Paradamite

minerale della famiglia dei fosfati, arseniati e vanadati

La paradamite (simbolo IMA: Prd[7]) è un raro minerale del gruppo della tarbuttite; appartiene alla famiglia dei "fosfati, arseniati e vanadati" e possiede composizione chimica Zn2(AsO4)(OH).[2]

Paradamite
Classificazione Strunz (ed. 10)8.BB.35[1]
Formula chimicaZn2(AsO4)(OH)[2]
Proprietà cristallografiche
Sistema cristallinotriclino[3]
Classe di simmetriapinacoidale[4]
Parametri di cellaa = 5,638(3) Å, b = 5,827(3) Å, c = 6,692(2) Å, α = 103,25(4)°, β = 104,37(3)°, γ = 87,72(4)°, V = 207,27 ų, Z = 2[5]
Gruppo puntuale1[4]
Gruppo spazialeP1[3]
Proprietà fisiche
Densità misurata4,55[5] g/cm³
Densità calcolata4,595[5] g/cm³
Durezza (Mohs)3,5[3]
Sfaldaturaperfetta secondo {010}[4]
Coloregiallo pallido[6]
Lucentezzavitrea, semi vitrea, resinosa[5]
Opacitàda trasparente a traslucida[5]
Strisciobianco[6]
Diffusionerara
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Etimologia e storia

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Il nome del minerale è stato scelto nel 1956 da George Switzer come allusione al polimorfismo della paradamite con l'adamite, motivo per cui si è usato il prefisso παρα che in lingua greca significa 'vicino'.[5][8]

Classificazione

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La classica nona edizione della sistematica dei minerali di Strunz, aggiornata dall'Associazione Mineralogica Internazionale (IMA) fino al 2009,[9] elenca la paradamite nella classe "8. Fosfati, arseniati, vanadati" e da lì nella sottoclasse "8.B Fosfati, ecc., con anioni aggiuntivi, senza H2O"; questa viene suddivisa più finemente in base alla dimensione dei cationi coinvolti e al rapporto tra idrossile e gruppo RO4 (in questo caso, R=As), in modo tale da trovare la paradamite nella sezione "8.BB Con soltanto cationi di media dimensione, (OH, ecc.):RO4 circa 1:1" dove forma il sistema nº 8.BB.35insieme alla tarbuttite.[9]

Questa suddivisione viene mantenuta invariata anche nell'edizione successiva, proseguita dal database "mindat.org".[1]

Nella Sistematica dei lapis (Lapis-Systematik) di Stefan Weiß la paradamite si trova nella classe dei "fosfati, arseniati e vanadati" e nella sottoclasse dei "fosfati [arseniati e vanadati] anidri, con anioni estranei F, Cl, O, OH"; qui è nella sezione dei minerali con "cationi di medie dimensioni: Mg-Mn-Fe-Cu-Zn; gruppo della libethenite" dove forma il sistema nº VII/B.06 insieme a eveite, zincolibethenite, olivenite, zincolivenite, adamite, auriacusite, tarbuttite e libethenite.[10]

Anche la classificazione dei minerali secondo Dana, usata principalmente nel mondo anglosassone, elenca la paradamite nella famiglia dei "fosfati, arseniati e vanadati"; qui il minerale è nella classe dei "fosfati [arseniati e vanadati] anidri con idrossile o alogeno" e da lì nella sottoclasse dei "fosfati [arseniati e vanadati] anidri con idrossile o alogeno, con (A)2(XO4)Zq" dove forma il sistema nº 41.06.07 insieme alla tarbuttite.[11]

Abito cristallino

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La paradamite cristallizza nel sistema triclino nel gruppo spaziale P1 (gruppo nº 2) con i parametri di cella a = 5,638(3) Å, b = 5,827(3) Å, c = 6,692(2) Å, α = 103,25(4)°, β = 104,37(3)°, γ = 87,72(4)°, oltre ad avere 2 unità di formula per cella unitaria.[5]

Origine e giacitura

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La paradamite è un raro minerale secondario che è stato trovato nelle zone ossidate di alcuni depositi idrotermali polimetallici; la paragenesi è con mimetite, adamite, ojuelaite, mapimite e limonite (per campioni rinvenuti nella miniera di Ojuela in Messico) e con köttigite, adamite, smithsonite, wulfenite e calcocite (per campioni trovati nella miniera di Tsumeb in Namibia).[6]

