Natrolite

minerale

La natrolite (simbolo IMA: Ntr[8]) è un minerale piuttosto comune del gruppo delle zeoliti all'interno del quale viene collocato nel sottogruppo della natrolite; appartiene alla famiglia dei "silicati" e possiede composizione chimica Na2(Si3Al2)O10 • 2H2O.[2]

Natrolite
Classificazione Strunz (ed. 10)9.GA.05[1]
Formula chimicaNa2(Si3Al2)O10 • 2H2O[2]
Proprietà cristallografiche
Sistema cristallinoortorombico[3]
Classe di simmetriapiramidale[4]
Parametri di cellaa = 18,2930(2) Å, b = 18,6430(5) Å, c = 6,5860(5) Å, V = 2246,07 ų, Z = 8[5]
Gruppo puntualemm2[4]
Gruppo spazialeFdd2 (nº 43)[6]
Proprietà fisiche
Densità misurata2,2 - 2,26[7] g/cm³
Densità calcolata2,25[7] g/cm³
Durezza (Mohs)5 - 5,5[7]
Sfaldaturaperfetta secondo {110}, imperfetta secondo {010}[4]
Fratturairregolare[7]
Coloreincolore, bianca, giallastra, rossiccia[3]
Lucentezzavitrea, serica[4]
Opacitàda trasparente a traslucida[5]
Strisciobianco[3]
Diffusionecomune
Si invita a seguire lo schema di Modello di voce – Minerale
Cristalli di natrolite formatisi entro una cavità vacuolare in un basalto ad Altavilla Vicentina, nei Colli Berici

Strutturalmente appartiene ai tectosilicati.

Etimologia e storia

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La natrolite è stata chiamata in questo modo nel 1803 da Martin Heinrich Klaproth dal latino natrium, in allusione al suo contenuto di sodio, e dalla parola greca λίθος ('lithos', pietra). Da non confondere con la "natrolite" di William Hyde Wollaston del 1812, termine usato per indicare una scapolite contenente soda.[5]

Classificazione

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La classica nona edizione della sistematica dei minerali di Strunz, aggiornata dall'Associazione Mineralogica Internazionale (IMA) fino al 2009,[9] elenca la natrolite nella classe "9. Silicati (germanati)" e nella sottoclasse "9.G Tettosilicati con H2O zeolitica; famiglia della zeolite"; questa viene ulteriormente suddivisa in base alla struttura cristallina del minerale, in modo tale da trovare la natrolite nella sezione "9.GA Zeoliti con unità T5O10 – Zeoliti fibrose" dove forma il sistema nº 9.GA.05 insieme a gonnardite, mesolite, paranatrolite e scolecite.[10]

Questa classificazione viene mantenuta invariata anche nell'edizione successiva, proseguita dal database "mindat.org" e chiamata Classificazione Strunz-mindat.[1]

Nella Sistematica dei lapis (Lapis-Systematik) di Stefan Weiß la natrolite si trova nella classe dei "silicati" e nella sottoclasse dei "tectosilicati (con zeoliti)"; qui è nel "gruppo delle zeoliti; zeoliti fibrose" dove forma il sistema nº VIII/J.21 insieme a paranatrolite, gonnardite, mesolite, scolecite, thomsonite-Ca e thomsonite-Sr.[11]

Anche la classificazione dei minerali secondo Dana, principalmente usata nel mondo anglosassone, elenca la natrolite nella famiglia dei "silicati"; qui è nella classe dei "tectosilicati; gruppo delle zeoliti" e nella sottoclasse delle "zeoliti originali"; qui è nella sezione della "natrolite e specie correlate" dove forma il sistema nº 77.01.05 insieme a paranatrolite, mesolite, scolecite, edingtonite, gonnardite e cowlesite.[12]

Abito cristallino

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La natrolite cristallizza nel sistema ortorombico nel gruppo spaziale Fdd2 (gruppo nº 43)[6] con le costanti di reticolo a = 18,2930(2) Å, b = 18,6430(5) Å e c = 6,5860(5) Å, oltre a 8 unità di formula per cella unitaria.[5]

Chimica

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Secondo la composizione ideale della natrolite, il minerale è costituito da due parti ciascuna di sodio (Na) e alluminio (Al), tre parti di silicio (Si), dodici parti di ossigeno (O) e quattro parti di idrogeno (H). Ciò corrisponde a una frazione di massa del 12,09% in peso di sodio, 14,19% in peso di alluminio, 22,16% in peso di silicio, 50,49% in peso di ossigeno e 1,06% in peso di idrogeno[3] o, sotto forma di ossido 16,30% in peso di ossido di sodio (Na2O), 26,82% in peso di ossido di alluminio (Al2O3), 47,41% in peso di silice (SiO2) e 9,48% in peso di acqua (H2O).[4]

La natrolite è il membro finale ricco di sodio di una serie continua di cristalli misti, caratterizzata dallo scambio di calcio e acqua invece che di sodio. Il membro terminale ricco di calcio della serie (con la stessa struttura cristallina) è la scolecite (Ca(Si3Al2)O10 • 3H2O), mentre la mesolite (Na2Ca2(Si9Al6)O30 • 8H2O) è di composizione intermedia.

