NASCAR

joint venture statunitense

La National Association for Stock Car Auto Racing, LLC (NASCAR) è una joint venture statunitense di proprietà e gestione familiare che organizza e gestisce campionati automobilistici di tipologia stock-car negli Stati Uniti, in Canada, Messico, Brasile ed Europa.

National Association for Stock Car Auto Racing, LLC
Logo
Logo
Vetture della Cup Series presso l'Indianapolis Motor Speedway nel 2009
StatoStati Uniti (bandiera) Stati Uniti
Forma societariaAzienda privata
Fondazione21 febbraio 1948 a Daytona Beach (Florida)
Fondata daBill France Sr.
Sede principaleCharlotte (Carolina del Nord)
Concord (Carolina del Nord)
Daytona Beach (Florida)
New York
Persone chiaveJim France (Presidente del CDA e CEO)
Steve O'Donnell (Presidente)
Peter Jung (Vice-Presidente)
Mike Helton (Vice-Presidente del CDA)
Steve Phelps (Commissario principale)
Jill Gregory (CMO)
Gary Crotty (CLO)
Ed Bennett (CAO)
R. Todd Wilson (CFO)
Sito webwww.nascar.com

Fondata da Bill France Sr. nel 1948, è considerata una delle organizzazioni sportive più grandi del mondo, trattandosi del più grande ente organizzatore di gare stock car degli Stati Uniti con oltre 1500 gare all'anno disputate su più di 100 piste in 48 stati degli USA e del Canada[1]. I tre campionati principali organizzati dalla NASCAR sono la Cup Series, la Xfinity Series e la Craftsman Truck Series.

La NASCAR gestisce inoltre numerosi campionati regionali e locali riuniti sotto il nome di "NASCAR Home Tracks". Tra i campionati locali sono da ricordare il Whelen Modified Tour, la Whelen All-American Series, l'ARCA Menard's Series e la serie E-Sports eNASCAR Coca-Cola iRacing Series. A partire dal 2012 la NASCAR ha inserito ufficialmente tra le proprie serie minori la NASCAR Euro Series, la prima divisione organizzata in Europa dalla NASCAR[2][3]. Nel corso della sua storia, la NASCAR ha espanso i propri confini presentando gare promozionali sui circuiti Suzuka e Motegi in Giappone (1996/98), in Messico e sul circuito di Calder Park in Australia (1988)[4].

Il quartier generale è a Daytona Beach, sebbene ci siano uffici anche in quattro città della Carolina del Nord: Charlotte, Mooresville, Concord e Conover. Uffici regionali si trovano a New York, Los Angeles, Arkansas e internazionali a Città del Messico e Toronto.

La NASCAR è il sesto campionato sportivo più seguito degli Stati Uniti, subito dopo il Super Bowl di football americano, la MLB, la NBA, la MLS e la NHL. attraverso i programmi televisivi in America. Le gare sono trasmesse in 150 nazioni e coprono 17 dei primi 20 posti nella classifica degli eventi sportivi più visti negli USA.

La storia della NASCAR

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Le origini (1903-1970)

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La Plymouth Superbird di Richard Petty.

Nel corso degli anni '20 e '30 del 1900, Daytona Beach era considerata come la meta prediletta a livello mondiale per stabilire nuovi record di velocità di punta. In seguito ad una storica competizione risalente al 1903 tra Ransom Olds e Alexander Winton, ben 15 nuovi record di velocità vennero stabiliti tra il 1905 e 1935. Il Daytona Beach Road Course divenne un riferimento per le corse di velocità, con un tracciato che dal 1936 presentava una configurazione di 6.6 chilometri di lunghezza, consistente di due lunghi rettilinei dalla lunghezza compresa tra il miglio e mezzo e le due miglia (2.4-3.2 chilometri) connessi da due curve a sinistra ricoperte di sabbia. Il rettilineo principale era situato sulla spiaggia di Daytona, mentre il backstretch, il rettilineo opposto, era parte integrante della State Road A1A.

Usualmente le origini delle competizioni stock car vengono fatte risalire ai tempi del proibizionismo nella regione degli Appalachi quando, per evitare più facilmente le forze dell'ordine, i contrabbandieri del whiskey presero l'abitudine di modificare la meccanica delle proprie auto di serie, solitamente di piccole dimensioni, onde migliorarne le prestazioni e la portata del carico di alcool da trasportare. Rapidamente divenne un'abitudine l'organizzare delle spettacolari competizioni tra le vetture così modificate, chiamate stock-cars, letteralmente vetture di serie. Anche dopo l'abolizione delle leggi contro le bevande alcoliche nel 1933, le corse continuarono e nacquero delle associazioni che organizzavano questo tipo di competizione. Queste gare erano un intrattenimento popolare nelle zone rurali del Sud degli Stati Uniti e sono maggiormente associate alla regione della Contea di Wilkes, nella Carolina del Nord. La maggior parte delle gare di quei tempi era costituita da auto Modified, con i veicoli stradali che venivano alleggeriti e rinforzati.

Tra i personaggi frequentanti dell'ambiente, vi era Bill France Sr., meccanico e pilota trasferitosi da Washington D.C. a Daytona Beach, a partire dal 1935 a seguito della Grande Depressione. L'8 marzo 1936, un gruppo di piloti, tra cui France, si riunì a Daytona Beach, in Florida. I concorrenti portarono coupé, hardtop, decappottabili e auto sportive per competere in un evento volto a determinare le auto più veloci e i migliori piloti. Nel corso della gara, le auto più pesanti si impantanarono nella sabbia, mentre le più leggere Ford sono riuscite a superare i solchi del percorso, aggiudicandosi alla fine i primi 6 posti della corsa. Delle 27 auto che hanno preso il via, solo 10 sono riuscite a vedere il traguardo, poiché i funzionari hanno interrotto l'evento a 16 km dalla distanza originariamente prevista di 250 miglia (400 km). Milt Marion fu dichiarato vincitore, mentre Bill France Sr. si piazzò al 5° posto finale.

