Personaggi di Soulcalibur
Di seguito sono elencati tutti i personaggi dell'intera saga.

Personaggi principali
modificaAlgol
modifica- È doppiato da: Joji Nakata (giapponese)
Algol (アルゴル?, Arugoru), conosciuto anche come il Re Eroe (in Soulcalibur V diventa il Grande Re Eroe), è un combattente leggendario in grado di sfruttare i poteri delle due spade Soul Edge e Soul Calibur senza sortirne l'influenza perversa.
Secondo Hideo Yoshie, il principale designer dei personaggi, Algol è colui che sonda il terreno per diventare il più forte personaggio di tutta la saga di Soulcalibur. Il suo costume è stato molto difficile da disegnare, poiché deriva da una civiltà andata ormai perduta. Senza armatura, è ben visibile sul suo petto il tatuaggio di un occhio; ha le unghie lunghe, i capelli bianchi e gli occhi dorati.
Algol utilizzò la Soul Edge per portare serenità nelle proprie terre; tuttavia il figlio Arcturus rubò la spada, perché geloso del potere del padre, e ne fu posseduto. Algol fu costretto a combattere il proprio figlio e ad ucciderlo. Colto dal rimorso per l'omicidio del figlio, Algol volle creare una spada che potesse contrastare la Soul Edge. Dopo innumerevoli tentativi e grazie all'aiuto di alcuni saggi, utilizzando i frammenti della spada malefica riuscì a creare la Soul Calibur, ma non senza un grande sacrificio: infatti a conclusione del procedimento venne sigillata l'anima di Algol nella spada stessa, affinché potesse proteggere il villaggio nei secoli. A causa degli scontri tra Soul Edge e Soul Calibur, lo spirito di Algol iniziò a risvegliarsi e ad accumulare il potere scaturito dai combattimenti. Durante il sedicesimo secolo, l'anima divenne capace di fuoriuscire dalla spada e di ricreare il corpo del Re Eroe, così come era un tempo. Tuttavia per restare in vita aveva bisogno di brandire entrambe le spade, attirando così vari guerrieri desiderosi di impossessarsene, che attendeva nella Torre della Memoria.
Nonostante abbia un aspetto maligno, sia bramoso di potere e abbia un ruolo di antagonista, Algol possiede un animo nobile, è dotato di un'indomabile volontà e aiuta gli altri ben volentieri. Nel finale di Sophitia Alexandra, lui la salva dal potere corruttivo della Soul Edge, proteggendo i suoi figli dalla spada. Molti dei personaggi buoni o neutrali, hanno Algol come boss finale, ma solo per impossessarsi della spada, non perché sia un'entità malvagia da sconfiggere.
È doppiato da Joji Nakata nella versione in giapponese. Secondo una lista stilata da Cheat Code Central, Algol è uno dei "migliori" dieci personaggi segreti nella storia dei videogiochi picchiaduro.[1]
Amy
modifica- È doppiata da: Kanako Tateno (Soulcalibur III) e Hitomi Nabatame (Soulcalibur IV-attuale) (giapponese)
Amy Sorel (エイミ・ソレル?, Soreru Eimi) è una giovane schermitrice di età sconosciuta e origini francesi. È la figlia adottiva di Raphael Sorel, che ha da poco acquisito il rango aristocratico di conte. Avendo trascorso molto tempo in viaggio con il padre, Amy ne acquisisce le abilità belliche, diventando anch'essa una spadaccina. Conducendo una vita solitaria, scarna e austera, Amy è una ragazzina dalla personalità introversa e alquanto restia al dialogo, che nutre totale fiducia solo nei confronti del suo nuovo padre. Amy si presenta come una fanciulla poco più che adolescente, dall'aspetto delicato e un po' tetro di una bambola, dagli occhi verdi e i capelli rossi, vestita solitamente di indumenti scuri.
Nasce nel 1576 in un villaggio in provincia di Rouen, in Francia, probabilmente figlia unica di due contadini morti di Peste quando lei aveva all'incirca undici anni. Amy conosce Raphael nel 1589 quando questi, braccato dalle autorità locali, viene inaspettatamente aiutato dalla ragazzina, che non provando particolare simpatia per le guardie, le depista con una falsa indicazione. Il gesto di Amy colpisce molto Raphael, tanto che egli inizia a provare un immediato e istintivo senso di protezione verso la ragazzina, e decide così di adottarla e portarla con sé nel suo viaggio alla ricerca della Soul Edge. Al termine della sua missione Raphael si ricongiunge ad Amy e acquista un castello in Romania, ove ritirarsi e dedicarsi completamente alla crescita e l'educazione della figlia, ma finendo contagiato da alcuni frammenti della Spada Malefica rimasti nelle sue ferite, sia lui che Amy, che lo stava curando ne rimangono contagiati, diventando una sorta di automi posseduti. Amy in particolare però, rimane così devastata dall'influenza della lama che diviene progressivamente incapace di reagire con il mondo esterno, e tale disagio affligge Raphael a tal punto che egli si prefigge il compito di trasformare l'intero mondo affinché esso possa interagire con la figlia, e inizia a seminare il potere della Soul Edge presso ogni dove, cominciando dai villici della sua contea, per poi dipanarsi nelle aree limitrofe. La folle impresa dell'uomo non tarda ad allertare il guerriero Kilik, che segue la scia di caos provocata dalle azioni di Raphael, purificando i luoghi e le persone da essa coinvolti, fino a raggiungere il maniero in cui risiedono i Sorel, dove trova Amy in stato semi catatonico. La vicenda si conclude in due modi, ovvero con il successo di Raphael nella sua impresa, oppure con la prevalsa di Kilik, che purifica Amy. Tuttavia, le vicende che seguono lasciano credito al primo epilogo. Con la ricomparsa della Soul Edge, Amy decide di mettersi sulle tracce del padre, già accorso alla ricerca della lama, e prende a svolgere le sue indagini separatamente.
Arthur
modifica- È doppiato da: Toshiyuki Morikawa (Soulcalibur) e Masaya Takatsuka (Soulcalibur III) (giapponese)
Arthur (アーサー?, Āsā) è uno spadaccino inglese armato di katana. Sebbene non sia riuscito ad ottenere la Soul Edge, riesce a possederne un frammento. In seguito alla morte di sua moglie causata da quell'oggetto, egli decide di vendicarsi ponendosi come obbiettivo quello di distruggere l'arma malvagia. Appare solamente in alcune edizioni speciali di Soulcalibur come sostituto di Mitsurugi e come personaggio bonus in Soulcalibur III.
Astaroth
modificaAstaroth è un possente golem che è stato creato da una setta per ritrovare la Soul Edge. Per raggiungere lo scopo si allea con il malvagio Nightmare.
