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I palazzi di interesse storico, artistico e monumentale di Crema, ad uso residenziale o pubblico (non luoghi di culto), sono numerosi e quelli più vicini al centro di fondazione spesso inglobano parti di costruzioni precedenti[1], frutto di adattamenti a causa dell'esiguità di spazi[2].

Pianta di Crema. Scala 1:23 000. In Guida Rossa Lombardia Touring Club Italiano

Quelli più antichi risalgono al XV secolo, il più delle volte affacciati su una via pubblica, ma non mancano casi di collocazioni più interne alle quali si accede percorrendo un vicolo[3].

Si riporta la lista dei più importanti palazzi di Crema divisi per secolo, in ordine alfabetico[4]

XV secolo

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Palazzo Donati De' Conti, giaò Benzoni, Scotti, Martini.

XVI secolo

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Palazzo comunale.

XVII secolo

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Palazzo Pozzali, già Premoli.

XVIII secolo

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Archivio diocesano, già Palazzo Bonzi.

XIX secolo

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Palazzo ex Artigianelli, già Degrada.

XX secolo

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L'ex palazzo del seminario vescovile.
  1. ^ Edallo, p. 88.
  2. ^ Perolini/Ermentini, p. 1.
  3. ^ Edallo, p. 88.
  4. ^ Perolini, pp. 1–406.

Bibliografia

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  • Beppe Ermentini e Mario Perolini, Via Fecavalli a Crema, in Insula Fulcheria V/VI, Museo civico di Crema e del Cremasco, 1966/1967.
  • Edoardo Edallo, Crema: la formazione del tessuto urbano. In L’immagine di Crema, a cura del Gruppo Antropologico Cremasco, Crema, Leva Artigrafiche, 1995.
  • Mario Perolini, Vicende degli edifici storici e monumentali di Crema, Crema, Leva Artigrafiche, 1995.
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