NGC 2473

galassia nella costellazione della Lince

NGC 2473 è una vasta e lontana galassia a spirale situata nella costellazione della Lince, a una distanza di circa 777 milioni di anni luce dalla nostra Via Lattea.[1]

NGC 2473
Galassia a spirale
NGC 2473 nelle immagini Pan-STARRS
Scoperta
ScopritoreBindon Stoney
Data20 febbraio 1851 [1]
Dati osservativi
(epoca J2000)
CostellazioneLince
Ascensione retta07h 55m 34.8s [2]
Declinazione56° 44′ 09″ [2][1]
Distanza776,7 milioni di a.l.
(238,14 Mpc) [2]
Magnitudine apparente (V)15,1 [3]

nella banda B: 15,9 [3]

Redshift+0,05354 ± 0,00000
Luminosità superficiale13,04 [3]
Angolo di posizione85° [3]
Velocità radiale16146 ± 7 [2] km/s
Caratteristiche fisiche
TipoGalassia a spirale
ClasseS [3][1]
Dimensioni181 500 a.l.
(55 660 [2] pc)
Altre designazioni
PGC 22191 [1]
Mappa di localizzazione
NGC 2473
Categoria di galassie a spirale

Scoperta

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La galassia è stata scoperta il 20 febbraio 1851 dall'astronomo irlandese Bindon Stoney.[1]

Descrizione

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È una delle otto galassie della costellazione della Lince la cui storia delle osservazioni è piuttosto complessa e l'identificazione non univoca.[1] I database SIMBAD e LEDA la identificano con PGC 22191. Seligman sostiene che NGC 2472 e NGC 2473 non sono mai state osservate in modo sufficientemente preciso per garantire un'identificazione certa. Ritiene che si tratti di un oggetto perduto o inesistente.[1] Per WikiSky, NGC 2472 e NGC 2473 sono la stessa galassia, e precisamente PGC 22364.

NASA/IPAC non associa NGC 2473 a nessuno di questi oggetti e lo associa invece a 2MASS J07553482+5644088[2].

Gli oggetti NGC 24xx della costellazione della Lince

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Sei dei dieci oggetti con designazione NGC 24xx.

Tra il codice 2458 il 2473 del New General Catalogue, ci sono dieci oggetti situati nella costellazione della Lince. Per otto di questi l'identificazione non è univoca.[1] Sei di questi oggetti sono visibili nell'immagine a fianco.

La galassia NGC 2463 è stata scoperta da John Herschel mentre NGC 2469 da suo padre William Herschel. Le posizioni indicate dai due astronomi sono sufficientemente precise, per cui non ci sono dubbi nell'identificazione.

Nel 1851, Bindon Stoney che lavorava per William Parsons, facendo osservazioni in quest'area di cielo, annotava la presenza di una decina di oggetti allineati da est a ovest, senza però indicarne le posizioni, per cui la scoperta e l'identificazione sono dubitative. Gli oggetti in questione sono NGC 2458, NGC 2461, NGC 2462, NGC 2464, NGC 2465, NGC 2471, NGC 2472 e NGC 2473.

Nel 1886, Guillaume Bigourdan fece osservazioni in questa regione e annotò in modo abbastanza preciso le posizioni di otto dei dieci oggetti (tutti tranne NGC 2472 e NGC 2473). John Dreyer utilizzò queste descrizioni nel compilare il suo catalogo e attribuì a Parsons e a Bigourdan la scoperta di questi otto oggetti. Solamente quattro delle descrizioni di Bigourdan si riferivano a galassie, mentre le altre erano stelle o gruppi di al massimo tre stelle. Due delle galassie presenti nell'immagine non sono state descritte da Bigourdan e non è chiaro chi le abbia veramente osservate. Due galassie presenti nell'allineamento non hanno una designazione NGC.

In conclusione, due dei dieci codici NGC corrispondono alle osservazioni dei due Herschel, due alle osservazioni di Bigourdan sulle nebulose, due alle osservazioni dello stesso Bigourdan relative ai raggruppamenti stellari, mentre le ultime due sono designazioni recenti. Questa situazione complessa permette di comprendere come mai alcuni di questi oggetti abbiano identificazioni differenti.[1]

  1. ^ a b c d e f g h i j (EN) Courtney Seligman, Celestial Atlas Table of Contents, NGC 2473, su cseligman.com. URL consultato il 20 giugno 2025.
  2. ^ a b c d e f Results for object NGC 2473, su ned.ipac.caltech.edu, National Aeronautics and Space Administration / Infrared Processing and Analysis Center. URL consultato il 20 giugno 2025.
  3. ^ a b c d e (FR) Les données de «Revised NGC and IC Catalog by Wolfgang Steinicke», NGC 2400 à 2499, su astrovalleyfield.com. URL consultato il 20 giugno 2025.

Voci correlate

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