A partire dal 1938 assunse la direzione del circuito, incominciando a promuovere alcune gare prima dell'avvento della Seconda Guerra Mondiale. In quel periodo, i piloti erano spesso vittime di promotori senza scrupoli che lasciavano gli eventi con tutti i soldi prima che i concorrenti venissero pagati. Dall'inizio del 1947, France intravide il potenziale per realizzare una serie unificata di gare automobilistiche. France annunciò la fondazione del “National Championship Stock Car Circuit”, altrimenti nota come NCSCC. France si rivolse all'AAA (American Automobile Association), nella speranza di ottenere un sostegno finanziario per la realizzazione dell'impresa. Quando la AAA rifiutò di sostenere l'iniziativa, France procedette ad annunciare una serie di regole e premi per la NCSCC. France dichiarò che il vincitore della stagione NCSCC del 1947 avrebbe ricevuto 1000 dollari (equivalenti a 13'645,64 Dollari nel 2025) e un trofeo. La stagione sarebbe iniziata nel Gennaio del 1947 sul circuito di Daytona Beach e si sarebbe conclusa a Jacksonville, in Florida, nel Dicembre successivo. Nel corso della stagione vennero registrati quasi 40 eventi, con una partecipazione che spesso superava la capienza massima del circuito. I concorrenti furono pagati come promesso e, alla fine della stagione, Fonty Flock fu dichiarato campione stagionale dopo aver vinto 7 dei 24 eventi a cui aveva partecipato. Bill France consegnò il premio di 1000 dollari e alto 4 piedi (1 metro e 22) a Flock alla fine della stagione, insieme a 3.000 Dollari (40'936,93 Dollari del 2025) di premi per gli altri piloti che hanno gareggiato durante la stagione.

Alla fine della stagione, Bill France Sr. annunciò che si sarebbe tenuta una serie di riunioni presso lo Streamline Hotel in Florida, a partire dal 14 dicembre 1947. Alle 13:00, France chiamò all'ordine i 35 uomini che rappresentavano la NCSCC all'ultimo piano dell'hotel. La riunione era il primo di quattro seminari in cui France avrebbe delineato la sua visione di un gruppo organizzato di piloti di auto da corsa. Il nome inizialmente scelto per la serie era National Stock Car Racing Association; quando fu fatto notare che quel nome era già in uso da un ente sanzionatorio rivale, fu scelto “National Association for Stock Car Auto Racing” (NASCAR), proposto dal meccanico Red Vogt, come nome dell'organizzazione.

Così, il 21 febbraio 1948, la NASCAR venne ufficialmente fondata da Bill France Sr., con l'aiuto di numerosi altri piloti dell'epoca. I piani originali della NASCAR prevedevano tre divisioni distinte: Modified, Roadster e Strictly Stock. Le classi Modified e Roadster erano originariamente considerate più attraenti per il pubblico. Si scoprì tuttavia che questi ultimi non erano interessati dalle roadster, che i fan percepivano come una serie più attraente nel Nord-Est e nel Midwest. Così, la divisione Roadster fu rapidamente accantonata, mentre la divisione delle Modifieds opera oggi a livello regionale come "NASCAR Whelen Modified Tour". La divisione Strictly Stock fu accantonata perché le case automobilistiche americane non erano in grado di produrre berline familiari abbastanza velocemente da tenere il passo con la domanda del secondo dopoguerra. Il programma del 1948 prevedeva 52 gare Modified su sterrato. Il 15 Febbraio del 1948, a Daytona Beach, si tenne il primo evento ufficiale. Red Byron batté Marshall Teague nella gara della divisione Modified. Byron vinse il campionato nazionale del 1948. Nel 1949 le cose cambiarono radicalmente e la divisione Strictly Stock poté debuttare con una gara d'esibizione di 20 miglia (32 km) a Febbraio, nei pressi di Miami.

La prima gara NASCAR della divisione “Strictly Stock” si svole al Charlotte Speedway, un ovale short track da tre quarti di miglio (1 chilometro e 207 metri), da non confondere con il Charlotte Motor Speedway, appuntamento fisso dell'attuale calendario NASCAR. La gara si svolse il 19 Giugno del 1949 e venne vinta da Jim Roper, dopo la squalifica di Glenn Dunaway a seguito della scoperta di una modifica non concessa dal regolamento alle molle posteriori. Inizialmente, le auto erano conosciute come “Strictly Stock Division” e correvano praticamente senza modifiche di rilievo rispetto ai modelli di fabbrica. Questa divisione fu rinominata “Grand National” già a partire dalla stagione 1950. Nell'arco di oltre un decennio furono consentite modifiche sia per la sicurezza che per le prestazioni e, a metà degli anni '60, le vetture erano auto da corsa appositamente costruite con carrozzeria di serie.

L'era moderna (1971-oggi)

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La NASCAR ebbe i maggiori cambiamenti nella sua fisionomia a partire dai primi anni settanta. Dal 1971 La serie fu sponsorizzata dalla R. J. Reynolds Tobacco Company (RJR) con l'impiego del marchio di sigarette Winston come sponsor principale. La divisione principale così venne rinominata come "NASCAR Winston Cup Series". Dal 1972 il sistema di punteggio venne modificato e la stagione venne abbreviata dalle 48 gare del 1971 a 31. Per questo motivo, il 1972 è spesso chiamato come l'anno dell'inizio della NASCAR moderna. Per la prima volta nel 1979, le gare ebbero una copertura in diretta integrale "Flag-to-Flag" dell'evento a livello televisivo dalla rete americana CBS; questa rete fu di vitale importanza per la categoria perché le fece molta pubblicità a livello nazionale.

