Operazione Strangle
L'operazione Strangle fu una serie di operazioni di interdizione aerea, durante la Campagna d'Italia della seconda guerra mondiale da parte della 12ª e 15ª forza degli Stati Uniti, per interrompere le rotte di approvvigionamento tedesche in Italia a nord di Roma dal 22 marzo 1944, fino alla liberazione di Roma nella primavera del 1944.
Operazione Strangle parte del Campagna d'Italia della seconda guerra mondiale | |
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Data | 22 marzo 1944 |
Luogo | Montecassino |
Esito | Vittoria Alleata |
Schieramenti | |
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Il suo scopo era quello di impedire che forniture essenziali raggiungessero le forze tedesche in Italia centrale e quindi costringerle ad un ritiro. L'obiettivo strategico dell'attacco aereo era quello di eliminare o comunque ridurre notevolmente la necessità di un attacco di terra sulla regione. Nonostante l'obiettivo iniziale di costringere il nemico a ritirarsi non fosse stato raggiunto, l'interdizione aerea di questa operazione svolse un ruolo importante nel successo dell'assalto terrestre dell'operazione Diadem.[1]
Due principali linee di interdizione furono mantenute in tutto lo stretto stivale d'Italia. Ciò significò che i treni non potevano più passare dalla pianura Padana alla linea del fronte, e che a sud di Firenze, sostanzialmente tutte le forniture dovevano essere spostate in camion.[2]
L'operazione richiese l'impiego di bombardieri di media dimensione e cacciabombardieri su una superficie di circa 390 km², cioè da Roma a Pisa e da Pescara a Rimini.[3]
Note
modifica- ^ (EN) "Operation 'Strangle', (Italy, Spring 1944): A Case Study of Tactical Air Interdiction, p. 5., by F.M. Sallagar, Rand Corporation.[1] Accesso il 19 maggio 2014.
- ^ (EN) United States Air Force official website. Copia archiviata, su af.mil. URL consultato il 30 aprile 2008 (archiviato dall'url originale il 16 maggio 2008). Accesso 5 luglio 2008.
- ^ (EN) TIME magazine, Lunedì 8 maggio 1944.[2] Archiviato il 23 ottobre 2012 in Internet Archive. Accesso 5 luglio 2008.