Azwel
modificaAzwel è uno dei principali antagonisti di Soulcalibur VI. Egli è un uomo di straordinaria intelligenza e studioso in molti campi, tra cui la storia, la medicina, la guerra e l'arte. I suoi studi sulla storia dell'umanità lo portarono alla conclusione che l'umanità si sarebbe autodistrutta attraverso guerre e altre calamità. Il suo amore fanatico per le persone lo ha portato a mettere in atto un terrificante piano per salvarli da loro stessi. La sua arma è un paio di guanti chiamati Palindrome: il guanto destro contiene un frammento della Soul Edge mentre quello sinistro ha un pezzo di Soul Calibur. Traendo il suo potere anche dalla memoria delle battaglie passate, conservata all'interno di quei frammenti, Azwel utilizza in combattimento tali guanti per evocare innumerevoli armi di tutti i tipi, anche contemporaneamente.
Cassandra
modificaCassandra Alexandra è la sorella minore di Sophitia. Si presenta come un'adolescente bionda e, come la sorella, combatte con una spada e uno scudo. È nata ad Atene come sua sorella maggiore.
Cervantes
modificaCervantes è un pirata spagnolo divenuto potentissimo dopo aver preso possesso della Soul Edge. È uno dei personaggi più ricorrenti della serie.
Charade
modificaOriginalmente un soldato umano, Charade iniziò ad avventurarsi per raccogliere i frammenti della Soul Edge. Quando venne ucciso da alcuni banditi, i vari pezzi della Soul Edge, che erano intanto trattenuti dal cadavere, rianimarono Charade trasformandolo in un essere mostruoso composto da un bulbo oculare circondato da ossa. Charade ora aspira ad assorbire tutti i frammenti della Soul Edge e, probabilmente, a divenire un tutt'uno con essa. Charade è in grado di eseguire la scansione mentale dei guerrieri che affronta, creando armi fuori del suo corpo per seguire lo stile di combattimento che imita. Appare per la prima volta in Soulcalibur II.
Dampierre
modifica- È doppiato da: Shigeru Chiba (giapponese)
Dampierre (ダンピエール?, Danpiēru) è un furfante codardo con la mania del gioco d'azzardo. Indossa un unitard a righe, un cilindro ed una bizzarra giacca bianca e gialla. È armato di due lame retrattili e combatte in modo imprevedibile utilizzando talvolta delle finte per cogliere di sorpresa l'avversario. Appare per la prima volta in Soulcalibur: Broken Destiny.
Edge Master
modifica- È doppiato da: Daisuke Gōri (Soulcalibur) e Kōji Ishii (Soulcalibur V) (giapponese)
Edge Master (エッジマスター?, Ejjimasutaa) è un potentissimo e misterioso veterano giapponese che conosce innumerevoli stili di combattimento. Viene ricordato per essere il maestro di Kilik. Appare per la prima volta in Soulcalibur.
Elysium
modificaElysium è lo spirito della Soul Calibur. Sebbene sia finora apparso con le sembianze di Sophitia, la sua forma originale è sconosciuta. Il suo stile di combattimento imita quello dei personaggi femminili presenti nel gioco e cambia di turno in turno. Appare solo in Soulcalibur V.
Grøh
modificaGrøh è l'unico personaggio introdotto in Soulcalibur VI insieme ad Azwel. Si tratta di un membro della misteriosa Organizzazione Aval, un gruppo antico e segreto che venne fondato quando un re usò la spada spirituale per sconfiggere la sua controparte maledetta e, in fin di vita, affidò loro sia la lama che la missione di liberare il mondo dai "malfestati": uomini contaminati dall'oscurità della Soul Edge. Brandisce due spade che possono connettersi l'un l'altra a mo' di doppia lancia.
Hilde
modificaHildegarn von Krone è la giovane sovrana del regno tedesco di Wolfkrone. Aspira a distruggere le due spade leggendarie ed è armata di lancia e spada corta.
Hwang
modifica- È doppiato da: Toshiyuki Morikawa (Soul Blade (arcade)), Wataru Takagi (Soul Blade (console)-Soulcalibur) e Naoki Imamura (giapponese)
Hwang Seong-gyeong (ファン・ソンギョン?, Fan Songyon) è un combattente coreano armato di spada cinese. Appare per la prima volta in Soul Blade.
Hwang appare vestito con un look in stile marziale cinese, spesso con una bandana intorno alla testa. I suoi capelli a spazzola son stati poi ripresi nel sviluppare Yun-Seong, che fisicamente ha molto in comune con Hwang, pur essendo più giovane e con i capelli rossi.
Figlio primogenito di una famiglia molto modesta, Hwang crebbe col un forte senso della giustizia, così appena fu abbastanza grande si iscrisse ad un dojo di arti marziali per imparare a difendersi e a prendersi cura delle persone a cui voleva bene. Talento naturale, Hwang divenne presto il miglior allievo della scuola, tanto che il suo maestro Seung Myong, che desiderava tanto aver un erede maschio (e invece ebbe una figlia, Seung Mina) considerò l'idea di adottarlo. Quando il Giappone, in costante espansione, minacciò di invadere la sua terra, la Corea, Hwang si arruolò immediatamente volontario per difenderne le coste, in prima linea contro il nemico. Quando venne a conoscenza della misteriosa Soul Edge, spada dei condottieri, in grado di spazzare via un intero esercito nelle mani di un capace guerriero, Hwang abbandonò allora la sua missione per dedicarsi alla ricerca della mitica arma. Senza esserne a conoscenza, venne seguito nel suo viaggio verso Occidente dalla figlia del suo mentore, Seung Mina, desiderosa di mostrare il suo valore di guerriera. Hwang viaggiò per tutta l'Europa in cerca della spada leggendaria, ma quando seppe che la Corea stava per esser sopraffatta, lui e Mina ritornarono in patria, dove lui venne accolto come un eroe nazionale. Nel finale alternativo di Soulcalibur III, Hwang viene posseduto dall'anima maligna della spada.
Inferno
modificaInferno (インフェルノ?, Inferuno) è lo spirito della Soul Edge. Risiede negli inferi, e si presenta come una creatura fatta di ossa e fiamme che, in Soulcalibur II, racchiude nel suo corpo la Soul Calibur. È giocabile in Soulcalibur mentre in Soulcalibur II diviene il boss finale. Il combattimento cambia di turno in turno come un Edge Master. Ritorna in SoulcaliburVI.
Ivy
modificaIsabella "Ivy" Valentine è una sensuale nobildonna studiosa di alchimia. Durante la trama cerca di distruggere la Soul Edge, che ha dannato l'anima del suo padre biologico Cervantes. È armata con una spada che può distendersi come una frusta ed è dotata di volontà propria.
Kilik
modificaKilik è un mistico armato del Kali Yuga, un leggendario bastone lungo.
Orfano, Kilik fu allevato dai monaci del tempio di Ling-Sheng Su, dove si legò profondamente a Xianglian, considerandola una sorella. Poco prima della cerimonia in cui Xianglian avrebbe ereditato lo specchio sacro Dvapara-Yuga, il tempio venne travolto dal seme del male, che rese folli i monaci. Corrotto anch’egli, Kilik uccise i compagni, inclusa Xianglian, che prima di morire gli pose al collo lo specchio per salvarlo.