La Daytona 500 del 1979 fu la grande fortuna della NASCAR. Trasmessa in una giornata dove gli abitanti della costa Est degli Stati Uniti furono obbligati a restare chiusi in casa per una tormenta di neve, la corsa fu un successo a livello televisivo, grazie anche all'incidente all'ultimo giro tra i principali contendenti alla vittoria Donnie Allison e Cale Yarborough, al successo inaspettato di Richard Petty, di ritorno alla vittoria dopo oltre un anno dall'ultimo trionfo e alla successiva rissa a bordo pista tra i fratelli Donnie e Bobby Allison con Cale Yarborough. Da allora, l'audience continuò ad aumentare sempre di più, divenendo uno degli sport più popolari in tutti gli Stati Uniti, raggiungendo il suo apice nel 2005, quando la serie divenne il secondo sport più popolare della nazione dopo la NFL. Successivamente alla tragica morte di Dale Earnhardt alla Daytona 500 del 2001, la NASCAR incominciò a ricercare concretamente sulle misure di sicurezza per i piloti. Queste migliorie applicate alle macchine si sono evolute nel corso degli anni, e hanno portato, nel 2007, all'introduzione della Cars of Tomorrow (CoT), delle nuove auto più simili ai modelli da strada e dai consumi molto più ridotti rispetto alle auto che le avevano precedute.

Inizialmente, le CoT furono accolte con un po' di perplessità dai piloti NASCAR, in quanto convinti che le nuove auto fossero progettate solo per determinati tipi di piste e per la presenza di un alettone posteriore. Una volta modificate, le CoT furono maggiormente accettate. Dal 2013 al 2021, la NASCAR impiegò le vetture Gen 6, tipologie di auto che dal 2022 vennero rimpiazzate dalle "Next Gen Cars". Ad oggi, tre costruttori sono impegnati a fornire le loro auto nelle tre divisioni principali della NASCAR: la Chevrolet con la Camaro ZL1, la Camaro SS e la Silverado, la Toyota con i modelli Camry, Supra MKV e Tundra. Infine la Ford con i modelli Mustang Dark Horse ed F-150.

Le serie

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Serie nazionali

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Cup Series

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  Lo stesso argomento in dettaglio: NASCAR Cup Series.
 
La partenza della Daytona 500 2015

La NASCAR Cup Series (NCS) è il massimo livello di competizione professionale di questo sport. Di conseguenza, è la serie NASCAR più popolare e più redditizia. Dal 2001, la stagione della Cup Series è composta da 36 gare che si svolgono nell'arco di 10 mesi. Scrittori e fan usano spesso “Cup” per riferirsi alla NCS e l'uso ambiguo di “NASCAR” come sinonimo della serie è comune. Il campione in carica della Cup Series al 2025 è Joey Logano. Il record di campionati vinti è di 7 titoli, detenuto da tre piloti a pari merito: Richard Petty (1964/1967/1971-1972/1974-1975/1979), Dale Earnhardt (1980/1986-1987/1990-1991/1993-1994) e Jimmie Johnson (2006-2007-2008-2009-2010/2013/2016). Johnson detiene il record per il maggior numero di campionati consecutivi con cinque titoli piloti seguito della Cup Series dal 2006 al 2010. In precedenza, il record di campionati consecutivi spettava a Cale Yarborough (1976-1978), l'unica volta in cui un pilota ha vinto tre o più campionati NASCAR Cup Series di fila.

La Cup Series ebbe il suo primo sponsor principale nel 1971. La R. J. Reynolds Tobacco Company, a cui era stata vietata la pubblicità televisiva, trovò nei nella NASCAR una base di consumatori popolare e demograficamente adatta, e decise di impegnarsi nella NASCAR come sbocco promozionale. Come risultato di questa sponsorizzazione, la Grand National Series divenne nota come Winston Cup Series a partire dal 1971, con un nuovo sistema di punteggio impiegato dal 1974, uguale in ogni corsa e quindi non più basato sul montepremi di gara finale (in uso fino dal 1948 al 1967 e nel 1974) o sulla distanza di gara da percorrere (impiegato dal 1968 al 1973), oltre ad alcuni significativi vantaggi in denaro per competere per i punti del campionato. A partire dal 1972, la stagione fu accorciata da 48 gare (di cui due su circuiti ovali sterrati) a 31. Il 1972 è spesso considerato l'inizio dell'“era moderna” della NASCAR. La divisione sottostante, chiamata NASCAR Late Model Sportsman Series, ottenne il titolo di “Grand National Series” a partire dal 1984, entrando nell'era moderna a sua volta, dopo aver trovato come sponsor principale il gruppo Anheuser-Busch nel 1982.

Nel 2004, la Nextel Communications assunse il ruolo di sponsor principale della serie rimpiazzando la Winston, rinominandola formalmente "NASCAR Nextel Cup Series". È stato inoltre sviluppato un nuovo sistema di punteggio per il campionato, la “Chase for the Nextel Cup” (rinominata “Chase for the Sprint Cup” a partire dal 2008), che neutralizzava la classifica a dieci gare dalla fine della stagione, rendendo idonei a vincere il campionato solo i piloti classificati tra i primi dieci o entro i 400 punti di distacco dal leader. Nel 2007, la NASCAR annunciò l'ampliamento della “Chase” da dieci a dodici piloti, eliminando il limite dei 400 punti e assegnando un bonus di dieci punti ai primi dodici piloti per ciascuna delle gare vinte sulle prime 26 della "Regular Season". Inoltre, le vittorie ottenute nel corso della stagione avrebbero fruttato cinque punti in più rispetto alle stagioni precedenti. Nel 2008, il nome della serie principale divenne "NASCAR Sprint Cup Series", come parte della fusione tra le reti di telecomunicazioni Nextel Communications e Sprint Corporation.

Nel 2011, la NASCAR annunciò una serie di importanti modifiche al regolamento, la più significativa delle quali fu l'abbandono del precedente sistema a punti. Il vincitore di una gara riceve ora 43 punti, con decrementi di un punto per ogni posizione successiva (42 per il secondo, 41 per il terzo e così via). Il vincitore riceve anche 3 punti bonus, mentre i punti bonus singoli vengono assegnati a tutti i piloti che conducono un giro in testa, più il pilota che compie il maggior numero di giri al comando. Un altro cambiamento significativo riguarda il processo di qualificazione per la Chase. Il numero di piloti qualificati rimarrà di 12, ma solo i primi 10 si qualificheranno in base ai punti della Regular Season. I restanti due piloti saranno coloro che dall'11° al 20° posto avranno il maggior numero di vittorie nella Regular Season.

