Pasquale Improta
Pasquale Improta (Napoli, 18 maggio 1885 – 27 giugno 1957) è stato un politico, imprenditore e avvocato italiano, eletto nella XXV e XXVI legislatura del Regno d'Italia e nella I legislatura della Repubblica Italiana alla Camera.
Pasquale Improta | |
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Deputato della Repubblica Italiana | |
Legislatura | I |
Gruppo parlamentare | Democristiano |
Sito istituzionale | |
Deputato del Regno d'Italia | |
Legislatura | XXV, XXVI |
Collegio | Collegio elettorale di Napoli |
Sito istituzionale | |
Dati generali | |
Partito politico | DC |
Titolo di studio | laurea in giurisprudenza |
Professione | imprenditore |
Biografia
modificaPasquale Improta fu erede di un'importante famiglia napoletana di facoltosi proprietari terrieri, imprenditori e banchieri, strettamente imparentata anche con gli armatori Lauro.[1][2][3][4][5][6]
Laureatosi in Giurisprudenza, superò l'esame di Stato iscrivendosi all'albo degli avvocati di Napoli. Presidente dell’Associazione Nazionale Industriali Mugnai e Pastai, si dedicò con il padre Vincenzo, banchiere, ed il fratello Gaetano alla gestione della maggiore impresa molitoria del Mezzogiorno nel campo della produzione di paste alimentari. Avviata dal padre nell’ottocento, ne potenziò il molino e pastificio di Capodichino. Aprí un ulteriore stabilimento, assieme ai fratelli, in Giugliano, che fu ricostruito nel 1948 con i più moderni criteri a seguito dei bombardamenti.[7][8][9] Fu, inoltre, consigliere provinciale delle corporazioni per la sezione industriale di Napoli.[10]
Contestualmente all'attività imprenditoriale, intraprese la carriera politica, venendo eletto nella XXV e XXVI legislatura del Regno d'Italia e nella I legislatura della Repubblica Italiana alla Camera.
L'onorevole fu insignito del titolo di Cavaliere del Lavoro il 2 giugno del 1957, 25 giorni prima della sua dipartita, avvenuta presso la sua residenza napoletana in via Posillipo.[11][12] Fu sepolto nel mausoleo di famiglia, sito in Secondigliano.
Onorificenze
modificaNote
modifica- ^ Gazzetta ufficiale della Repubblica italiana. Parte prima, Istituto poligrafico dello stato, 1966. URL consultato il 30 marzo 2023.
- ^ Mino Cucciniello, I RICORDI DELLA MIA NAPOLI: spunti di riflessione, Rogiosi, 2 aprile 2015, ISBN 978-88-6950-040-4. URL consultato il 2 dicembre 2022.
- ^ il principe sergio vicino ai familiari del sen. achille lauro - Tricolore Italia (PDF), su tricolore-italia.com.
- ^ Pasta. Il primo d'Italia - Fondazione Vincenzo Agnesi (PDF), su fondazionevincenzoagnesi.it.
- ^ mbergamaschi, Gli imprenditori italiani di un secolo fa - L'Opinione di Paolo Dalcò, su FOOD, 11 luglio 2020. URL consultato il 2 dicembre 2022.
- ^ Secondigliano – Detti Napoletani, su dettinapoletani.it. URL consultato il 30 marzo 2023.
- ^ Confederazione generale dell'industria italiana, Annuario, Tipografico F. Failli, 1950. URL consultato il 30 marzo 2023.
- ^ Confederazione generale dell'industria italiana, Annuario, Tipografico F. Failli, 1950. URL consultato il 2 dicembre 2022.
- ^ Annuario delle banche e banchieri d'Italia, 1927. URL consultato il 2 dicembre 2022.
- ^ Annuario industriale della provincia di Napoli, Tip. F. Giannini & Figli. URL consultato il 2 dicembre 2022.
- ^ Napoli e i napoletani guida pratica illustrata, tip. editrice Tocco, 1935. URL consultato il 2 dicembre 2022.
- ^ Cavaliere, su Federazione Nazionale dei Cavalieri del Lavoro. URL consultato il 28 maggio 2024.
Collegamenti esterni
modifica- Pasquale Improta, su storia.camera.it, Camera dei deputati.