A causa della formazione di cristalli misti, parte del sodio nei campioni di natrolite naturale viene solitamente sostituito dal calcio. Inoltre, il ferro (in forma di ossido ferrico, Fe2O3) e il potassio (come ossido di potassio, K2O) si trovano occasionalmente come miscele estranee.[13]

Origine e giacitura

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La natrolite si trova nelle cavità dei basalti amigdaloidi e delle rocce ignee correlate ed è uno degli ultimi minerali a formarsi; riempie i filoni nel granito, nello gneiss e nella sienite. La paragenesi è con altre zeoliti e con calcite, nefelina, sodalite e quarzo.[7]

La natrolite è un minerale molto comune e pertanto è stato trovato in tantissime località sparse per il mondo.[14][15] Qui si ricorda solo la località tipo del minerale, il monte Hohentwiel (47.76556°N 8.81944°E) nei pressi di Singen (circondario di Costanza, Germania).[16]

Forma in cui si presenta in natura

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Si presenta comunemente in cristalli ben formati, spesso prismatici di dimensioni fino a 1 m,[7] ma anche aciculari o in aggregati globulari, raggiati, fibrosi o granulari.[17]

Il minerale è da trasparente a traslucido, con lucentezza vitrea o perlacea; il colore è bianco, rosso, giallo, marrone, verde, bluastro, ma è anche incolore, mentre il colore dello striscio è bianco.[5]

Proprietà

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Riscaldando la natrolite a 300 °C, l'acqua di cristallizzazione in essa contenuta può essere espulsa quasi completamente; tuttavia, dopo il raffreddamento, il minerale è in grado di assorbirla nuovamente. La natrolite è solubile in acido cloridrico (HCl), attraverso il quale precipita l'acido silicico (gelatina di silice).[13]

  1. ^ a b (EN) Strunz-Mindat (2025) Classification - Zeolites with T5O10 Units – The Fibrous Zeolites, su mindat.org, Hudson Institute of Mineralogy. URL consultato il 29 marzo 2025.
  2. ^ a b (EN) Malcolm Back et al., The New IMA List of Minerals – A Work in Progress – Updated: January 2025 (PDF), su cnmnc.units.it, IMA/CNMNC, Marco Pasero, gennaio 2025. URL consultato il 29 marzo 2025.
  3. ^ a b c d (DE) Natrolith (Natrolite), su mineralienatlas.de. URL consultato il 29 marzo 2025.
  4. ^ a b c d e (EN) Natrolite Mineral Data, su webmineral.com, David Barthelmy. URL consultato il 29 marzo 2025.
  5. ^ a b c d e (EN) Natrolite, su mindat.org, Hudson Institute of Mineralogy. URL consultato il 29 marzo 2025.
  6. ^ a b (EN) Donald R. Peacor, High temperature, single-crystal X-Ray study of natrolite (PDF), in American Mineralogist, vol. 58, 1973, pp. 676-680. URL consultato il 29 marzo 2025.
  7. ^ a b c d e f (EN) Natrolite (PDF), su handbookofmineralogy.org. URL consultato il 29 marzo 2025.
  8. ^ (EN) Laurence N. Warr, IMA–CNMNC approved mineral symbols (PDF), in Mineralogical Magazine, vol. 85, 2021, pp. 291-320, DOI:10.1180/mgm.2021.43. URL consultato il 29 marzo 2025 (archiviato dall'url originale il 9 febbraio 2025).
  9. ^ (EN) Ernest Henry Nickel e Monte C. Nichols, IMA/CNMNC List of Minerals 2009 (PDF), su cnmnc.units.it, IMA/CNMNC, gennaio 2009. URL consultato il 29 marzo 2025 (archiviato dall'url originale il 29 luglio 2024).
  10. ^ (DE) Strunz 9 Classification - 9 Silikate (Germanate) - 9.G Gerüstsilikate (Tektosilikate) mit zeolithischem H2O; Familie der Zeolithe - 9.GA [Zeolithe] mit vierer-Ring Ketten über ein fünftes [Si] verbunden, su mineralienatlas.de. URL consultato il 29 marzo 2025.
  11. ^ (DE) Lapis Classification - VIII SILIKATE - VIII/J Gerüstsilikate (mit Zeolithen), su mineralienatlas.de. URL consultato il 29 marzo 2025.
  12. ^ (EN) Dana Classification 8th edition - Zeolite group - True zeolites, su mindat.org, Hudson Institute of Mineralogy. URL consultato il 29 marzo 2025.
  13. ^ a b Lehrbuch der Mineralogie pp. 615-616
  14. ^ (EN) Localities for Natrolite, su mindat.org, Hudson Institute of Mineralogy. URL consultato il 29 marzo 2025.
  15. ^ (DE) Natrolith (Fundorte), su mineralienatlas.de. URL consultato il 29 marzo 2025.
  16. ^ (EN) Hohentwiel, Singen, Konstanz, Freiburg Region, Baden-Württemberg, Germany, su mindat.org, Hudson Institute of Mineralogy. URL consultato il 29 marzo 2025.
  17. ^ Ole Johnsen, Guida ai minerali del mondo, Bologna, Zanichelli editore, 2006, ISBN 978-88-081-9363-6.

Bibliografia

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  • (DE) Hans Jürgen Rösler, Lehrbuch der Mineralogie, 4ª ed., Lipsia, Deutscher Verlag für Grundstoffindustrie (VEB), 1987, ISBN 3-342-00288-3.

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