Museo ebraico Fausto Levi
Il Museo ebraico Fausto Levi, con annessa sinagoga, ha sede in via Camillo Benso Conte di Cavour 43 a Soragna, in provincia di Parma.
Museo ebraico Fausto Levi | |
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Ubicazione | |
Stato | ![]() |
Località | Soragna |
Indirizzo | via Camillo Benso Conte di Cavour 43 |
Coordinate | 44°55′38.1″N 10°07′22.8″E |
Caratteristiche | |
Tipo | religione |
Collezioni | oggetti, arredi e volumi sacri ebraici |
Periodo storico collezioni | XVI - prima metà del XX secolo |
Istituzione | 1981 |
Fondatori | Fausto Levi |
Apertura | 1981 |
Proprietà | Comunità Ebraica di Parma |
Visitatori | 4 000 (2022) |
Sito web | |
Il museo fa parte dell'Associazione dei Castelli del Ducato di Parma, Piacenza e Pontremoli.[1]
Storia
modificaVerso il 1980 la Comunità ebraica di Parma decise di raccogliere in un museo i preziosi arredi e oggetti sacri appartenuti alle otto comunità del Parmense, in buona parte scomparse;[2] la scelta della sede espositiva ricadde sul palazzo adibito fin dagli inizi del XVII secolo a sinagoga e sede della Comunità israelitica soragnese, per la posizione geografica baricentrica del paese rispetto alle antiche comunità di Borgo San Donnino, Busseto, Colorno, Cortemaggiore, Fiorenzuola d'Arda, Monticelli d'Ongina e Soragna stessa.[3]
L'edificio fu completamente ristrutturato e, al termine dei lavori nel 1981, il museo fu inaugurato dal presidente della Comunità ebraica di Parma Fausto Levi, al quale fu successivamente intitolato.[2]
Percorso espositivo
modificaIl percorso espositivo si sviluppa nei primi due livelli del palazzo; al piano terreno si trovano le prime tre sale, mentre al primo sono collocate la sala delle Sinagoghe scomparse e la sinagoga.[3]
Sala della storia
modificaNel primo ambiente è descritta, attraverso originali e copie di antichi manoscritti, la storia del popolo ebraico fin dalle sue origini, soffermandosi in particolare, grazie a documenti settecenteschi, sulle comunità del Parmense.[4]
La sala, grazie alle sue vaste dimensioni, è utilizzata anche quale sede per conferenze.[4]
Sala delle tradizioni
modificaLa sala è dedicata alla vita di una famiglia ebraica, rispetto alla pratica religiosa quotidiana; vi sono esposti vari oggetti e arredi di uso domestico, tra cui una tavola apparecchiata in occasione di una festività sacra, un'ottocentesca sedia di Elia utilizzata per le circoncisioni, libri di preghiera, due ritratti risalenti alla fine del XIX secolo e alcune antiche mezuzot.[5]
Sala della Shoah
modificaNella sala sono descritte, attraverso pannelli e numerosi oggetti provenienti da lager, le persecuzioni causate dalle leggi razziali fasciste e le deportazioni nei campi di sterminio nazisti che subirono le famiglie ebraiche del Parmense; le vetrine espongono anche alcuni indumenti appartenuti a Samuel Spritzman, sopravvissuto ai lager.[6]
Sala delle Sinagoghe scomparse
modificaLa sala ospita alcuni arredi provenienti dalle comunità ebraiche scomparse, tra cui:
- un pregevole camino seicentesco, con cappa riccamente decorata con altorilievi in stucco raffiguranti la Legatura di Isacco, proveniente dall'abitazione del rabbino di Cortemaggiore;
- un antico lavacro per la Netilat Yadaim;
- la cornice scolpita e dipinta del portale dell'aron di Cortemaggiore;
- varie foto d'epoca delle sinagoghe scomparse di Busseto, Fiorenzuola e Cortemaggiore;
- alcuni indumenti sacri per le preghiere.[7]
Sinagoga
modificaLa sinagoga neoclassica, risalente al 1855, è preceduta dal vestibolo, ove sono collocati gli oggetti più preziosi del museo:[8]
- alcuni rotoli della Torah, risalenti a un arco temporale compreso tra il 1594 e il 1803;[3]
- manti e fasce in broccato;
- puntali e corone;
- antichi rotoli del Libro di Ester;
- un Siddur settecentesco.[8]
Il matroneo al piano superiore conserva otto Ketubot finemente decorati, risalenti alla fine del XVIII e agli inizi del XIX secolo.[8]
Cimitero
modificaIl cimitero ebraico in località Argine completa il percorso espositivo; originariamente collocato all'interno del centro abitato, fu ricostruito nel 1839 all'esterno del paese; la più antica tomba risale al 1854.[9]
Note
modifica- ^ Museo Ebraico di Soragna, su castellidelducato.it. URL consultato il 4 marzo 2018.
- ^ a b Le opere e la collezione, su museoebraicosoragna.net. URL consultato il 13 luglio 2017.
- ^ a b c Museo ebraico "Fausto Levi", su beniculturali.it. URL consultato il 13 luglio 2017.
- ^ a b Sala della storia, su museoebraicosoragna.net. URL consultato il 13 luglio 2017.
- ^ Sala delle tradizioni, su museoebraicosoragna.net. URL consultato il 13 luglio 2017.
- ^ Sala della Shoah, su museoebraicosoragna.net. URL consultato il 13 luglio 2017.
- ^ Sala delle Sinagoghe scomparse, su museoebraicosoragna.net. URL consultato il 13 luglio 2017.
- ^ a b c La Sinagoga, su museoebraicosoragna.net. URL consultato il 13 luglio 2017.
- ^ Cimitero, su museoebraicosoragna.net. URL consultato il 13 luglio 2017.
Voci correlate
modificaAltri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Museo ebraico Fausto Levi
Collegamenti esterni
modifica- Sito ufficiale, su museoebraicosoragna.net.