Montefegatesi
frazione del comune italiano di Bagni di Lucca
Montefegatesi è una frazione del comune italiano di Bagni di Lucca, nella provincia di Lucca, in Toscana.
Montefegatesi frazione | |
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Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Regione | ![]() |
Provincia | ![]() |
Comune | ![]() |
Territorio | |
Coordinate | 44°03′44.95″N 10°35′40.68″E |
Abitanti | 167[1] (2011) |
Altre informazioni | |
Fuso orario | UTC+1 |
Targa | LU |
Cartografia | |
Il borgo si trova a 850 m s.l.m. e dista dal capoluogo comunale circa 15 km. Fu un antico centro medioevale già appartenuto alla Repubblica di Lucca.
Storia
modificaMonumenti e luoghi d'interesse
modifica- Chiesa di San Frediano, edificata probabilmente nel XII secolo[2], conserva alcune importanti opere d'arte: un gruppo ligneo trecentesco della Madonna col Bambino è opera di un ignoto scultore lucchese del Trecento, originale soprattutto per la copertura dell'intaglio con una tela sulla quale è stesa la preparazione a gesso per realizzare il modellato ed importante per la conservazione di buona parte della policromia originale[3]. In chiesa si conserva anche un trittico di Vincenzo Frediani, datato 1491, di cui restano però solo il pannello centrale con la Madonna in trono col Bambino e il laterale sinistro con i santi Vito e Biagio, in condizioni non buone ma capaci di mostrare la loro alta qualità. Le parti restanti della carpenteria, che divideva anche in tre scomparti l'opera, mostrano il perdurare, almeno nell'incorniciatura, del gusto tardogotico in queste aree periferiche. Al contrario, le composizioni mostrano un linguaggio pienamente rinascimentale, tipico del Frediani, derivato dagli esemplari lucchesi del Ghirlandaio e di Filippino Lippi[4]. Nel loggiato sottostante la sacrestia sono murati alcuni elementi provenienti dalla chiesa romanica: frammenti a foglie d'acanto databili tra XI e XII secolo e due peducci scopiti con le figure dell'Arcangelo Gabriele e con quella forse di un monaco, di stile comparabile con quello antelamico e risalenti alla fine del XII o all'inizio del XIII secolo. Nella parete di un edificio attiguo alla chiesa si vede un rilievo con un personaggio con un bastone, probabilmente un pellegrino, realizzato con grande sbalzo plastico e databile all'inizio del XIII secolo. Il rilievo doveva avere probabilmente la funzione di indicare la via per l'antico Hospitale de Cabbi che si trovava sotto la Foce a Giovo[5].
- Monumento a Giuseppe Garibaldi, con busto bronzeo del generale italiano opera di Urbano Lucchesi (1902)
- Monumento a Dante Alighieri, realizzata dallo scultore lucchese Francesco Petroni, in ricordo del poeta, del quale si dice che dall'orrido di Botri, piccolo canyon naturale posto nella vallata sottostante, egli abbia tratto ispirazione per alcuni scenari dell'inferno nella Commedia.
Note
modifica- ^ Dati del censimento Istat 2011.
- ^ Marco Frati, Scrigni di pietra. Edifici religiosi nella valle del Serchio tra XI e XIV secolo, in Arte nella Valle del Serchio. Tesori in Garfagnana e Mediavalle dall'Alto Medioevo al Novecento, Lucca, 2018, pag. 36.
- ^ Stefano Martinelli, La scultura dal Duecento alla metà del Quattrocento, in Arte nella Valle del Serchio. Tesori in Garfagnana e Mediavalle dall'Alto Medioevo al Novecento, Lucca, 2018, pag. 114.
- ^ Stefano Martinelli, La pittura dal Duecento al Quattrocento, in Arte nella Valle del Serchio. Tesori in Garfagnana e Mediavalle dall'Alto Medioevo al Novecento, Lucca, 2018, pag. 156.
- ^ Annamaria Ducci, La scultura del medioevo, in Arte nella Valle del Serchio. Tesori in Garfagnana e Mediavalle dall'Alto Medioevo al Novecento, Lucca, 2018, pagg. 70 - 71.
Bibliografia
modifica- Emanuele Repetti, «Monte Fegatesi», in Dizionario geografico fisico storico della Toscana, vol. 3, Firenze, pp. 386–387.
Altri progetti
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