Nel 2014, la NASCAR annunciò un'ulteriore revisione del format della Chase, ora rinominati come "Play-Off" ampliando la rosa dei partecipanti a 16 piloti ed eliminando quattro piloti ogni tre gare, lasciando quattro piloti a competere per il campionato nel finale di stagione a Homestead. Inoltre, è stata data maggiore importanza alle vittorie: i 16 piloti con il maggior numero di vittorie (15 se il leader dei punti è senza vittorie; il leader dei punti riceverà un posto automatico) guadagneranno automaticamente un posto. Se i vincitori sono meno di 16, i posti rimanenti saranno assegnati in base a chi ha accumulato il maggior numero di punti. A partire dal 2023, tutti i piloti full time in classifica sono eleggibili per i play-off, mentre in precedenza il posto era garantito solo nel caso il pilota si fosse classificato entro le prime 30 posizioni della Regular Season.

A partire dal 2017, Monster Energy divenne lo sponsor principale della serie, cambiando il nome in Monster Energy NASCAR Cup Series. Con la sponsorizzazione del titolo di Monster Energy, la NASCAR lasciò definitivamente il nome “The Chase”, riferendosi alle ultime 10 gare di campionato semplicemente come “The Play-Off”, in modo simile alla maggior parte degli altri sport.

Dopo la stagione 2019, la NASCAR declinò l'offerta di Monster Energy di rimanere title sponsor della massima serie. Il 5 dicembre, la NASCAR rivelà il nuovo modello di sponsorizzazione. Invece di un unico title sponsor, quattro “premier partners” (Coca-Cola, xFinity, Busch Beer e GEICO) sarebbero stati strettamente affiliati alla massima serie, ribattezzata semplicemente come "NASCAR Cup Series".

La Sprint Cup è il trofeo che viene consegnato al vincitore della stagione ogni anno. Il trofeo viene confezionato dalla Tiffany & Co. ed è composto da puro argento ed è alto circa 90 centimetri e pesa circa 13 Kg. Questo trofeo viene consegnato al vincitore. Dopo il campionato viene messo in mostra a New York per circa un mese fino a fine dicembre. Il trofeo viene mantenuto permanentemente dal vincitore visto che ne viene fatto uno diverso ogni anno.

NASCAR Xfinity Series

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  Lo stesso argomento in dettaglio: NASCAR Xfinity Series.
 
Il campo della serie Busch (ora Xfinity) dopo la pace car alla O'Reilly 300 al Texas Motor Speedway nel 2007.

La "NASCAR Xfinity Series" (Nationwide Series fino al 2014) è la seconda divisione nazionale della NASCAR. Il più recente campione della serie è Justin Allgaier. L'epoca moderna di questa serie è iniziata nel 1982, con la sponsorizzazione del marchio Budweiser, facente pare del gruppo Anheuser-Busch Brewing. Nel 1984, da "NASCAR Budweiser Late Model Sportsman Division", la series è stata rinominata come "NASCAR Busch Grand National Series", divenendo semplicemente "NASCAR Busch Series" a partire dal 2004. La sponsorizzazione della Anheuser-Busch si concluse alla fine del 2007, venendo sostituita da Nationwide Insurance dal 2008 al 2014, cosa che rinominò la serie come "NASCAR Nationwide Series"; dal 2015, la serie è sponsorizzata da Comcast attraverso il suo marchio Xfinity, rinominandola "NASCAR Xfinity Series". Dalla fine del 2025, la serie non avrà più Xfinity come title sponsor della serie, pur rinnovando gli accordi commerciali con la NASCAR.

La stagione ha solitamente un numero inferiore di gare rispetto alla Cup Series e il montepremi è più basso. Tuttavia, nel corso degli ultimi anni, alcuni piloti della Cup Series hanno disputato ogni fine settimana eventi sia della xFinity Series che della Cup Series, utilizzando la gara xFinity come riscaldamento per l'evento della Cup nello stesso circuito. Inoltre, diversi piloti non solo hanno partecipato a eventi Cup e Budweiser/Busch Grand National/Busch/Nationwide/xFinity nello stesso fine settimana, ma hanno anche iniziato a gareggiare a tempo pieno in entrambe le serie. Kevin Harvick è stato il primo pilota della Cup Series a gareggiare a tempo pieno nella Busch Grand National Series e a vincere un titolo, riuscendovi per ben due volte; nel 2001 lo ha fatto per Richard Childress Racing, ma solo per necessità imprevista, dato che la morte di Dale Earnhardt Sr. lo costrinse ad esordire in Cup Series prima di quanto previsto da RCR. La sua vittoria nel 2006, dove ha corso con tre vetture per RCR e il suo team, Kevin Harvick Incorporated, è stata la prima di cinque titoli consecutivi nella NBS/NNS vinti da piloti della Cup Series. (Carl Edwards nel 2007, Clint Bowyer nel 2008, Kyle Busch nel 2009 e Brad Keselowski nel 2010).

Questa pratica incominciò ad essere criticata perché ritenuta un vantaggio sleale alle squadre della Cup Series e che la presenza dei piloti della Cup Series escluda i concorrenti della seconda divisione che altrimenti riuscirebbero a qualificarsi o a contendersi la vittoria delle gare e del campionato. Questi piloti sono stati etichettati come “Buschwhackers”, un gioco di parole che combina il nome dello sponsor originale della serie con il concetto di essere “bushwhacked”, inteso come "Essere stremato" nello slang statunitense. Nel maggio 2007, il direttore della NNS (NASCAR Nationwide Series) Joe Balash ha confermato che la NASCAR stava valutando alcune opzioni per affrontare la controversia sui Buschwhackers. Una delle proposte più spesso citate è che i piloti della Cup Series che partecipano alla Nationwide Series non possano essere eleggibili per i punti. Nel 2007, il presidente della NASCAR, Brian France, ha indicato che tutte le opzioni, tranne il divieto assoluto di partecipare per i concorrenti della Cup, erano ancora in fase di valutazione. L'11 gennaio 2011, NASCAR.com riferì che a partire dalla stagione 2011, i piloti sarebbero stati autorizzati a competere per il campionato a tempo pieno in una sola delle tre divisioni nazionali della NASCAR in una determinata stagione, anche se avrebbero potuto continuare a correre in più categorie. Questo cambiamento è stato confermato ufficialmente da France in una conferenza stampa meno di due settimane dopo, e da allora è rimasto nelle regole della NASCAR.

