Neil Geoffrey Armfield (Sydney, 22 aprile 1955) è un regista australiano.

Biografia

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Nato e cresciuto a Sydney, si è laureato presso l'Università di Sydney nel 1977.

Dal 1985 ha collaborato assiduamente con il Belvoir St Theatre di Sydney, dirigendo molti classici del teatro rinascimentale, contemporaneo e moderno, tra cui Zio Vanja con Toni Collette (1992) e Amleto (1994) e La tempesta (1995) con Cate Blanchett. Ha inoltre diretto la prima australiana di Angels in America - Si avvicina il millennio a Melbourne (1993)[1] e, a livello internazionale, opere di prosa al National Theatre e all'Hampstead Theatre[2] di Londra e a Broadway, tra cui un allestimento di Il re muore con Geoffrey Rush e Susan Sarandon nel 2009.[3]

Ha diretto numerose opere liriche per l'Opera Australia, tra cui Jenůfa, Tristano e Isotta, Billy Budd e l'intera tetralogia dell'Anello del Nibelungo. A livello internazionale, ha diretto allestimenti di Sweeney Todd: The Demon Barber of Fleet Street all'Opera di Chicago[4] e alla Royal Opera House.[5][6] Ha inoltre diretto opere liriche per la Welsh National Opera (Ariadne auf Naxos, Billy Budd, Le Nozze di Figaro), l'English National Opera (Il prigioniero) e diverse opere di Benjamin Britten per la Houston Grand Opera.[7]

Attivo anche in campo cinematografico, ha diretto e co-sceneggiato il film Paradiso + Inferno, che gli è valso l'AACTA alla migliore sceneggiatura non originale nel 2006, e Holding the Man, per cui ha ottenuto una candidatura all'AACTA al miglior regista nel 2015.

Dichiaratamente gay, fu vittima di un'aggressione omofoba a Sydney nel 1988.[8]

Filmografia parziale

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Onorificenze

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«Per i servizi alle arti, a livello nazionale e internazionale, come regista di teatro, opera e cinema, e come promotore di allestimenti australiani innovativi, incluso il teatro dei nativi australiani.»
— 26 gennaio 2004[9]
  1. ^ (EN) Per K. Brask, Essays on Kushner's Angels, Blizzard Pub., 1995, p. 66, ISBN 978-0-921368-57-1.
  2. ^ (EN) Michael Billington, The Judas Kiss – review, in The Guardian, 12 settembre 2012. URL consultato il 28 febbraio 2025.
  3. ^ (EN) Ben Brantley, Sorry, Your Highness, but You’re So Over, in The New York Times, 26 marzo 2009. URL consultato il 28 febbraio 2025.
  4. ^ (EN) Charles Isherwood, Sweeney Todd, su Variety, 3 gennaio 2003. URL consultato il 28 febbraio 2025.
  5. ^ (EN) Andrew Clements, Sweeney Todd, in The Guardian, 17 dicembre 2023. URL consultato il 28 febbraio 2025.
  6. ^ (EN) Matt Wolf, 'Sweeney Todd' doesn't cut it, in The New York Times, 24 dicembre 2003. URL consultato il 28 febbraio 2025.
  7. ^ (EN) Opera review: Houston Grand Opera's 'Turn of the Screw' is a tour de force, su Dallas News, 30 gennaio 2010. URL consultato il 28 febbraio 2025.
  8. ^ ‘I almost died in gay-hate attack’, su The Australian, 11 febbraio 2022. URL consultato il 28 febbraio 2025.
  9. ^ (EN) Sito web del Dipartimento del Primo Ministro e del Governo: dettaglio decorato.

Collegamenti esterni

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Controllo di autoritàVIAF (EN84255488 · ISNI (EN0000 0001 1992 2222 · LCCN (ENno2008019092 · BNE (ESXX4770173 (data) · J9U (ENHE987007369873705171