Paul Benjamin

attore statunitense

Paul Benjamin (Pelion, 4 febbraio 1934Los Angeles, 28 giugno 2019[1]) è stato un attore statunitense.

Biografia

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Nato da Fair Benjamin, un predicatore battista, e Rosa Butler a Pelion, nella Carolina del Sud, era il più giovane di 12 figli. Si trasferì a Columbia, nella Carolina del Sud con uno dei suoi fratelli dopo la morte dei genitori. Frequentatò la C.A. Johnson High School e successivamente si iscrisse al Benedict College.[2]

Fece il suo debutto cinematografico nel 1969 come barista in Un uomo da marciapiede. Dopo piccoli ruoli in Rapina record a New York e Il mio uomo è una canaglia di Sidney Lumet, ha svolto un ampio lavoro televisivo negli anni sessanta. Alcune interpretazioni degne di nota sono state in Rubare alla mafia è un suicidio di Barry Shear e una parta minore nel western di Shear La rossa ombra di Riata, The Education of Sonny Carson di Michael Campus, Friday Foster di Arthur Marks, il film biografico Leadbelly di Gordon Parks e il film carcerario di Don Siegel Fuga da Alcatraz. Successivamente ha recitato nel film della HBO del 1987 L'uomo che spezzò 1.000 catene, basato sul romanzo di Robert E. Burns. Sul grande schermo negli anni ottanta e novanta, lavorò con molti attori e registi famosi: Ha recitato in State uniti in America al fianco di Richard Pryor, nel film drammatico Pazza di Martin Ritt con Barbra Streisand, Pink Cadillac con Clint Eastwood, in Fa' la cosa giusta di Spike Lee, in The Five Heartbeats di Robert Townsend, in Hoodlum di Bill Duke e in Rosewood di John Singleton.

Lavorò al documentario American Masters dell'autore vincitore del Premio Pulitzer Ralph Ellison. Dal 2000 in poi recitò principalmente in film indipendenti come Stanley's Gig, Station Agent, Deacons for Defense e Back in the Day.

Filmografia parziale

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Televisione

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Televisione

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Doppiatori italiani

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Nelle versioni in italiano delle opere in cui ha recitato, Paul Benjamin è stato doppiato da:

  1. ^ Paul Benjamin, a ‘Corner Man’ in ‘Do the Right Thing,’ Is Dead, su The New York Times. URL consultato il 19 febbraio 2025.
  2. ^ Paul Benjamin (1935-2019), su scafricanamerican.com. URL consultato il 19 febbraio 2025.

Collegamenti esterni

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Controllo di autoritàVIAF (EN107383270 · ISNI (EN0000 0000 7841 5151 · LCCN (ENno2010018265 · BNF (FRcb14154790m (data)