Pierdavide De Cillis

Caporal Maggiore italiano, medaglia d'oro al valor militare

Pierdavide De Cillis (Bisceglie, 25 febbraio 1977Herat, 28 luglio 2010) è stato un militare italiano decorato di Medaglia d'oro al Valor Militare.

Pierdavide De Cillis
Nascita Bisceglie, 25 febbraio 1977
Morte Herat, 28 luglio 2010 (33 anni)
Cause della morteOrdigno esplosivo improvvisato
Luogo di sepoltura Bisceglie
Dati militari
Paese servitoItalia (bandiera) Italia
Forza armata Esercito Italiano
Arma Arma del genio
Corpo Genio guastatori
Specialità Artificiere
Unità 21º Reggimento genio guastatori
Anni di servizio1995 - 2010
GradoCaporal Maggiore Capo Scelto
GuerreGuerra in Afghanistan
Guerra in Iraq
Guerra del Kosovo
Anarchia albanese del 1997
Campagne Missione Alba
Operazione Antica Babilonia
Kosovo Force
Operazione Leonte
International Security Assistance Force
Decorazioni
Fonti citate nel corpo del testo
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Biografia

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Nasce a Bisceglie il 25 febbraio 1977, arruolandosi a 18 anni come volontario nell'Esercito Italiano. Presta servizio nel 21° reggimento genio guastatori in qualità di artificiere, partecipando in totale a 7 missioni internazionali tra Afghanistan, Libano, Iraq, Albania e Kosovo.

Nel 2010 viene impiegato nell'ambito della missione ISAF nei pressi di Herat, ed il 28 luglio, anche se a riposo, viene chiamato, unitamente al suo capo nucleo Lgt. Mauro Gigli, per bonificare un ordigno esplosivo appena rinvenuto in un villaggio riuscendo a disinnescarlo, tuttavia venuto a conoscenza di un secondo ordigno presente in procinto di esplodere si getta sull'ufficiale addetto alla raccolta delle prove facendo da scudo e morendo sul colpo, riuscendo però a preservare le prove nonché a salvare l'ufficiale.

Viene sepolto nel cimitero di San Marco Evangelista e il 15 ottobre 2010 gli viene concessa dal Presidente della Repubblica Italiana Giorgio Napolitano la croce d'onore per le vittime di atti di terrorismo in operazioni militari internazionali, mentre il 5 aprile 2012 dallo stesso gli viene concessa la medaglia d'oro al Valor Militare alla memoria[1][2].

Gli sono state intitolate: la caserma sede del 15º Reparto Infrastrutture a Bari, una base logistica a Bacoli[3], un monumento dentro la base "Camp Arena" di Herat[4], l'area addestrativa per specialisti EOD/IEDD all'interno della caserma Ettore Rosso, sede del Comando Genio ed una via nella sua città natale Bisceglie.

Vita privata

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Viveva a San Marco Evangelista con la figlia di 3 anni e la moglie Katia De Lucia che era in attesa del secondo figlio e che in seguito chiamerà Pierdavide.[5][6]

Onorificenze

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«Giovane volontario dalle straordinarie qualità umane e professionali, in missione di pace in Afghanistan come operatore addetto alla bonifica degli ordigni esplosivi improvvisati, pur in turno di riposo, appreso del rinvenimento di un artifizio in un villaggio, senza esitazione si offriva per effettuarne il disinnesco. Durante tale operazione, dopo aver contribuito a disarticolarlo, avvertito dal capo nucleo della presenza di una seconda trappola esplosiva e dell'imminente pericolo, esponendosi a manifesto rischio della vita e anteponendo l'altrui incolumità alla propria, faceva scudo con il corpo all'ufficiale responsabile della raccolta delle prove legali presente sul posto, salvandolo dagli effetti dell'esplosione e andando incontro alla morte. Fulgido esempio di coraggio e altruismo ispirati alle migliori tradizioni dell'Esercito. Herat (Afghanistan), 28 luglio 2010.»
— 5 aprile 2012[7]
«Geniere del 21º Reggimento Genio Guastatori dalle straordinarie qualità morali e professionali, comandato in missione di pace in terra afghana nell'ambito dell'operazione ISAF, ha contribuito costantemente, con coraggio, estrema perizia e assoluta dedizione, al conseguimento degli obiettivi della missione. Il 28 luglio 2010 interveniva, unitamente al Sottufficiale Capo Nucleo, sul luogo ove era stato rinvenuto un ordigno rudimentale. Dopo aver effettuato le operazioni di brillamento dell'ordigno, procedeva ad una perlustrazione delle zone limitrofe durante la quale veniva mortalmente investito dalla violenta deflagrazione di un secondo ordigno proditoriamente occultato dalla mano dei vili attentatori. Fulgidissimo esempio di attaccamento al dovere che, con il suo estremo sacrificio, ha contribuito in modo significativo ad accrescere il prestigio dell'Italia e della Forza Armata in ambito internazionale, tenendo alti gli ideali di pace e solidarietà. Injil (Afghanistan), 28 luglio 2010»
— 15 ottobre 2010[8]
  1. ^ Ministero della difesa, De Cillis (PDF), su difesa.it, 29 marzo 2025. URL consultato il 30 maggio 2025.
  2. ^ DE CILLIS Pierdavide, su movm.it.
  3. ^ Esercito Italiano, Intitolate al Sergente Maggiore Michele Silvestri e al Caporal Maggiore Capo Scelto Pierdavide De Cillis le due Basi Logistiche di Capo Miseno a Bacoli (Na)., su esercito.difesa.it, 26 luglio 2021. URL consultato il 30 maggio 2025.
  4. ^ Nel giorno della festa del papa' inaugurato in Afghanistan un monumento a Pierdavide De Cillis, in CasertaNews, 22 marzo 2012. URL consultato il 30 maggio 2025.
  5. ^ È nato Pierdavide, il figlio del biscegliese ucciso in Afghanistan, in La Gazzetta del Mezzogiorno, 17 dicembre 2010. URL consultato il 30 maggio 2025.
  6. ^ M.O.V.M. cap. magg. capo scelto Pierdavide De Cillis, su anget.it.
  7. ^ Presidenza della Repubblica Italiana, De Cillis Cap.le Magg. Capo Pierdavide, su quirinale.it, 5 aprile 2012. URL consultato il 30 maggio 2025.
  8. ^ Presidenza della Repubblica Italiana, De Cillis Pier Davide, su quirinale.it, 15 ottobre 2010. URL consultato il 30 maggio 2025.