Il minerale è molto raro ed è stato trovato solo in pochi siti. La sua località tipo è la miniera di "Ojuela" (25.79361°N 103.79111°W) presso Mapimí (Messico);[12] la miniera di "Tsumeb" presso l'omonima città (Namibia); Iserlohn (in Renania Settentrionale-Vestfalia, Germania); nelle miniere "Mercati" presso Lavreotiki (Grecia); nella miniera di "Cogolla Alta" in Andalusia (Spagna).[13]

Forma in cui si presenta in natura

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La paradamite si presenta raramente come cristalli equanti, striati e arrotondati, ma anche in aggregati fasciati di dimensioni fino a 1 cm.[6] Il minerale è da trasparente a traslucida con lucentezza vitrea, semi vitrea o resinosa; il colore è giallo pallido, mentre quello del suo striscio è bianco.[5]

  1. ^ a b (EN) Strunz-Mindat (2025) Classification - With only medium-sized cations, (OH, etc.):RO4 about 1:1, su mindat.org, Hudson Institute of Mineralogy. URL consultato il 15 settembre 2025.
  2. ^ a b (EN) Malcolm Back et al, The New IMA List of Minerals – A Work in Progress – Updated: September 2025 (PDF), su cnmnc.units.it, IMA/CNMNC, Marco Pasero, settembre 2025. URL consultato il 15 settembre 2025.
  3. ^ a b c (DE) Paradamin (Paradamite), su mineralienatlas.de. URL consultato il 15 settembre 2025.
  4. ^ a b c (EN) Paradamite Mineral Data, su webmineral.com, David Barthelmy. URL consultato il 15 settembre 2025.
  5. ^ a b c d e f g h (EN) Paradamite, su mindat.org, Hudson Institute of Mineralogy. URL consultato il 15 settembre 2025.
  6. ^ a b c d (EN) Paradamite (PDF), su handbookofmineralogy.org, Mineralogical Society of America. URL consultato il 15 settembre 2025.
  7. ^ (EN) Laurence N. Warr, IMA–CNMNC approved mineral symbols (PDF), in Mineralogical Magazine, vol. 85, 2021, pp. 291-320, DOI:10.1180/mgm.2021.43. URL consultato il 15 settembre 2025 (archiviato dall'url originale il 9 febbraio 2025).
  8. ^ (EN) Frank C. Hawthorne, Paradamite, in Acta Crystallographica Section B Structural Crystallography and Crystal Chemistry, vol. 35, n. 3, 1979, pp. 720-722, DOI:10.1107/s0567740879004520. URL consultato il 15 settembre 2025.
  9. ^ a b (EN) Ernest Henry Nickel e Monte C. Nichols, IMA/CNMNC List of Minerals 2009 (PDF), su cnmnc.units.it, IMA/CNMNC, gennaio 2009. URL consultato il 15 settembre 2025 (archiviato dall'url originale il 29 luglio 2024).
  10. ^ (DE) Lapis Classification - VII PHOSPHATE, ARSENATE UND VANADATE - VII/B Wasserfreie Phosphate, mit fremden Anionen F,Cl,O,OH, su mineralienatlas.de. URL consultato il 15 settembre 2025.
  11. ^ (EN) Dana Classification 8th edition - A2(XO4)Zq, su mindat.org, Hudson Institute of Mineralogy. URL consultato il 15 settembre 2025.
  12. ^ (EN) Ojuela Mine, Mapimí, Mapimí Municipality, Durango, Mexico, su mindat.org, Hudson Institute of Mineralogy. URL consultato il 15 settembre 2025.
  13. ^ (EN) Localities for Paradamite, su mindat.org, Hudson Institute of Mineralogy. URL consultato il 15 settembre 2025.

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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  • (EN) Paradamite, su mindat.org, Hudson Institute of Mineralogy. URL consultato il 15 settembre 2025.
  • (EN) Paradamite Mineral Data, su webmineral.com, David Barthelmy. URL consultato il 15 settembre 2025.
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