Salvato da Edge Master, Kilik apprese di essere stato contaminato dal male proveniente dalla spada demoniaca Soul Edge. Dopo anni di addestramento, partì per distruggerla. Durante il viaggio incontrò Maxi, un pirata, e Xianghua, guerriera imperiale e sorella di Xianglian, sebbene nessuno dei due ne fosse a conoscenza. Insieme affrontarono Nightmare e l’entità Inferno; Xianghua, con la spada sacra Soul Calibur, riuscì a sconfiggerlo, salvando Kilik. Negli anni successivi, Kilik continuò ad allenarsi con Edge Master per dominare l’energia malefica dentro di sé. Quando Soul Edge riemerse, intraprese un nuovo viaggio, affrontando Zasalamel e ricevendo da Edge Master un nuovo frammento di Dvapara-Yuga. Capì che Soul Edge e Soul Calibur erano due poteri opposti ma simili, destinati a bilanciarsi.
Pur amando Xianghua, Kilik scelse di separarsi da lei per affrontare da solo il proprio destino e redimere i peccati del passato.
Kilik risulta essere uno dei personaggi preferiti della serie.[2] Secondo due classifiche stilate rispettivamente dai siti IGN e Complex, il personaggio si è piazzato rispettivamente al nono e dodicesimo posto.[3][4]
Leixia
modificaYan Leixia è una quindicenne comparsa solamente in Soulcalibur V nonché amica di Maxi, Natsu e Xiba. Sebbene il padre di Leixia, Yan Wujin, sia un generale negli eserciti della dinastia Ming, sua madre ha contribuito maggiormente a renderla avventurosa. Dopo aver ascoltato i racconti di Xianghua, Leixia le promette di possedere la "Spada dell'Eroe" e si allena per raggiungere l'obbiettivo. I suoi lineamenti del viso ricordano quelli della madre Xianghua e indossa, come lei, un abito ispirato al fiore di loto blu. Sembra portare il ciondolo di Kilik, il Dvapara-Yuga. È finora apparsa nel solo Soulcalibur V e Soulcalibur: Lost Sword.
Li Long
modifica- È doppiato da: Jin Yamanoi (Soul Blade) e Masaya Takatsuka (Soulcalibur III) (giapponese)
Li Long (?, リ・ロン, Ri Ron) è un guerriero cinese armato di nunchaku. È apparso solamente in Soul Edge e in Soulcalibur III come personaggio bonus. Il suo stile di combattimento ha ispirato quello di Maxi.
Lizardman
modificaLizardman (リザードマン?, Rizādoman) è un rettile antropomorfo armato di ascia e scudo (sebbene in Soulcalibur V utilizzi per la prima volta due asce). Fa la sua prima apparizione in Soulcalibur.
Il soldato spartano Aeon Calcos (アイオーン・カルコス?, Aiōn Karukosu) (Αίών Καλκος, in greco) così come Sophitia, era uno dei ventiquattro guerrieri che furono a conoscenza dell'oracolo di Efesto, il quale voleva che la Soul Edge fosse distrutta. Armato della XI Sword, forgiata dal dio, fu trovato da un gruppo di viaggiatori del deserto che lo reidratarono e lo portarono con loro al villaggio. Per ripagarli, Aeon insegnò loro le tecniche di spada; nel frattempo però Siegfried Schtauffen aveva accidentalmente scatenato il "seme malefico" e Aeon si trasforma in un pazzo sanguinario che massacra ogni abitante del villaggio. Il creatore di Astaroth, Kunpaetku, sentendo la storia di Aeon decide di catturarlo e di effettuare esperimenti sul suo corpo, trasformandolo in Lizardman. A questi fu ordinato di rapire Bangoo, il figlio adottivo di Rock, in Europa, cosicché avrebbe potuto recuperare la propria anima. Tuttavia Rock lo sconfigge impugnando la Soul Edge. La delusione cocente porta Lizardman in uno stato confusionale, superato il quale tenta in tutti i modi di ripristinare il suo vecchio corpo, senza però riuscirci e per questo maledice il dio Efesto per averlo abbandonato. Dopo un po' di tempo comincia a perdere gradualmente la sua umanità e la memoria; tuttavia, riesce comunque a mettere su un gruppo di "lizardman" come lui, si rende conto che la sua anima è stata presa dalla Soul Edge e decide di andare a recuperarla.
Nel 2002 un sondaggio della Namco sui personaggi preferiti in Soulcalibur II vide Lizardman piazzarsi all'ottava posizione col 2.53% dei gradimenti.[senza fonte]
Maxi
modificaMaxi (マキシ, Makishi, anche scritto come真喜志) è un pirata finora apparso in tutti i capitoli della serie. Combatte con un nunchaku; in Soulcalibur era chiamato Fatibal, da Soulcalibur II in poi invece Soryuju. Malgrado utilizzi un'arma a corto raggio, Maxi è molto rapido ed efficace.
Si presenta come un ragazzo molto attraente, con una pettinatura "a banana" simile a quella del cantante Elvis Presley. Solitamente è a torso nudo o indossa una giacca bianca aperta. Lo si può scegliere con i capelli neri oppure biondi.
Figlio di un commerciante navale del Regno di Ryukyu (oggi Okinawa), Maxi crebbe a bordo della nave del padre, imparando fin da giovane a usare il nunchaku come arma di difesa e diventando un combattente eccezionale. Durante un viaggio, incontrò un misterioso passeggero di nome Zhang Wu, in realtà Li Long sotto falsa identità, che usava anch’egli un nunchaku. Sfidatolo per orgoglio, Maxi venne sconfitto, ma impressionato dalla sua abilità gli chiese di diventare suo maestro. Zhang accettò e lo addestrò per tutto il viaggio, accrescendo notevolmente la sua forza e la sua tecnica.
Alla morte del padre, Maxi ereditò la nave e decise di salpare verso occidente per esplorare il mondo, trasformandosi in un pirata. In un porto indiano incontrò Kilik, che cercava un passaggio verso occidente. Tuttavia, la nave fu attaccata da un’orda di mostri guidati da Astaroth. Maxi e Kilik combatterono fianco a fianco, ma l’intero equipaggio di Maxi fu sterminato. Giurando vendetta, Maxi si unì a Kilik e alla giovane spadaccina Xianghua nella loro missione di distruggere la Soul Edge. Giunti in Europa, nei pressi del Castello di Ostrheinsburg, Maxi affrontò Astaroth in un duello mortale, riuscendo a sconfiggerlo. Tuttavia, a causa di una maledizione legata al dio Ares, venne inghiottito dalla terra e scomparve. Si risvegliò poi in un villaggio, salvato da un anziano che si prese cura di lui. Dopo un periodo di pace, udì la storia di un “gigante nero” armato d’ascia e, convinto che si trattasse di Astaroth, riprese il suo viaggio per vendicarsi. Ferito e indebolito, chiese aiuto al guaritore del villaggio, che usò un frammento della Soul Edge nel rituale di guarigione, causando in Maxi la perdita dei ricordi di Kilik e Xianghua. Nel suo vagare incontrò Kunpaetku, il creatore di Astaroth, e durante il confronto iniziò a riacquistare la memoria. Tornato al porto dove aveva perso il suo equipaggio, Maxi ritrovò i suoi vecchi compagni, ma il frammento demoniaco nel suo corpo gli impedì di restare con loro, poiché la sua energia contrastava con i poteri di Kilik.
