Moda passeggera

fenomeno momentaneo di intensa diffusione e popolarità assunta da un comportamento, un costume, un oggetto, per poi declinare o svanire nel volgere di un breve lasso di tempo
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Una moda passeggera[1] o moda del momento,[2] detta anche trend,[3] è un comportamento collettivo, sviluppatosi in un dato contesto culturale, una generazione o un gruppo sociale, nel corso del quale un gruppo di persone segue un particolare impulso per un breve periodo di tempo.[4][5] Il termine può anche indicare qualcosa di concreto o astratto intorno al quale si focalizza tale interesse generale.

Il gesto della dab, andato di moda durante la metà degli anni 2010.
I Pet Rock, andati di moda per un breve periodo durante gli anni 1970.

Descrizione

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Le mode passeggere rientrano nel sottoinsieme dei comportamenti collettivi ed esistono diversi modi attraverso i quali possono manifestarsi. In genere consistono in usanze particolari (ad es. diete, balli, gesti, l'ascolto di determinati generi musicali) o nell'appropriazione di determinati oggetti (ad es. abiti, acconciature, giocattoli).[6] Ciò che accomuna le mode è il fatto di essere meno durature rispetto alle abitudini e i costumi e dall'essere percepite come "popolari" e "eccitanti" all'interno di un gruppo dei pari; possono anche diffondersi nelle reti sociali, diventando virali attraverso varie modalità (ad es. meme, video, canzoni).[7]

Secondo l'Enciclopedia Britannica, le mode passeggere hanno tre elementi in comune con le cosiddette "ossessioni collettive". Il primo è la loro tendenza a diffondersi con il passare del tempo; il secondo è il fatto di essere percepite come ridicole e/o irrazionali da coloro che non le condividono e seguono; il terzo è il fatto di decadere bruscamente dopo aver raggiunto il massimo della notorietà e di essere seguita da una "contro-ossessione" collettiva che porta gli ex praticanti a percepire come ridicoli coloro i quali continuano a seguirle.[4]

Spiegazione del fenomeno

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Origini

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Una delle modalità attraverso le quali si può diffondere una moda passeggera è quella top-down, attraverso la quale la moda viene dapprima creata per l'élite, e, da quest'ultima, si diffonde alle classi sociali inferiori.[8] Sebbene i membri dell'élite non debbano essere necessariamente di alto ceto sociale, dispongono comunque di risorse sufficienti che consentono loro di sperimentare nuovi concetti in materia di innovazione.[8] Nonostante ciò, sebbene l'élite rivesta un ruolo di primaria importanza, tocca ad altri scegliere se adottarle o meno.[8]

Si può anche supporre che non tutte le mode inizino con i loro adottanti in quanto la vita sociale fornisce già alle persone delle idee che possono contribuire a creare una base per esse.[8] Ad esempio, un'azienda può prendere in esame ciò che interessa a una vasta cerchia di individui in un dato contesto per creare qualcosa di nuovo. Le idee che stanno alla base delle mode non sono sempre originali; in alcuni casi, possono ispirarsi al passato.[4]

Molte mode vengono anche veicolate dalla figura del trendsetter[2] e, su internet, dagli influencer.[2][7]

Le mode passeggere terminano nel momento stesso in cui la spinta innovativa che le caratterizza viene meno,[4] ovvero quando le persone non le considerano più "nuove" e "uniche". Maggiore è il numero di persone che segue una moda e maggiore sarà la possibilità che essa venga percepita come "inflazionata", perdendo in questo modo l'attrattività che la caratterizzava all'inizio.[4]

In molti casi, i primi ad adottare una moda passeggera sono i primi ad abbandonarla; ciò è anche portato dal fatto che la medesima diventa un ostacolo per la loro routine quotidiana e possono accorgersi dei lati negativi dovuti alla stessa.[4]

  1. ^ Meme Coin, moda passeggera o investimento intrigante in criptovalute?, su leccenews24.it. URL consultato il 22 maggio 2025.
  2. ^ a b c Mariselda Tessarolo, Livia Gaddi, Moda, individuo e società: Un lungo viaggio, FrancoAngeli, p. 97.
  3. ^ Trend, in Treccani.it – Vocabolario Treccani on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
  4. ^ a b c d e f (EN) Collective behavior, su britannica.com. URL consultato il 22 maggio 2025.
  5. ^ (EN) Aguirre, B.E. Jorge L.; Mendoza, Jorge L.; Quarantelli, E.L., The collective behavior of fads: The characteristics, effects, and career of streaking, in American Sociological Review. 53 (4), 1988.
  6. ^ (EN) Benjamin Griffith, College Fads, in St. James Encyclopedia of Popular Culture., 2013.
  7. ^ a b (EN) William Kornblum, Sociology in a Changing World, Wadsworth Publishing, 2007, p. 213.
  8. ^ a b c d (EN) Tadashi Suzuki, Joel Best, The Emergence of Trendsetters for Fashions and Fads, in Sociological Quarterly. 44 (1), 2003.

Bibliografia

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(EN) Joel Best, Flavor of the Month: Why Smart People Fall for Fads, University of California Press, 2006.

Voci correlate

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Altri progetti

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Controllo di autoritàLCCN (ENsh85046868 · BNF (FRcb121403159 (data) · NDL (ENJA00569891
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