Nel 2016, il format della Chase è stato esteso sia alla Xfinity che alla Truck Series. Invece del format a quattro turni e 10 gare utilizzato nella Cup Series, la Chase in ciascuna delle due serie di supporto consiste in tre turni e sette gare in totale, con ogni turno preliminare composto da tre gare. La Chase della Xfinity Series coinvolge 12 piloti invece dei 16 della Cup Series. Quattro piloti vengono eliminati al termine di ogni turno preliminare, come nella Cup Series. Ciò significa che quattro piloti sono eleggibili per il titolo entrando nella gara finale, come nella Cup Series. Similmente alla Cup, a partire dal 2017 il nome “The Chase” è stato abbandonato e le sette gare finali sono ora indicate come "Xfinity Playoffs".

Anche con le restrizioni che limitavano i guadagni di punti a una sola serie nazionale, i piloti della Cup Series continuano a correre e a vincere gare della Xfinity Series fino al 2015. A partire dal finale di stagione 2015, la NASCAR ha iniziato ad aggiungere ulteriori restrizioni per quanto riguarda i piloti della Cup che corrono le gare della Xfinity. A partire dalla stagione 2020, i piloti della Cup con più di tre anni di esperienza nella massima serie sono stati limitati a cinque gare a stagione. Inoltre, questi stessi piloti non potranno disputare il finale della Regular Season, le gare dei Play-off o le gare del Dash 4 Cash, in modo da non influenzare eccessivamente l'esito del campionato.

NASCAR Craftsman Truck Series

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  Lo stesso argomento in dettaglio: NASCAR Craftsman Truck Series.
 
Il gruppo della NASCAR Truck Series al Martinsville Speedway nel 2018.

La "NASCAR Craftsman Truck Series" è la terza divisione nazionale della NASCAR. Vengono impiegati pickup derivati di serie della Chevrolet, Ford e Toyota. Il campione in carica è Ty Majeski. Dopo una serie di discussioni incominciate a partire dal 1991, la NASCAR annunciò la formazione della "NASCAR SuperTruck Series presented by Craftsman" nel 1994. Dopo la disputa di quattro gare d'esibizione tra la fine del 1994 e 1995, la prima gara ufficiale della serie venne disputata nel 1995 al Phoenix International Raceway. Mike Skinner fu il primo vincitore e il primo campione della serie. Nel 1996, la serie è stata rinominata "NASCAR Craftsman Truck Series" per sottolineare il coinvolgimento da parte della Craftsman. La serie è stata inizialmente considerata una divisione estranea o comunque una categoria per piloti prossimi al ritiro dalle competizioni, ma alla fine è cresciuta in popolarità e ha visto piloti passare direttamente alla Cup Series senza aver disputato un'intera stagione nella NASCAR Xfinity Series. Tra questi, i più noti sono Kurt Busch e Carl Edwards (che hanno entrambi corso per Roush Racing). Inoltre, piloti veterani che hanno avuto solo un moderato successo negli altri due livelli dello sport hanno rivitalizzato le loro carriere nella Truck Series, come Ron Hornaday Jr., Todd Bodine, Mike Skinner e Johnny Benson.

A partire dal 2009, la serie cambiò title sponsor divenendo "NASCAR Camping World Truck Series". Nel 2019, in seguito ad una richiesta di branding avanzata da Camping World l'8 Maggio del 2018, la serie è stata ribattezzata "NASCAR Gander Outdoors Truck Series".

Il formato della Chase è stato esteso alla Truck Series nel 2016. Il formato è identico a quello utilizzato nella Xfinity Series, tranne per il fatto che solo otto piloti si qualificano per la Chase (invece dei 12 della Xfinity Series) e solo due piloti vengono eliminati alla fine di ogni turno preliminare (invece dei quattro della Xfinity Series). Come nella Cup Series e nella Xfinity Series, quattro piloti sono eleggibili per il titolo della serie entrando nella gara finale. Analogamente alla Cup, a partire dal 2017 il nome “The Chase” è stato accantonato e ora viene semplicemente chiamato "Truck Series Playoffs".

La serie è stata ribattezzata nuovamente nel 2020 in "NASCAR Gander RV & Outdoors Truck Series" prima di tornare al nome "NASCAR Camping World Truck Series" nel 2021. Il 26 agosto 2022 venne annunciato che lo sponsor della serie originale, Craftsman, sarebbe tornato come title sponsor a partire dalla stagione 2023.

Serie internazionali

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NASCAR Canada Series

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Lo stesso argomento nel dettaglio: https://en.wikipedia.org/wiki/NASCAR_Canada_Series e https://en.wikipedia.org/wiki/CASCAR

 
Le auto della serie NASCAR Pinty's Series all'Autodromo Chaudiere nel 2015.

La NASCAR Canada Series è la principale divisione stock-car del Canada che deriva dalla vecchia CASCAR Super Series, acronimo di Canadian Asssociation of Stock Car Auto Racing. Fondata nel 1981 e acquistata dalla NASCAR il 12 Settembre del 2006 dopo un iniziale accordo di marketing annunciato il 16 Novembre del 2004. La serie ha gare attraverso sei province del Canada per un totale di 13 eventi con copertura televisiva su TSN. Le auto sono diverse da quelle viste in America, essendo più simili a una Late Model, anche se i corpi sagomati con telaio in tubi d'acciaio alimentati da motori V8 sono ancora la norma.

Dopo la presenza di Canadian Tire come sponsor principale dal 2006 al 2015, Pinty's Delicious Food ha preso il suo posto, denominando la serie come NASCR Pinty's Series fino a fine 2023. Dal 2024, la serie è stata rinominata "NASCAR Canada Series".

