My Way

brano musicale di Frank Sinatra del 1969
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My Way è un brano musicale inciso da Frank Sinatra e pubblicato come singolo nel 1969. Si tratta della versione inglese del brano Comme d'habitude, scritto due anni prima da Jacques Revaux su testo di Gilles Thibaut e Claude François; il testo della versione inglese, totalmente diverso nel contenuto dall'originale, fu scritto da Paul Anka.

My Way
ArtistaFrank Sinatra
GenerePop
Pubblicazione originale
IncisioneMy Way
Datamarzo 1969
EtichettaReprise Records
Durata4:35
Certificazioni (digitale)
Dischi di platinoRegno Unito (bandiera) Regno Unito
(vendite: 991 563+)

Germania (bandiera) Germania
(vendite: 25 000+)
Italia (bandiera) Italia[1]
(vendite: 100 000+)

Singolo di enorme successo, My Way raggiunse la quinta posizione nel Regno Unito e vinse il Grammy Hall of Fame Award 2000. A pari merito con Last Christmas degli Wham! è il terzo singolo nella storia rimasto più a lungo fra le prime 40 posizioni della Official SIngles Chart britannica (75 settimane), dopo All I Want for Christmas Is You di Mariah Carey e Fairytale of New York di The Pogues.

Antefatti

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Il 45 giri di My Way

Paul Anka, che durante gli anni sessanta si trovava in Francia, ascoltò Comme d'habitude alla radio. Colpito dal brano, pensò a un adattamento in inglese. Dopo essersi recato a Parigi per trattare l'acquisto dei diritti, compose i versi e sottopose la canzone, divenuta My Way («a modo mio»), a Frank Sinatra.

La versione inglese non è un adattamento ma un testo a sé stante che non ha nulla a che vedere con la versione originale: a parlare in prima persona è un uomo prossimo alla morte che traccia un bilancio della sua vita e non ha molti rimpianti poiché ha sempre vissuto «a modo suo». Il tema calzava a pennello per Sinatra il quale però non ne fu particolarmente colpito. A convincerlo fu sua figlia Nancy, secondo cui il padre incarnava il mito americano del self-made man. Sinatra dichiarò più volte di detestare la canzone, che pure era stata «molto buona con lui[2]», opinione confermata in un'intervista alla BBC dall'altra sua figlia Tina, la quale dichiarò che il padre la trovava «autoindulgente e autodeclamatoria»[3].

La canzone non piaceva particolarmente neanche a Elvis Presley, che pure negli anni settanta la inserì stabilmente nel proprio repertorio. Presley non riusciva a sentirla sua e non era a suo agio a cantarla dal vivo.[4] Comunque la interpretò in almeno due grandi produzioni del periodo, il documentario Elvis on Tour e il successivo concerto Aloha from Hawaii, e la personalizzò con la ripetizione degli ultimi versi (the record shows I took the blows / and did it my way) che chiudeva con un intenso acuto.

Paul Anka incise la propria versione sempre nel 1969 e il brano fu a sua volta tradotto in molte altre lingue. Sid Vicious, ex bassista dei Sex Pistols, ne incise poco prima di morire una versione dissacrante, cambiandone buona parte del testo: fu inclusa nell'album postumo Sid Sings (1979) nel film The Great Rock 'n' Roll Swindle (1980) di Julien Temple.

Stando a Gildo De Stefano:[5]

«Accantonando per un momento la dilaniata e opinabile interpretazione di Sid Vicious, chi gradirebbe davvero ascoltare My Way interpretata da un altro cantante che non sia Sinatra? Anche se il cantante che vi si cimentasse si comportasse da perfetto tecnico e avesse buone qualità assimilative, avrebbe senz’altro un gusto poco maturo. Gusto inteso come risultato di un ricco patrimonio personale, in parte naturale, in parte acquisito che, come nel caso di Sinatra, comprendeva in definitiva tutto ciò che faceva di un uomo un uomo e di un artista l’artista.»
  • 1970 - Vera Lynn singolo pubblicato nei Paesi Bassi (Columbia Records – 5C 006-92 014); album Hits of The 60's, My Way (Columbia Records – SCX 6415), pubblicato in Australia, Nuova Zelanda, Pesi Bassi e Regno Unito
  • 1971 - The Stereoaction Orchestra nell'album Hits of Frank Sinatra (RCA Camden – INTS1191)
  • 1971 - Al Saxon nell'album Al Saxon Sings Sinatra (Avenue – AVE 086), pubblicato in Polonia e Stati Uniti d'America
  • 1971 - Willy Williams nell'album My Way (Monopole – M.L.P. 724), pubblicato in Belgio
  • 1971 - Gene Ammons singolo pubblicato negli Stati Uniti d'America (Prestige - Prestige-753); album My Way (Prestige - PR 10022), pubblicato negli Stati Uniti d'America e Francia
  • 1973 - Elvis Presley con J. D. Sumner and The Stamps, Kathy Westmoreland e The Sweet Inspirations nel doppio album Aloha from Hawaii Via Satellite (RCA Victor – LSP 34173-2), pubblicato in Italia, Francia, Germania, Australia, Stati Uniti d'America e Brasile
  • 1979 - Sid Vicious nell'album Sid Sings (Virgin Records – V 2144), pubblicato in Nuova Zelanda, Regno Unito, Spagna e Portogallo
  • 1979 - Sex Pistols nel doppio album The Great Rock 'N' Roll Swindle (Virgin Records – AVIL 212510), pubblicato in Italia, Germania, Regno Unito, Portogallo, Francia e Paesi Bassi
  • 1994 - Pearl Jam nell'album New Songs (Cocomelos Records – CM 031), My Way registrata dal vivo al Teatro Alladin di Las Vegas il 29 novembre 1993
  • 1998 - Ray Conniff nell'album My Way (PolyGram – P2-59236)
  • 1998 - Los Piratas singolo My way (Warner Music Spain – 3984 23988885); album Disco duro del 2008 (WEA – 2564694588), pubblicato in Spagna
  • 2001 - Herman Brood singolo pubblicato nei Paesi Bassi (Ariola Records – 74321 887252); album My Way - The Hits (BMG The Netherlands – 74321 884392)
  • 2005 - Willard White nell'album My Way (Sony BMG Music Entertainment – SK 92943)
  • 2007 - Ray Quinn nell'album Doing It My Way (Syco – 88697068192)
  • 2008 - Pavarotti e Frank Sinatra nell'album The Duets (Decca Records – 478 1099)

Nella cultura di massa

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Sinatra e My Way sono citati nella canzone It's My Life dei Bon Jovi del 2000, nel verso: like Frankie said i did it my way.[senza fonte]

  1. ^ My Way (certificazione), su FIMI. URL consultato il 2 aprile 2024.
  2. ^ Sinatra vs. 'My Way', su online.wsj.com. sul Wall Street Journal online
  3. ^ Sinatra 'loathed' My Way, su news.bbc.co.uk. URL consultato il 14 ago 2012.
  4. ^ Roy Carr and Mick Farren, Elvis: The Illustrated Record. New York: Harmony Books, 1982; p. 148.
  5. ^ Gildo De Stefano, Frank Sinatra - L'italoamericano, Firenze 2021, pag. 62

Bibliografia

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Collegamenti esterni

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