Da quel momento Maxi proseguì da solo la sua caccia al “Gigante Nero”, deciso a distruggere definitivamente il suo nemico giurato.
Viene doppiato da Doug Boyd in Soulcalibur II.
La rivista Play Generation lo classificò come il secondo personaggio più tamarro dei videogiochi usciti su PlayStation 2 tenendo conto della sua apparizione in Soulcalibur III[5].
Mitsurugi
modifica- È doppiato da: Toshiyuki Morikawa (Soul Blade (arcade)), Wataru Takagi (Soul Blade (console)-attuale) (giapponese) e Scott Keck (Soulcalibur II)
Mitsurugi, il cui nome completo è Heishiro Mitsurugi (御剣 平四郎?, Mitsurugi Heishirō). Ha fatto la sua prima apparizione in Soul Blade e da allora è apparso in tutti i capitoli della serie.
Mitsurugi è un uomo di circa 29 anni, alto e robusto. Ha uno sguardo minaccioso e il viso malrasato. I suoi capelli sono neri e molto lunghi, a volte raccolti in una lunga coda. Solitamente lo si può scegliere in diverse versioni: con il kimono, intero e a torso nudo, o con l'armatura tipica dei samurai.
Samurai che viaggia per il mondo in cerca di avversari sempre più forti, maestro nell'uso della katana, Mitsurugi è ispirato al celebre Musashi Miyamoto, samurai realmente esistito.
Nato a Bizen, Giappone, in origine Mitsurugi era figlio di un contadino, la cui fattoria subì numerose perdite nel corso degli anni, dovute ai briganti e alla guerra; stanco di tutto ciò Mitsurugi decide di intraprendere la via della spada per divenire un samurai. Anni dopo Mitsurugi diventa un guerriero temuto da tutti, per la sua abilità con la spada e la sua ferocia in combattimento, ma quando sui campi di battaglia appaiono i primi fucili, capaci di sbaragliare un intero battaglione, Mitsurugi decide di lasciare il Giappone per recarsi in Europa alla ricerca della leggendaria Soul Edge, l'arma suprema. Vagò per anni in cerca della spada maledetta, ma infine ne perse le tracce. Tornato in patria, sfidò a duello un fuciliere, ma venne sconfitto, colpito ad una spalla da un proiettile. Decise allora di sparire dalle scene, in un viaggio d'allenamento per perfezionare la sua abilità di spadaccino, per poter in seguito vendicarsi (Soul Edge). Recatosi in seguito al castello Xiwei, salvò la vita di un uomo da alcuni assassini, e questi, per ringrazialo, gli regalò un frammento dalla Soul Edge in suo possesso. A causa di questo frammento, Mitsurugi divenne l'obiettivo di una misteriosa setta di ninja, guidati da una misteriosa donna di nome Taki (Soulcalibur II). Anni dopo Mitsurugi divenne un mercenario che si unì ai ribelli che si opponevano al governo. Quando però venne a sapere del misterioso "cavaliere azzurro" (Nightmare) in grado di sconfiggere un intero esercito da solo, eccitato dall'idea di misurarsi con un avversario di tale valore, si mise sulle sue tracce, imbarcandosi nuovamente per l'Europa. Sulle sue tracce si mise, oltre a Taki, anche una donna di nome Setsuka, intenzionata ad ucciderlo per vendicare la morte del suo maestro, ucciso proprio da Mitsurugi (Soulcalibur III).
Natsu
modificaNatsu è una giovane ninja apparsa nel solo Soulcalibur V, capitolo dove affronta Patroklos assieme a Maxi, Xiba e Leixia per poi aiutarlo nella sua avventura. Il suo stile è pressoché identico a quello di Taki.
Necrid
modificaNecrid (ネクリッド?, Nekuriddo) è un umanoide calvo, verde e muscoloso. I suoi occhi sono rossi brillanti, e piccole protuberanze ossee fuoriescono dal suo braccio sinistro, sulla schiena, sulla mascella, e ha una cresta tipo Mohawk sulla testa. Le dita della sua mano destra hanno artigli appuntiti, ma la mano sinistra è molto più grande ha solo tre dita, con artigli simili a chele ossee. Due corna larghe, tipo ariete, escono dai lati opposti del suo polso; i suoi vestiti si limitano a pantaloncini blu scuro, grossi sandali di metallo tenuti al piede da bende, e un'armatura che copre il suo addome, i lati delle gambe e il braccio destro. Un rubino pulsante, descritto da McFarlane come "impianto energetico" è situato in uno strato di metallo circolare infilato nel suo petto. Con i suoi 6 piedi e mezzo di altezza, Necrid è il secondo personaggio più alto di tutta la serie. Il costume alternativo di Necrid lo fa apparire più pesante, squamato, con la pelle arancio-rossastra. Gli occhi sono verde acqua, i pantaloncini sono neri e gli occhi color zaffiro. Le protuberanze ossee sono più grandi e risiedono sul solo braccio sinistro e sulla spalla, e sembrano cristallini. Una spalliera copre la spalla destra ed è fissata al rubino attraverso una pettorina. Veste un'armatura, con bende attorno allo stomaco e una maschera, tenuta da due strisce, gli copre la faccia.
Necrid è un guerriero che un tempo sconfisse un possessore della Soul Edge, ma fu poi trascinato in una dimensione dominata dallo spirito della spada, Inferno. Incapace di affrontarlo, fuggì e rimase intrappolato per anni in quella realtà, fino a riuscire a liberarsi poco prima degli eventi di Soulcalibur.
Uscito dalla dimensione, Necrid scoprì che senza la sua energia vitale avrebbe provato dolori insopportabili. Il suo corpo era ormai mutato e la mente in preda alla follia. Attaccando dei viandanti, trovò un frammento della Soul Edge, che alleviò la sua sofferenza. Da allora iniziò a cercare altri frammenti, utilizzando l’energia nel suo petto per creare armi mutaforma. Durante il viaggio incontrò Talim, con cui combatté e sconfisse il risorto Inferno. Lentamente Necrid recuperò parte della memoria, ma capì che anche la Soul Calibur, la spada spirituale, minacciava la sua esistenza. Per questo si rifugiò di nuovo nel Caos, la dimensione che lo aveva imprigionato, continuando la ricerca dei frammenti per sopravvivere.
Comparve unicamente in Soulcalibur II, dove combatte usando Maleficus, un’arma generata dall’energia della Soul Edge, capace di mutare forma e potenziarne i poteri.[6]
Fa la sua prima apparizione in Soulcalibur II. È stato disegnato da Todd McFarlane, attraverso una collaborazione con la Namco, venendo inserito in Soulcalibur II e poi messo in vendita come action figure. Essendo disegnato da McFarlane, Necrid è costruito diversamente dagli altri personaggi Namco, poiché mira al target di audience del Nord America. Il suo linguaggio è incomprensibile e non è stato utilizzato alcun doppiatore.