NASCAR Mexico Series

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Lo stesso argomento nel dettaglio: https://en.wikipedia.org/wiki/NASCAR_Mexico_Series

Dopo la creazione della NASCAR Mikel's Truck Series (o MasterCard Truck Series) nel 2002 e il rinnovamento nel 2004 come Desafío Corona, nel Dicembre 2006, la NASCAR annunciò la creazione di una nuova serie stock car in Messico sotto la sua gestione completa. La precedente divisione era organizzata da una joint-venture tra la NASCAR e il gruppo messicano di intrattenimento OCESA, con l'idea di sviluppare le corse di stock-car in Messico e di favorire la transizione del pubblico dalle corse di auto a ruote scoperte del paese alle corse stock car.

Dal 2006 al 2011, la serie venne nominata come "NASCAR Corona Series" grazie allo sponsor della birra Corona. Dal 2012 al 2014, la Toyota prese il posto di Corona, denominando la serie come "NASCAR Toyota Series". Alla fine del 2015, la serie venne temporaneamente sospesa in quanto gli organizzatori del campionato decisero di supportare maggiormente l'organizzazione del Gran Premio del Messico di Formula 1, cosa che portò all'annullamento del 2016.

A partire dal 2017, la serie ritornò a tempo pieno sponsorizzata da PEAK AntiFreeze, venendo rinominata "NASCAR PEAK AntiFreeze México Series" fino al 2022. In aggiunta, vennero create due ulteriori divisioni propedeutiche, la "NASCAR FedEx Challenge Series" e si vide il ritorno della "NASCAR Mikel's Truck Series". Dal 2023, la serie venne rinominata "NASCAR México Series", con l'implementazione del sistema Play-Off.

NASCAR Euro Series

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  Lo stesso argomento in dettaglio: NASCAR Whelen Euro Series.

È la divisione principale della NASCAR in Europa che si svolge prevalentemente su autodromi convenzionali, il cui scopo è quello di formare i futuri piloti NASCAR che andranno a correre negli Stati Uniti. Il sistema di punteggio è praticamente identico a quello delle maggiori serie NASCAR mentre per quanto riguarda le auto, i telai vengono certificati dalla FIA e i V8 hanno una potenza che si aggira intorno ai 400 cv. Questo campionato si divide in due categorie: Elite (per i piloti più esperti) e Open (per gentlemen drivers e giovani talenti). È un genere di NASCAR che sta avendo molto successo e al momento ha una copertura televisiva di 40 paesi in tutto il Mondo, tra cui proprio gli Stati Uniti. Uno dei piloti più forti è lo spagnolo Ander Vilariño.

Serie Regionali

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La NASCAR oltre alle tre serie nazionali opera anche in progetto regionale negli Stati Uniti con diverse corse su diversi circuiti. Nessun circuito di questa categoria è uguale a quello delle tre serie. La serie principale a livello regionale è la Whelen All-American Series, che coinvolge piloti di tutti gli Stati Uniti, e in alcuni casi del Canada. Questa categoria si compone di più di trenta circuiti sparsi in tutti gli Stati Uniti e in Canada. Molti piloti della Nextel cup hanno fatto gavetta in questa piccola categoria, alcuni nomi celebri sono Clint Bowyer, Jimmy Spencer e Tony Stewart. I premi in denaro non sono come quelli delle serie maggiori ma sono relativamente alti.

Altre serie regionali sono: la Whelen Southern Modified Tour, la Busch East Series (K&N Pro Series East) e la NASCAR West Series (K&N Pro Series West). Le vetture sono molto simili a quelle delle serie maggiori con un centinaio di cavalli in meno e diverse sotto il profilo aerodinamico. Queste serie negli ultimi anni hanno avuto molto successo e la NASCAR quindi ha deciso di finanziare ancor di più questo sogno-progetto. L'evento principale dove tutti i piloti di queste categorie si riuniscono e il Toyota All-Star Showdown che si tiene normalmente verso metà aprile.

Norme e regolamenti

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Per i tre campionati nazionali (Cup Series, Xfinity Series e Gander RV & Outdoors Truck Series) le competizioni avvengono con autovetture (e Pick-up nel caso delle Truck Series) derivati dalla produzione di serie ma con modifiche sostanziali per quanto riguarda motore, sospensioni e tratti dell'aerodinamica. Le gare si svolgono per la maggior parte su circuiti ovali (come per le auto della Indy Racing League) ed in parte su piste stradali. La gara più importante del campionato principale, la Cup Series, è la Daytona 500 che solitamente si svolge verso la metà di febbraio e dà inizio al campionato.

NASCAR playoff

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Il 30 gennaio 2014, è stato annunciato dalla NASCAR un nuovo sistema per assegnare il titolo di campione, simile ai sistemi di playoff usati nelle maggiori leghe americane[5]. Questo sistema di playoff istituisce tre "tagli" in cui i piloti vengono eliminati dalla contesa per il titolo.

Al termine della stagione regolare (prime 26 gare) i migliori 16 piloti passano ai playoff per contendersi il titolo, mentre in pista sono comunque presenti tutte le macchine iscritte alla gara che continuano a gareggiare. Dopo ogni taglio (serie di 3 gare) i quattro piloti con meno punti e senza vittorie vengono eliminati dalla contesa per il titolo. Dopo il primo taglio (Dover), in quello che è stato chiamato il "Round Challenger", il campo viene ridotto a 12 contendenti, che hanno i punti in classifica resettati a 3000. Dopo altre tre gare (Talladega) vengono eliminati altri quattro piloti nel così detto "Contender Round”. Ai piloti che mancano il secondo taglio vengono riassegnati i punti che avevano alla fine del primo taglio, con l’aggiunta dei punti accumulati nelle tre gare del "Contender Round". Coloro che continuano hanno i punti resettati a 4000. Infine, l’"Eliminator Round" prevede di escludere altri quattro piloti dopo la penultima gara a Phoenix, lasciando i primi quattro piloti (che hanno i punti resettati a 5000) a giocarsi il titolo nell’ultima gara. I piloti che vengono esclusi dopo questo round hanno il loro punteggio ripristinato a quello della fine del primo taglio, più i punti totali accumulati nelle sei gare successive. Dei quattro piloti che superano l’ultimo taglio, il pilota con il miglior piazzamento assoluto (non sono previsti punti bonus) a Homestead viene quindi incoronato campione della stagione.

