Orazio Semeraro

arcivescovo cattolico italiano

Orazio Semeraro (Veglie, 4 aprile 1906Ostuni, 23 agosto 1991) è stato un arcivescovo cattolico italiano.

Orazio Semeraro
arcivescovo della Chiesa cattolica
Semen est Verbum Dei
 
Incarichi ricoperti
 
Nato4 aprile 1906 a Veglie
Ordinato presbitero11 agosto 1929 dall'arcivescovo Tommaso Valerio Valeri, O.F.M.
Nominato vescovo22 marzo 1957 da papa Pio XII
Consacrato vescovo10 maggio 1957 dal cardinale Adeodato Piazza, O.C.D.
Elevato arcivescovo30 aprile 1967 da papa Paolo VI
Deceduto23 agosto 1991 (85 anni) a Ostuni

Biografia

modifica

Nacque a Veglie, in provincia e arcidiocesi di Brindisi, il 4 aprile 1906 da Giuseppe e Natalizia Mazzotta.

Ricevette il battesimo, nella chiesa dei Santi Giovanni Battista e Irene a Veglie, da don Adolfo Verrienti, poi nominato vescovo prelato nullius di Altamura e Acquaviva delle Fonti.[1]

Formazione e ministero sacerdotale

modifica

Iniziato in tenera età il cammino in preparazione al sacerdozio, frequentò il liceo classico e i corsi teologici presso il seminario regionale di Molfetta. Conseguì poi la laurea in filosofia presso la Pontificia accademia di San Tommaso d'Aquino di Roma.[1]

L'11 agosto 1929 fu ordinato presbitero, nella cattedrale di Ostuni, dall'arcivescovo di Brindisi Tommaso Valerio Valeri.[1]

Dopo l'ordinazione fu nominato rettore del seminario arcivescovile di Ostuni e al contempo insegnò filosofia presso il liceo classico "Calamo". Nel 1938 divenne vicario generale della diocesi di Ostuni e canonico teologo del capitolo della cattedrale di Ostuni, mentre nel 1954 l'arcivescovo Nicola Margiotta gli assegnò anche l'incarico di vicario generale dell'arcidiocesi di Brindisi. Fu, inoltre, assistente diocesano della Gioventù femminile di Azione Cattolica, della Federazione universitaria cattolica italiana e del movimento dei laureati cattolici, promuovendo l'avvio del circolo delle Associazioni Cristiane Lavoratori Italiani.[1]

Ministero episcopale

modifica

Il 22 marzo 1957 papa Pio XII lo nominò vescovo di Cariati;[2] succedette ad Eugenio Raffaele Faggiano, precedentemente dimessosi per motivi di salute. Il 10 maggio seguente ricevette l'ordinazione episcopale, nella cattedrale di Ostuni, dal cardinale Adeodato Piazza, segretario della Congregazione concistoriale, co-consacranti l'arcivescovo di Brindisi Nicola Margiotta e il vescovo di Nardò Corrado Ursi. Il 29 giugno prese possesso della diocesi.[3]

Partecipò come padre conciliare a tutte le 4 sessioni del Concilio Vaticano II.[4]

Durante il suo episcopato a Cariati diede un forte sviluppo all'Azione Cattolica e alla predicazione popolare; promosse la costruzione di nuove chiese e la ristrutturazione di alcune in decadenza. Nel 1962 effettuò la visita pastorale.[3]

Il 30 aprile 1967 papa Paolo VI lo nomino arcivescovo coadiutore cum iure successionis di Brindisi e arcivescovo titolare di Faleri.[5] In seguito divenne amministratore apostolico sede plena della stessa arcidiocesi brindisina.[1]

Il 24 maggio 1975 lo stesso Paolo VI accolse la sua rinuncia, presentata per motivi di salute, all'incarico di arcivescovo coadiutore. Si ritirò nel palazzo vescovile di Ostuni, dove morì il 23 agosto 1991, all'età di 85 anni. Dopo le esequie fu sepolto nella concattedrale di Ostuni.[1]

Genealogia episcopale

modifica

La genealogia episcopale è:

  1. ^ a b c d e f Luigi Mazzotta, Mons. Orazio Semeraro, illustre cittadino vegliese che partecipò al Concilio Vaticano II, su VeglieNews - Veglie nel Mondo, 11 febbraio 2021. URL consultato il 27 marzo 2025.
  2. ^ Acta Apostolicae Sedis (PDF), n. 49, Tipografia poliglotta vaticana, 1957, p. 306. URL consultato il 27 marzo 2025.
  3. ^ a b Franco Liguori e Romano Liguori, Mons. Orazio Semeraro, il vescovo di Cariati che partecipò al Concilio Ecumenico Vaticano II, a 60 anni dalla sua ordinazione episcopale (1957), su cariatinet.it, 29 dicembre 2017. URL consultato il 27 marzo 2025.
  4. ^ Catholic Hierarchy.
  5. ^ Acta Apostolicae Sedis (PDF), n. 59, Tipografia poliglotta vaticana, 1967, p. 522. URL consultato il 27 marzo 2025.

Collegamenti esterni

modifica