Will, L'arte di Mischa Epper: documento di un'esistenza. Mischa Epper, Ed. Armando Dadò e Fondazione Ignaz e Mischa Epper, 1998 ISBN 3-906396-40-1
- Dr. Klaus Lumma, Zur bildnerischen Kraft des Unbewußten; Some Ideas about Mischa Epper's Symbolical Compositions. Mischa Epper, Ed. Armando Dadò e Fondazione Ignaz e Mischa Epper, 1998 ISBN 3-906396-40-1
- Vincente L. de Moura, Two cases from Jung's Clinical Practice The Story of Two Sisters and the Evolution of Jungian Analysis, Ed. Routledge 2019 ISBN 978-0-367-14333-6
Voci correlate
modificaCollegamenti esterni
modifica- (IT, DE, EN, FR) Mischa Epper, in SIKART Dizionario sull'arte in Svizzera.
- Museo Hepper in culturactif.ch, su culturactif.ch.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 8300331 · ISNI (EN) 0000 0000 1549 1667 · LCCN (EN) no2016019466 · GND (DE) 12364156X |
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