Monastero di Nartang
Il monastero di Nartang (traduzione del tibetano སྣར་ཐང་དགོན་པ, snar thang dgon pa: dove dgon pa, ovvero དགོན་པ, indica il termine "monastero", mentre སྣར་ཐང་, ovvero snar thang, ne indica il nome, questo reso anche come Narthang) è un monastero buddista tibetano collocato a 7 km a est della cittadina di Qumig e a 15 km a ovest dalla città di Shigatse (Gzhis ka rtse), nella regione di Samzhubzê, Tibet meridionale.

Questo monastero buddista, fondato nel 1153 e originariamente afferente alla tradizione del bKa'-gdams (བཀའ་གདམས་), è noto per essere stato il luogo della prima edizione del Canone buddista tibetano avvenuta nei primi 25 anni del XIV secolo.[2]
Il nome deriverebbe dal fatto che quando Atiśa passò di lì venendo da Guge, vide in lontananza una roccia che sembrava una proboscide (nar) levarsi dalla piana (tang).[3]
Buona parte dei tesori culturali del monastero andarono distrutti negli anni sessanta del XX secolo, durante la Rivoluzione culturale decisa dal Partito Comunista Cinese.
Note
modifica- ^ Gyurme Dorje, p. 331
- ^ I blocchi di legno furono incisi tra il 1730 e il 1742 "per ordine di Miwang Sonam Topgyel, allora reggitore del Tibet", secondo Gyurme Dorje, p. 330
- ^ Gyurme Dorje, p. 330
- ^ Alexandra David-Néel, Mistici e maghi del Tibet, traduzione di Emilia Gut, Roma, Voland, 2000, ISBN 8886586698.
- ^ Giuseppe Tucci, Il paese delle donne dai molti mariti, Vicenza, Neri Pozza (ripreso da: La mia spedizione nel Tibet, in "Asiatica", 1940), 2005, ISBN 8854500437.
Bibliografia
modifica- Princeton Dictionary of Buddhism, a cura di Robert E. Buswell Jr. & Donald S. Lopez Jr., Princeton University Press, 2013.
- (EN) Gurmye Dorje, Tibet Handbook, Bath, Footprint, 2009, pp. 330-331, ISBN 9781906098322.
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