Nightmare
modificaNoto anche come il Cavaliere Azzurro, Nightmare non è altri che la volontà della Soul Edge, incarnata nei resti della corazza di Siegfried Schtauffen (quest'ultimo viene soggiogato dalla spada malefica). È l'antagonista principale della storia. Stringe un'alleanza con Astaroth, per assaltare il Castello di Ostrheinsburg.
Olcadan
modificaOlcadan è un personaggio apparso per la prima volta in Soulcalibur III. Nell'edizione giapponese è doppiato da Shigenori Souya.
Nato in un'era mitologica, Olcadan è un uomo che conosce ogni abilità di qualsiasi tipo di arte di combattimento. Con la sola eccezione di un combattimento finito in parità, egli ha sempre sconfitto ogni avversario. Così ha iniziato ad affrontare gli Dei. Ha trovato e sconfitto il grande gufo, messaggero del dio della guerra. La rabbia del dio maledice Olcadan, trasformandolo in un gufo antropomorfo. Da allora la gente tenta di catturarlo per ottenere il perdono del dio. Le streghe conosciute come "le sagge della quercia" vengono inviate contro di lui, approfittando del voto che lui fece affinché diventi imbattibile, e lo catturano. Il dio della guerra appare come un grande gufo senza testa e invia Olcadan in un'antica rovina sprofondata al di sotto della Terra. Incapace di trovare un'uscita, si arrende e accetta il destino cadendo in un profondo sonno.
Il potere del male, comunque, ha rotto il sigillo del labirinto permettendo ad Olcadan di scappare. Uscendo fuori dopo tanto tempo, apprende che il mondo è significativamente cambiato; tuttavia non è affatto preoccupato di ciò, ha sempre saputo che le onde poderose che l'hanno liberato erano indubbiamente il grande potere di quell'epoca. Impara a sopravvivere nella nuova era insegnando le tecniche di combattimento che aveva appreso da solo nel corso dei vari anni. Allora decide, al fine di risvegliare i propri sensi battaglieri assopiti a causa del lungo sonno, di affrontare il più forte avversario che ci fosse in quell'epoca: le due spade leggendarie, che ai suoi tempi erano giovani e deboli, create da mani umane, ma ora tengono testa alla potenza degli Dei.
Dopo aver sconfitto Abyss, Olcadan nel finale A distrugge la Soul Edge ed allena degli spadaccini affinché diventino più forti, per poter così fronteggiare qualcuno alla sua altezza; nel finale B, prende la spada e la vende per una manciata d'oro.
Olcadan usa le armi Ancient. Non si sa nulla su di loro, ma è probabile che Olcadan le abbia costruite con le proprie mani. Sono custodite in una scatola raffigurante il suo simbolo. Queste armi sono ben bilanciate e non hanno poteri speciali.
Patroklos
modificaFiglio di Sophitia e fratello minore di Pyrrha, Patroklos Alexander è il ragazzo protagonista di Soulcalibur V. Dopo una serie di vicende, riesce a liberare Pyrrha dalla maledizione della Soul Edge ed a convincerla a distruggere entrambe le spade leggendarie di cui sono venuti in possesso. Come i propri familiari, Patroklos utilizza una spada ed uno scudo, ma quando entra in possesso della Soul Calibur si trasforma in α Patroklos. In questa circostanza, il suo stile di combattimento diviene identico a quello di Setsuka.
Pyrrha
modificaPyrrha Alexandra è la co-protagonista di Soulcalibur V con Patroklos nonché sorella di quest'ultimo. Grazie al fratello, viene liberata dall'influenza malvagia della Soul Edge che la perseguita lungo la storia. Il suo stile molto aggraziato ricorda quello di Sophitia e Cassandra, ma diviene più brutale ed aggressivo quando la Soul Edge la trasforma nella spaventevole Pyrrha Ω.
Raphael Sorel
modificaRaphael Sorel (ラファエル・ソレル?, Rafaeru Soreru) è un nobiluomo francese. Fa la sua prima apparizione nel capitolo Soulcalibur II, per poi ritornare anche nei capitoli seguenti. Raphael appare in Smash Court Tennis Pro Tournament 2 come personaggio sbloccabile. Viene doppiato da Yasunori Masutani in Soulcalibur III e da Paul Jennings in Soulcalibur II.
Raphael Sorel, nobiluomo francese dal carattere fiero e orgoglioso, è un maestro di scherma addestrato all’uso del fioretto e degli stocchi. Dopo aver ucciso un nobile durante il periodo del “Seme della Malvagità”, viene rinnegato dalla sua famiglia e costretto a fuggire. Rifugiatosi in una piccola città, viene salvato da una giovane di nome Amy, che lo nasconde dai suoi inseguitori. Da allora Raphael la considera la sua unica ragione di vita.
Temendo per la sicurezza di Amy nella Francia in guerra, Raphael decide di cercare la Soul Edge, convinto che con il suo potere potrà porre fine al caos e costruire un futuro migliore per lei. Insegue quindi il cavaliere azzurro Nightmare, possessore della spada maledetta, e lo affronta al castello di Ostrheinsburg. Ferito a morte, riesce comunque a colpire la Soul Edge e perde conoscenza. Al risveglio, scopre di essere vivo, ma infettato dall’energia malvagia della spada.
La corruzione trasforma lentamente lui e Amy: la pelle diventa pallida, gli occhi rossi, e soffrono di debolezza di giorno e sete di potere di notte. Temuti come portatori di una piaga, vengono cacciati e trovano rifugio in un castello abbandonato in Wallachia. Lì, Raphael decide di cambiare il mondo per adattarlo a loro, diffondendo la corruzione e sottomettendo gli uomini dei villaggi vicini.
Quando scopre che una “pietra sacra” può annullare la sua influenza, tenta di distruggerla ma ne resta ferito. Convinto dell’esistenza di altri amuleti simili, parte per scoprirne la natura e cancellarli tutti. Prima di partire, dà l’addio ad Amy e affronta da solo l’esercito che assedia il suo castello.
Nei capitoli successivi, Raphael continua la sua ossessiva lotta contro Nightmare e cerca di piegare a sé il potere della Soul Calibur, divenendo sempre più oscuro e distante dalla sua umanità.
Rock
modifica- È doppiato da: Takashi Nagasako (Soul Blade-Soulcalibur), Minoru Inaba (Soulcalibur III) e Tōru Ōkawa (Soulcalibur IV-attuale) (giapponese)
Nathaniel William "Rock" Adams (アダムズ ロック?, Adamuzu Rokku) è un combattente armato con un martello gigante di origini inglesi. Fa la sua prima apparizione in Soul Edge.
