Pevarada
La pevarada o peverada, termine del dialetto padovano che significa "pepata", è una salsa realizzata con fegati di pollo, spezie e abbondante pepe.[1] Si aggiunge secondo usanze e tradizioni soppressa o salsiccia, lardo e pancetta, cipolla, salvia e bacche di ginepro. Questa salsa si aggiunge alla cottura di pollame arrostito ma soprattutto in casseruola, come la faraona, ma anche gallina, piccione, fagiano e altra cacciagione. La diffusione di questa salsa è limitata al Veneto, quasi esclusivamente alle città di Padova e Treviso e le relative provincie. La tradizione la vede preparata per l'inverno e nelle festività natalizie. Un tempo per unire la salsa alla carne si procedeva alla scorlada ovvero allo scuotimento della pentola chiusa con il coperchio.
Pevarada | |
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Origini | |
Luogo d'origine | ![]() |
Regione | Veneto |
Zona di produzione | Padova,Treviso |
Dettagli | |
Categoria | salsa |
Non è da confondere con la pearà, salsa della tradizione veronese, da cui differisce molto.
La salsa è utilizzata anche per la preparazione di risotti.
Storia
modificaLa ricetta ha chiare origini medievali ed è riportata anche nel celebre Libro novo nel qual s'insegna a far d'ogni sorte di vivande dato alle stampe a Ferrara nel 1549. Sebbene soffra di un effettivo accantonamento nelle case padovane, la preparazione è nelle carte di alcuni ristoranti cittadini e dei Colli Euganei.
Note
modifica- ^ Salsa peverada, su Cucchiaio.it. URL consultato il 19 agosto 2025 (archiviato il 23 maggio 2025).
Altri progetti
modifica- Il Libro di cucina di Wikibooks contiene ricette relative a questo argomento
Collegamenti esterni
modifica- Faraona con salsa peverada, su Donnamoderna. URL consultato il 19 agosto 2025 (archiviato dall'url originale il 30 dicembre 2014).