In base a questo sistema, a qualsiasi pilota che vince una gara durante un turno di playoff viene automaticamente garantito un posto nel turno successivo. Pertanto, fino a tre piloti possono avanzare al successivo round attraverso la vittoria di una gara, indipendentemente dalla posizione nella classifica dopo l'ultima (terza) gara di quel round. In caso non ci siano tre vincitori, i piloti rimanenti che avanzano al round successivo sono determinati dai punti conquistati in totale.

I nomi delle varie fasi dei playoff sono stati cambiati nel 2016, sostituendoli con "Round of 16", "Round of 12", "Round of 8" e "Championship 4".[6]

Sistema di punteggio

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Per tutti i campionati patrocinati dalla NASCAR, a partire dal 2017, si usa il seguente sistema di attribuzione punti, che attribuisce punti sia per la classifica piloti che per quella costruttori[7]:

Viene adottato un sistema di punteggio nella stagione regolare che divide le gare in tre fasi chiamate "Stage". Gli stage 1 e 2 sono ognuno all'incirca 1/4 dei giri totali della gara e lo stage 3 è circa l'ultima metà della gara, ad eccezione della Coca-Cola 600 che è divisa in 4 parti uguali.

Per la prima volta dal 1971, le gare di qualificazione Can-Am Duel attribuiranno punti ai primi dieci classificati.

I primi 10 piloti al termine dei primi due stage di ogni gara guadagneranno punti bonus aggiuntivi, 10 punti per il primo classificato fino a 1 punto per la decima posizione.

Inoltre, durante la stagione regolare verranno assegnati "punti playoff" aggiuntivi ai vincitori degli stage, ai vincitori delle gare e a chi completa la stagione regolare nella top 16 della classifica. 1 punto playoff per il vincitore di uno stage, 5 punti più un passaggio automatico ai playoff per il vincitore della gara. (A meno che non ci siano più di 16 vincitori di gara durante la stagione, in questo caso i sedici piloti con più vittorie passano ai playoff). I "punti playoff" vengono assegnati anche in ogni gara dei playoff, ad eccezione della gara finale, a quei piloti che ancora competono per il campionato. Per il "Round of 4", (gara finale) non ci sono punti bonus e il pilota con il punteggio più alto tra i quattro viene dichiarato campione.

Vengono inoltre assegnati punti bonus per chi si classifica nella Top-10 alla fine della stagione regolare, in questo modo:

Pos. 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10
Punti 15 10 8 7 6 5 4 3 2 1

I seguenti punti vengono assegnati al termine degli stage di gara:

Pos. 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 S1WIN S2WIN S3WIN[N 1]
NCS 10 9 8 7 6 5 4 3 2 1 1 1 1
NXS 10 9 8 7 6 5 4 3 2 1 1 1 -
NCTS 10 9 8 7 6 5 4 3 2 1 1 1 -
Note
  1. ^ Valido solo per la Coca-Cola 600

I seguenti punti vengono assegnati al termine della gara:

Pos. 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38 39 40 PWIN
NCS 40 35 34 33 32 31 30 29 28 27 26 25 24 23 22 21 20 19 18 17 16 15 14 13 12 11 10 9 8 7 6 5 4 3 2 1 1 1 1 1 5
NXS 40 35 34 33 32 31 30 29 28 27 26 25 24 23 22 21 20 19 18 17 16 15 14 13 12 11 10 9 8 7 6 5 4 3 2 1 1 1 5
NCTS 40 35 34 33 32 31 30 29 28 27 26 25 24 23 22 21 20 19 18 17 16 15 14 13 12 11 10 9 8 7 6 5 5

Nella NASCAR Camping World Truck Series, ci sono solo 32 concorrenti, quindi l'ultimo pilota riceverà cinque punti.

Le squadre devono presentare un modulo di iscrizione alla NASCAR 13 giorni prima dell'evento con la quota di iscrizione alla gara, altrimenti verranno ritenute non eleggibili a ricevere punti.

Tipi di circuiti della NASCAR

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  Lo stesso argomento in dettaglio: Circuiti della NASCAR.
  • Short Track sono dei circuiti lunghi meno di un miglio. Esempi sono: Bristol, Martinsville, Memphis, Phoenix ecc.
  • Intermediate Track sono quei circuiti di lunghezza da 1 a 2 miglia. Esempi sono: Texas, Lowe's e Darlington ecc.
  • Superspeedways sono quei circuiti lunghi più di 2 miglia e sono tra i più veloci della categoria. Esempi sono: Talladega Superspeedway e il Daytona International Speedway.

Piloti e team

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Dale Earnhardt

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Ralph Dale Earnhardt, Sr. (29 aprile 1951 – 18 febbraio 2001), fu un pilota statunitense, molto conosciuto dagli amanti della serie. Earnhardt aveva quattro figli di cui il più conosciuto è senz'altro Dale Earnhardt Jr. che seguì le orme paterne. Earnhardt è conosciuto per i suoi numerosi successi nella Winston Cup avendo vinto 76 gare (incluso la Daytona 500 nel 1998) e 7 campionati come Richard Petty. Per la sua aggressività alla guida nel tempo ha avuto molti soprannomi tra cui il più famoso "The Intimidator". Earnhardt morì nell'ultimo giro della Daytona 500 del 2001, ed è stata la quarta vittima in soli nove mesi. Da questo punto in poi la NASCAR ha deciso di investire più soldi nella sicurezza delle gare. Uno dei risultati di questa ricerca è stato l'Hans (una protezione per il collo).

BuschWhackers

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Buschwhacker è un termine usato nella NASCAR per determinare i piloti che corrono regolarmente nella Sprint Cup ma che corrono per esempio nella Nationwide Series o nella Craftsman Truck Series. Il termine deriva dalla ex-serie Busch Series.