Rock è un uomo imponente, dal fisico massiccio e dalla forza smisurata; nonostante sia sulla soglia della mezza età, conserva ancora tutta la sua energia. Rock è sempre abbigliato come un gladiatore, lasciando scoperte ampie zone del suo corpo; caratteristica interessante di Rock, è la particolarità di indossare elmi a foggia di testa d'animale. Viene doppiato da Takashi Nagasako nella versione di Soul Edge e Soul Calibur, da Minoru Inaba in quella di Soulcalibur III e da Wally Burr in quella inglese di Soulcalibur III e IV.
Figlio del venditore d'armi Mr. Adams, Nathaniel Williams ottiene il soprannome "Rock" grazie alla sua immensa forza. Il padre di Rock fece un'offerta per la Soul Edge ad un'asta segreta, e la portò a casa in nave quando fu attaccato dal pirata Cervantes de Leon. Il padre di Rock corse verso la stiva per nascondere la spada, e sua moglie gli corse dietro per fermarlo; a Rock fu detto di aspettare lì dove stava fino al loro ritorno, ma questi non tornarono mai più. La nave affondò e Rock si ritrovò sulle rive del Nuovo Mondo, dove conobbe la vita dei nativi americani. Tentò allora di aggregarsi ad una tribù del posto, ma essi erano spaventati dal "Gigante Bianco", e l'unico che non aveva paura di lui era un giovane ragazzo apache, Bangoo, i cui genitori furono uccisi da una tribù rivale. Rock, divenuto adulto, adottò Bangoo. Alla fine Rock riacquistò i suoi vecchi ricordi e decise che la Soul Edge l'avrebbe aiutato a riacquistare completamente la memoria, così armato di sola ascia attraversa i mari sperando che la spada faccia ancora parte del suo destino. Durante una battaglia in Grecia, con Sophitia Alexandra, combatté senza convinzione e quando la ragazza gli chiese il perché dei suoi attacchi esitanti, lui si rese conto che stava lasciando crescere Bangoo da solo e che forse sarebbe stato meglio se non l'avesse mai adottato. Ringraziò Sophitia per il suo aiuto e tornò dal figlio, ma un giorno Bangoo fu rapito da un gruppo di uomini lucertola capitanati da Aeon Calcos per rubargli l'anima. Rock tornò così in Europa e alla fine sconfisse Calcos, distruggendo la sua fidata ascia. Salvò il figlio, nonostante non abbia mai capito il perché del rapimento. Rock decise di non tornare nel Nuovo Mondo, poiché Bangoo era ancora troppo piccolo per affrontare un viaggio del genere e quindi si rifugiarono nel Nord Europa, e fece sì che il figlio avesse un'istruzione e si allontanasse dalla mentalità limitata dei nativi. Dopo che Bangoo era partito per far ritorno nella madre terra, Rock si mise nuovamente alla ricerca della Soul Edge volendo riaffermare la sua forza e la sua volontà. Rock arriva anche a traversare le Alpi, ma viene attaccato da Astaroth e sconfitto, riuscendo però a scampare alla morte. Ripresosi dalle ferite provocategli dal "Gigante Nero", capì che doveva fermarlo e si rimise nuovamente in viaggio. Quando ritrova Astaroth, questi è servo di Nightmare, ma quello che Rock sta cercando è qualcosa di più di una semplice prova di forza; c'è qualcosa di più grande che lo attende.
Setsuka
modificaSetsuka (雪華?) è un'affascinante combattente di origini giapponese da parte del padre e portoghese da parte della madre. È armata di una lama Iaito nascosta nel manico di un parasole di carta dipinto ad olio. Non si conosce nulla della sua arma, ma si crede sia un regalo del suo maestro. Ugetsu Kageuchi significa "cormorano al chiaro di luna, oscurità interiore". Setsuka usa uno stile chiamato Iaijutsu, incentrato nell'estrarre, colpire, pulire e ritirare la lama col minor numero di movimenti possibili.
I disegnatori di Soulcalibur III intendevano presentare Setsuka come una donna che ricordasse un fiore, enfatizzando la forma della sua silhouette e del suo affascinante kimono[7]. In tutte le sue incarnazioni, Setsuka viene sempre raffigurata indossando un kimono o un vestito simile. In Soulcalibur III è simile alle Oiran, che vestivano in modo simile alle geisha. Uno dei calci di Setsuka si chiama "Oiran kick". Setsuka è probabilmente ispirata a Lady Snowblood, un'eroina del cinema giapponese in cerca di vendetta e che nasconde una katana in un ombrello. Viene doppiata da Nanaho Katsuragi nella versione giapponese della serie e da Kari Wahlgren in quella inglese.
Di origini europee ma cresciuta in Giappone, Setsuka è sempre stata disprezzata per il suo aspetto straniero. Fuggita di casa, venne accolta da un uomo che la chiamò Setsuka (“fiore di neve”) e che lavorava come guardia del corpo. Egli la istruì nelle arti della spada e dell’autodifesa, diventando per lei maestro e figura centrale nella vita.
Col tempo, Setsuka divenne una donna elegante e forte, capace di ignorare i pregiudizi. Un giorno, il suo maestro le affidò una lettera da consegnare lontano. Al suo ritorno, lo trovò ferito gravemente dopo un duello, da cui non si sarebbe più ripreso. Nonostante la povertà, lui le regalò un kimono, e solo dopo la sua morte, Setsuka capì che lo amava davvero.Prima di morire, il maestro le rivelò il nome del suo avversario: Heishiro Mitsurugi. Nonostante lui non avrebbe voluto che fosse spinta dalla vendetta, Setsuka decise di cercare Mitsurugi per onorare e vendicare il suo amato maestro.
Nel suo viaggio, decide di trovare Nightmare, credendo che possa condurla fino al samurai. Nel finale di Soulcalibur III, Setsuka rifiuta il potere della Soul Edge e comprende, dopo aver risparmiato una donna in cerca di vendetta, che la vendetta non porta mai alla vera pace.
Seong Han-Myeong
modificaSeong Han-Myeong (noto anche come Seung Han Myong) è padre e maestro di combattimento di Seong Mi-na. Appare nelle sole versioni casalinghe di Soul Edge Version 2.
Seong Mi-na
modificaSeong Mi-na è una giovane sudcoreana nata sul monte Jirisan, esperta nell'uso del guan dao, un'alabarda cinese. La sua prima apparizione è in Soul Edge; compare poi in Soulcalibur, Soulcalibur II e Soulcalibur III. Appare anche in Soulcalibur IV e nelle serie parallele come Soulcalibur: Broken Destiny e Soulcalibur Legends. Il suo nome può essere scritto sia Seong Mi-na che Seong Mi Na.[senza fonte] Viene doppiata da Hekiru Shiina nella versione arcade di Soul Edge: Version II, da Yūko Miyamura in quella per PlayStation, da Molly Lin in Soulcalibur II e da Houko Kuwashima negli ultimi giochi.[non chiaro] Secondo un sondaggio del 2002, Seong Mi-na è risultata essere il personaggio preferito della serie prima dell'uscita di Soulcalibur II.[8]
Fin da bambina, Seong Mina si allenò nel dojo del padre, Seong Han-Myeong, diventando una guerriera talentuosa e superando persino il maestro nell’uso del guan dao. Tuttavia, a causa della mentalità maschilista del tempo, il padre decise di farla sposare con il suo figlio adottivo Hwang Seong Kyung, considerandolo un marito ideale.
