Oflag II-A

campo di prigionia tedesco

Il campo Oflag II-A (in tedesco Offizier-Lager II-A) fu un campo di prigionia tedesco della seconda guerra mondiale situato a sud di Prenzlau, nel Brandeburgo, 93 km a nord di Berlino. Ospitò principalmente ufficiali polacchi e belgi.[2]

Oflag II-A
campo di internamento
Pianta dell'Oflag II-A di Prenzlau
Nome originaleOffizier-Lager II-A
StatoGermania (bandiera) Germania
Stato attualePolonia (bandiera) Polonia
CittàPrenzlau
Coordinate53°18′07.56″N 13°49′15.24″E
Costruzione1936
Attività1939-1945[1]
Uso precedentecaserma
Gestito daWehrmacht
Liberato daArmata Rossa

Il campo fu originariamente costruito nel 1936 con funzione di caserma[3] per il 38º reggimento di artiglieria.[4][5] Fu riaperto come campo di prigionia nel settembre 1939 e ospitò principalmente ufficiali belgi e polacchi.

Con una superficie di circa 7 ettari, il campo fu diviso in due complessi: il Lager A, comprendente quattro blocchi di tre piani per i prigionieri e un blocco amministrativo con la mensa, e il Lager B, comprendente vari garage e officine, alcuni dei quali utilizzati come alloggi supplementari per i prigionieri. Il campo fu circondato con una doppia recinzione di filo spinato e con sette torri di guardia per controllare il perimetro.[2][3][6]

Il 17 marzo 1945, un gruppo di ufficiali polacchi malati fu spostato dal campo Oflag II-C all'Oflag II-A.[7] Il 12 aprile 1945, due bombe sganciate da un aereo russo colpirono il blocco B causando la morte di otto prigionieri e il ferimento di diversi altri.[8]

Il campo fu liberato dall'Armata Rossa la mattina del 28 aprile 1945.[2][5][8]

Evacuazione

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Nel novembre 1944 il campo cambiò nome in Oflag 80[9] e il 25 aprile 1945 iniziò l'evacuazione parziale verso ovest. Il campo di prigionia tedesco Oflag 80 esistette fino al 25 aprile 1945 prima di essere liberato dall'esercito sovietico e convertito in "Campo di prigionia sovietico di Prenzlau", la cui esistenza è documentata fino al luglio 1945.[6]

Successivamente gli edifici furono occupati dalle forze sovietiche e servirono come caserme per le forze armate sovietiche fino al 1992.[6]

Comandanti

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Prigionieri noti

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  1. ^ (EN) German Oflag Camps, su pegasusarchive.org.
  2. ^ a b c d Kruglov, pp. 229-230
  3. ^ a b (FR) Oflag II A Prenzlau - Plan du Camp, su Oflags.be, 2008. URL consultato il 28 novembre 2011.
  4. ^ (DE) Standort Prenzlau, su Lexikon der Wehrmacht, 2007. URL consultato il 28 novembre 2011.
  5. ^ a b (FR) Oflag II A Prenzlau, su Oflags.be, 2008. URL consultato il 28 novembre 2011.
  6. ^ a b c (DE) Oflag II A / Oflag 80, su smb-prenzlau.de.
  7. ^ (PL) Andrzej Zientarski, Jeńcy wojenni na Pomorzu Zachodnim na przełomie 1944–1945 roku, in Rocznik Lubuski, XIV, Zielona Góra, 1986, p. 328.
  8. ^ a b Oflags.be : Oflag II A Prenzlau, su users.skynet.be. URL consultato il 30 giugno 2025 (archiviato dall'url originale il 28 luglio 2010).
  9. ^ Kruglov, p. 226
  10. ^ (EN) Jesko von Puttkamer, su feldgrau.com.
  11. ^ (PL) Renata Urban, Polscy olimpijczycy w niemieckich obozach jenieckich, in Łambinowicki rocznik muzealny, vol. 44, Opole, 2021, p. 36, ISSN 0137-5199 (WC · ACNP).

Bibliografia

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  • (EN) Alexander Kruglov, OFFIZIERLAGER (OFLAG) II A, in A. Lohse, O. Parken (a cura di), The United States Holocaust Memorial Museum Encyclopedia of Camps and Ghettos, 1933-1945, traduzione di Kathleen Luft, Volume IV: Camps and Other Detention Facilities under the German Armed Forces, The United States Holocaust Memorial Museum, 2025.

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