Perché essenzialmente la Nationwide Series è una delle serie minori della Sprint Cup Series. I critici dicono che i Buschwhackers corrono con piloti che magari non hanno alcuna esperienza nella categoria e che quindi è molto probabile che vincano sempre. Al contrario gli esperti dicono che senza i piloti della Sprint Cup nella Nationwide o nella Craftsman queste serie non avrebbero nessun interesse. I piloti della Sprint Cup corrono nella Nationwide di solito al sabato e magari il giorno dopo devono ricorrere ancora nella Sprint Cup.[senza fonte]

Critiche sulla NASCAR

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Una delle critiche che vengono mosse alla NASCAR è quella relativa al consumo di carburante: un week-end NASCAR consuma circa 6.000 U.S. gal.[8] (22.712,47 litri). Per la stagione 2006 che includeva 36 gare sono stati consumati circa 817.650 l (216.000 galloni). Parlando invece delle tre serie NASCAR (Sprint, xfinity e Crafstman) nel 2006 sono stati consumati 7,57 milioni l (2 milioni di galloni).[9]

Vetture e costruttori

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Car of Tomorrow

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Toyota Camry

Le Car of Tomorrow sono un nuovo modello per la serie NASCAR. Introdotte nel 2007 alla Food City 500 a Bristol, hanno il compito di garantire più sicurezza ai piloti e di consumare meno carburante. Nella stagione 2007 sono state impiegate per 13 volte e la Hendrick Motorsports ha avuto più successo con 5 vittorie in 13 gare. Anche Juan Pablo Montoya ha vinto con le COT, precisamente a Sonoma il 23 giugno 2007 con il team "Chip Ganassi Racing". Nel 2008 le COT saranno presenti in tutte le gare della stagione.

Non sono però mancate le critiche: dopo la Lenox Industrial Tools 300 Jeff Gordon, Matt Kenseth e Greg Biffle si sono lamentati perché secondo loro questo tipo di vettura è stata progettata solo per i SuperSpeedways e non per gli Short Tracks come Bristol, Martinsville ecc. Si sono anche lamentati che le prestazioni non sono molto buone come le Chevy Monte Carlo SS e di conseguenza lo spettacolo non è tanto garantito.

Cultura di massa

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Giorni di tuono

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Tom Cruise è il protagonista della pellicola Giorni di tuono, dedicata al mondo delle gare NASCAR. In questo film del 1990, diretto da Tony Scott, Cruise è un giovane pilota dal talento cristallino, ma ancora troppo acerbo ed irrequieto per diventare un campione.

Cars - Motori ruggenti

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Saetta McQueen, protagonista del film di animazione del 2006 Cars - Motori ruggenti della Disney-Pixar, è un'auto per le gare NASCAR, anche se non dichiarato esplicitamente. Il campionato in cui corre, la "Piston Cup", è stato inventato sfruttando l'assonanza con "Winston Cup". A conferma dell'esplicito riferimento del film al mondo delle gare Nascar, vi è per esempio l'auto celeste numero 43, "The King", riproduzione della Plymouth guidata da Richard Petty, tutt'oggi il più vincente pilota Nascar.

Ricky Bobby - La storia di un uomo che sapeva contare fino a uno

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Will Ferrell è il protagonista di Ricky Bobby - La storia di un uomo che sapeva contare fino a uno. In questa commedia del 2006 Ferrell è un uomo appassionato di automobili, figlio di un famoso pilota (che però lo ha abbandonato quando era ancora un ragazzo), che vuole a tutti i costi seguire le orme paterne.

Una vita al limite (titolo originale: The Dale Earnhardt Story, 2004)

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Narra la storia del pilota Dale Earnhardt scomparso all'ultimo giro della Daytona 500 del 2001.

Herbie il super-maggiolino

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In Herbie - Il super Maggiolino, ultimo della saga Disney di Herbie, il famoso Maggiolino Disney (guidato da Lindsay Lohan), partecipa alla finale di una NASCAR e vince.

Transformers 3

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In Transformers 3 di Michael Bay, uscito nel 2011, tre Autobot (Topspin, Roadbuster e Leadfoot), che formano la squadra dei "Wreckers", si trasformano in tre auto NASCAR.

La truffa dei Logan

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Nel film di Steven Soderbergh, La truffa dei Logan, uscito 2017, si svolge una rapina durante un'importante gara di NASCAR, dove il pilota più celebre è impersonato da Sebastian Stan, che, involontariamente, aiuterà gli organizzatori del furto, Clyde, Jimmy e Mellie Logan, interpretati da Adam Driver, Channing Tatum e Riley Keough.

  1. ^ (EN) History of NASCAR, su xtimeline.com, 20 febbraio 2009. URL consultato il 9 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 17 marzo 2012).
  2. ^ Gian Luca Guiglia, La Euro Racecar Series presenta ufficialmente la gara di Tours, che si svolgerà su un ovale provvisorio nel weekend del 7-8 luglio, su motorinside.it, 16 marzo 2012. URL consultato il 30 gennaio 2022 (archiviato dall'url originale il 13 aprile 2013).
  3. ^ (EN) New NASCAR Era Kicks Off In Europe, su hometracks.nascar.com, NASCAR.com, 3 aprile 2012. URL consultato il 9 aprile 2012 (archiviato dall'url originale l'11 aprile 2012).
  4. ^ (EN) Exhibition or Unclassified Races, su racing-reference.info. URL consultato il 9 aprile 2012.
  5. ^ Introduzione nuovo sistema di playoff, su msn.foxsports.com. URL consultato il 22 ottobre 2019.
  6. ^ Cambiamento dei nomi dei tagli, su upi.com. URL consultato il 22 ottobre 2019.
  7. ^ Nascar Playoff 101, su nascar.com. URL consultato il 22 ottobre 2019.
  8. ^ Mike Finney, Like the cars, fuel goes fast in NASCAR, su AZCentral.com, The (Wilmington, Del.) News Journal, 2 gennaio 2006. URL consultato il 19 novembre 2007.
  9. ^ Jean Gerard, Motor Madness: Gas Guzzling is Business as Usual at NASCAR, su emagazine.com, E/The Environmental Magazine. URL consultato il 18 novembre 2007 (archiviato dall'url originale il 27 settembre 2007).

Voci correlate

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Collegamenti esterni

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