Quando Mina apprese dell’esistenza della Soul Edge, “la spada della salvezza”, fuggì di casa per trovarla. Durante il viaggio incontrò Hwang, che la convinse a tornare in patria per difendere la Corea. Insoddisfatta, Mina fuggì di nuovo e conobbe Ivy Valentine, che la mise in guardia sul potere demoniaco della spada. Mina, incredula, la sfidò e venne sconfitta.
Più tardi incontrò un vecchio maestro, che riconobbe il suo talento e la allenò per un anno. Dopo la sua misteriosa scomparsa, Mina scoprì che si trattava di Kong Xiuqiang, il padre di Xianghua. Rinforzata dall’esperienza, continuò ad allenarsi finché Hwang non la riportò a casa.
Anni dopo, Mina conobbe Yun Seong, un giovane allievo pieno di talento. Quando lui fuggì per cercare la Soul Edge, Mina partì per ritrovarlo. Durante il viaggio si allenò con Edge Master, che le rivelò la vera natura malvagia della spada. Convinta delle sue parole, Mina rinunciò alla ricerca e riportò Yun Seong a casa.
Tornata in Corea, Seong Mina decise di dedicarsi all’insegnamento delle arti marziali, diventando una maestra rispettata e libera.
Siegfried
modificaSiegfried Schtauffen è un ribelle tedesco protetto da un'armatura pesantissima ed armato di una spada enorme. Viene ricordato per essere uno dei personaggi principali della storia. La Soul Edge prende la volontà di Siegfried al fine di cacciare altre anime. Ora invece, Siegfried è mosso dal desiderio di esiliare per sempre la spada, nel tentativo di alleviare la propria coscienza e completare il proprio percorso di redenzione. Ma l'arma malefica lo tormenta con sussurri, e lui patisce nel dover uccidere, per difendersi, i nemici che si è procurato nel corso della possessione.
Sophitia
modificaSophitia Alexandra è una bellissima lottatrice e vestale greca armata di spada e scudo. È sorella di Cassandra nonché madre di Pyrrha e Patroklos. Viene inviata dal dio Efesto a distruggere la Soul Edge, della quale prese un frammento che ha contaminato la sua famiglia. Durante i suoi viaggi, in cui tenta di annullare il male portato dalla spada, Soul Edge è diventata più potente che mai, e una voce le sussurra che sua figlia Pyrrha, che è contaminata dall'arma, morirebbe senza la sua energia. Decide così di impedire a chiunque di distruggere la Soul Edge.
Taki
modificaTaki è un'abilissima ninja cacciatrice di demoni. Decide di distruggere la Soul Edge che ha contaminato il suo maestro ninja. Sebbene sia poco efficace, è estremamente veloce. Richiede un allenamento per essere usata al meglio.
Talim
modificaTalim è una giovanissima guerriera nata nel Villaggio della Divinità del Vento. Si allea con Yon-Seong per ripristinare l'ordine sconvolto dalla Soul Edge.
Tira
modificaTira è una perfida e folle servitrice di Nightmare dall'aspetto gotico. Dopo essere stata allevata da una setta di assassini (gli Uccelli Migratori) che l'educarono all'"arte dell'omicidio," si separa da loro per divenire servitrice di Nightmare. In combattimento utilizza una singolare lama a forma di anello.
Viola
modificaViola (il suo nome originale è sconosciuto) è un'enigmatica maga e chiromante amica di Z.W.E.I. e, come quest'ultimo, non ricorda il proprio passato (sebbene sia stato dichiarato che proviene da "un luogo di rose e gigli"). Le sue armi sono una sfera magica ed un artiglio che utilizza negli incontri ravvicinati.
Voldo
modificaVoldo è un bizzarro personaggio che aspira a possedere quanti più frammenti possibili della Soul Edge. Combatte in modo imprevedibile utilizzando dei guanti artigliati.
Xianghua
modificaXianghua Chai è una giovane e dolce spadaccina appartenente alla guardia imperiale cinese. Amica di Kilik e Maxi, viaggia con loro per distruggere la Soul Edge.
Xiba
modificaIl figlio di Kilik, Xiba, è un ragazzo ottimista armato di bastone lungo. Il suo stile di combattimento è, come quello del padre, incentrato su attacchi veloci e a lunga distanza. In Soulcalibur V, unico capitolo in cui appare, combatte contro Patroklos insieme a Maxi, Natsu e Leixia, per poi aiutarlo.
Yoshimitsu
modificaYoshimitsu I (sostituito poi da Yoshimitsu II) è il nome del misterioso capo di una tribù di ninja. Aspira a possedere la Soul Edge per uccidere il Signore Nobunaga: l'autore della distruzione del suo clan. Dopo essere stato informato della sua malvagità, viaggia con un gruppo di ladri gentiluomini per distruggerla.
Yun-Seong
modificaYun-Seong è un ragazzo coreano che viaggia per il mondo alla ricerca di Soul Edge per proteggere le persone che ama. È un ammiratore di Hwang che ha sfidato una volta. Durante il viaggio, in cui incontra Seong Mina e Talim ignora il loro suggerimento di rinunciare alla sua impresa, poiché l'arma lo corromperebbe.
Zasalamel
modificaZasalamel è un saggio condannato a reincarnarsi mantenendo, ogni volta, i ricordi di tutte le vite precedenti. Proviene da un'antica tribù, cui venne dato il compito di proteggere la Soul Calibur, la spada sacra opposta alla Soul Edge. Zasalamel era contrario all'editto della setta che vietava l'uso della spada, poiché neanche per difendersi è permesso l'utilizzo di armi. Quando tenta di impadronirsi della spada, viene scoperto ed espulso dalla tribù. Zasalamel iniziò a perseguire la conoscenza proibita dell'arte della reincarnazione, così ha continuato a vivere negli anni, ogni qualvolta moriva la sua anima si reincarnava in un altro corpo che cresceva in modo identico a quello originale. In più ogni volta che rinasce mantiene i ricordi della vita precedente, continuando così ad esistere come Zasalamel. Di secolo in secolo, Zasalamel perde ogni volta la gioia di vivere poiché la sua esistenza tramonta e il dolore della vita aumenta. Tuttavia non c'è modo di fermare il sortilegio; sarà reincarnato per l'eternità. In un tentativo di porre fine alla propria maledizione, Zasalamel mette gli occhi sulla Soul Edge. Vuole usare le sue proprietà di divoratore di anime per autodistruggersi una volta e per sempre, terminando il ciclo di reincarnazioni. Nonostante si fosse ucciso con la spada, nulla era cambiato, così Zasalamel va alla ricerca della Soul Calibur, ma quando arriva sul luogo dove esisteva la sua tribù non trova traccia di vita né della spada sacra. In Soulcalibur III, Zasalamel è intento ad impadronirsi di entrambe le spade, ma viene a sapere che la Soul Edge che era brandita da Siegfried, anche conosciuto come Nightmare, è stata sigillata e ha perso metà della sua potenza, mentre la Soul Calibur è stata infettata dal male e gradualmente sta perdendo potere. Al fine di riportare entrambe le lame al loro originario potere, ha bisogno di creare un nuovo Nightmare fatto solo di armatura, e di confondere la mente di Siegfried, l'unico portatore di entrambe le spade. Zasalamel è il nemico della maggior parte dei personaggi di SC3, poiché li vede tutti come potenziali ostacoli per il suo disperato piano di auto terminarsi. Nel suo stage, la Torre dell'orologio, attacca subito gli avversari con un gigantesco ingranaggio. Infine appare come boss finale, portando entrambe le spade e trasformandosi in Abyss. In Soulcalibur IV, poiché il potere scaturito da Soul Calibur e Soul Edge colpisce Zasalamel, quest'ultimo ha una visione del mondo moderno. Determinato affinché questa visione diventi realtà, fa in modo di ottenere entrambe le spade per infondere il loro potere in sé. Tuttavia, avverte il risveglio del Re Eroe Algol e, entusiasta all'idea di affrontarlo, si appresta a combatterlo per eliminare ciò che si frappone tra lui e la sua ambizione. Risveglia la Soul Calibur sperando di interrompere la sua maledizione. In Soulcalibur III entra in possesso di entrambe le spade leggendarie trasformandosi in Abyss, un essere mostruoso protetto da una corazza di placche ossee.
Z.W.E.I.
modificaZ.W.E.I. (il suo vero nome e anche l'acronimo sono sconosciuti) è un alleato di Siegfried che non ricorda nulla delle proprie origini. In battaglia alterna i propri attacchi di spada con quelli di E.I.N., un misterioso spirito dalle sembianze mannare che appare per aggredire l'avversario. Appare per la prima volta in Soulcalibur V. Entrambi i nomi sono: Due e Uno in lingua tedesca.
Altri personaggi
modificaPersonaggi bonus
modificaLista includente i personaggi "bonus" sbloccabili nei vari titoli della serie. Sono stati esclusi Amy, Arthur, Hwang, Li Long e Lizardman perché apparsi come personaggi bonus nei soli Soulcalibur II e Soulcalibur III.
Personaggio | Videogioco in cui appare | Arma | Note |
---|---|---|---|
Abelia | Soulcalibur III | Spada e scudo | |
Angol Fear | Soulcalibur IV | Lancia | Stile di combattimento di Seong Mi-na |
Ashlotte | Soulcalibur IV | Mazza gigante | Stile di combattimento di Astaroth |
Assassin | Soulcalibur II | Spada cinese | Stile di combattimento di Hwang |
Aurelia | Soulcalibur III | Catena con falce | |
Berserker | Soulcalibur II | Ascia gigante | Stile di combattimento di Rock |
Chester | Soulcalibur III | Daga e bombe | |
Demuth | Soulcalibur III | Ventaglio metallico | |
Girardot | Soulcalibur III | Lancia | |
Greed | Soulcalibur III | Kunai | |
Hualin | Soulcalibur III | Bastone | |
Kamikirimusi | Soulcalibur IV | Tetsubo | Stile di combattimento di Nightmare |
Luna | Soulcalibur III | Spada cinese | |
Lynette | Soulcalibur III | Tamburini | |
Miser | Soulcalibur III | Katana e shuriken | |
Revenant | Soulcalibur III | Lame a mezzaluna | |
Scheherazade | Soulcalibur IV | Striscia (arma) | Stile di combattimento di Amy |
Shura | Soulcalibur IV | Katane | Stile di combattimento di Cervantes |
Strife | Soulcalibur III | Spadone a due mani | |
Valeria | Soulcalibur III | Lame ai piedi |
Personaggi ospiti
modificaNella serie sono stati inseriti personaggi provenienti da altri media. Di seguito è presente il loro elenco:
Personaggio | Serie | Gioco in cui appare | Anno |
---|---|---|---|
Haohmaru (DLC) | Samurai Shodown | Soulcalibur VI | 2019 |
YoRHa No.2 Type B (DLC) | NieR Automata | 2018 | |
Geralt di Rivia | The Witcher | ||
Devil Jin* | Tekken | Soulcalibur V | 2012 |
Ezio Auditore | Assassin's Creed | ||
Kratos | God of War | Soulcalibur: Broken Destiny | 2009 |
Dart Fener | Guerre stellari | Soulcalibur IV | 2008 |
Yoda | |||
Starkiller - L'apprendista | |||
Lloyd Irving | Tales of Symphonia | Soulcalibur Legends | 2007 |
KOS-MOS* | Xenosaga | Soulcalibur III | 2005 |
Heihachi Mishima | Tekken | Soulcalibur II | 2002 |
Link | The Legend of Zelda | ||
Spawn | Spawn | ||
Yoshimitsu | Tekken | tutti i Soulcalibur |
* Personaggio easter egg, nascosto, da assemblare nel editor dopo aver raggiunto un obbiettivo del gioco stesso.[9][10]
Personaggi non giocabili
modificaNight Terror
modificaÈ il boss finale segreto di Soulcalibur III. Si presenta come una gigantesca creatura alata e armata della Soul Edge. Per poterlo incontrare è necessario seguire un determinato percorso (che varia in base al personaggio scelto), senza perdere nessun incontro, nella modalità "Storie di anime e spade".
Note
modifica- ^ (EN) CCC: Top 10 Hidden Characters In Fighting Games, su cheatcc.com. URL consultato il 15 ottobre 2014.
- ^ (EN) James Lu, Playtest Part Deux: GameAxis Gauntlet Emerges, in GameAxis Unwired, ottobre 2008.
- ^ (EN) Soulcalibur: The Top Ten Fighters - 2 Of 10 (IGN), su ign.com. URL consultato il 15 ottobre 2014.
- ^ (EN) Complex: The 20 Best Characters of the "SoulCalibur" Series, su complex.com. URL consultato il 15 ottobre 2014.
- ^ I personaggi + tamarri, in Play Generation, n. 38, Edizioni Master, marzo 2009, p. 85, ISSN 1827-6105 .
- ^ Staff, Soul Searching, in Electronic Gaming Monthly, settembre 2005. URL consultato il 10 aprile 2011.
- ^ Behind The Game: Soul Calibur III from 1UP.com
- ^ (EN) Soul Calibur 2 -- New Screens And Characters Info (IGN), su ign.com. URL consultato il 17 ottobre 2014.
- ^ (EN) KOS-MOS, in Soulcalibur Wiki. URL consultato il 15 marzo 2018.
- ^ (EN) Devil Jin, in Soulcalibur Wiki. URL consultato il 15 marzo 2018.
Altri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su personaggi di Soulcalibur
Collegamenti esterni
modifica- Sito ufficiale, su soulcalibur.com. URL consultato il 19 luglio 2014.