Piszkowice
Piszkowice (AFI: piʂkɔˈvit͡sɛ) (tedesco: Pischkowitz[2]; 1937–1945: Schlosshübel; ceco: Biskupice[3]) è un villaggio del comune di Kłodzko nel voivodato della Bassa Slesia in Polonia.
Piszkowice frazione | |
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Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Voivodato | ![]() |
Distretto | ![]() |
Comune | Kłodzko |
Territorio | |
Coordinate | 50°28′08″N 16°35′22″E |
Abitanti | 299 (2 024)[1] |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 57-315 |
Fuso orario | UTC+1 |
Targa | DKL |
Cartografia | |
(in polacco) Sito istituzionale | |
Storia
modificaLa prima menzione di Piszkowice risale al 1340.[4][5]
Durante la Guerra dei Trent'anni, l'allora proprietario di Piszkowice, Dittrich von Haugwitz, vide la sua proprietà confiscata a causa del suo sostegno dato ai protestanti. La proprietà venne ceduta al comandante della fortezza di Kłodzko, il conte Adam Berka. Negli anni successivi, il villaggio ebbe diversi proprietari e nel 1628 ritornò a Dittrich von Haugwitz, che si convertì al cattolicesimo ottenendo la restituzione delle sue proprietà.[6]
Nella seconda metà del XVII secolo, a Piszkowice fu costruito un palazzo barocco.[7] Nel 1742 il palazzo ospitò il quartier generale dell'esercito prussiano durante le operazioni d'assedio della città di Kłodzko (Glatz in tedesco), allora territorio austriaco, in occasione della Guerra di successione austriaca. Successivamente, il re Federico II di Prussia soggiornò nel castello per una notte[8].
Nel 1937 il paese venne rinominato Schloßhübel,[9][10] nell'ambito della germanizzazione dei toponimi slavi voluta dalla Germania nazista. Finita la Seconda guerra mondiale, il nome tornò quello originario. Piszkowice venne posta sotto l'amministrazione polacca, così come la maggior parte della Slesia. La popolazione tedesca, che nella prima metà del XX secolo in Bassa Slesia costituiva il 60-70%,[11] fu espulsa nel 1946 in base al Decreto di Bierut.[12] Dal 1975 al 1998, Piszkowice appartenne al Voivodato di Wałbrzych (Waldenburg), sostituito nel 1999 dall'attuale voivodato della Bassa Slesia.[13]
Monumenti
modifica- Chiesa di San Giovanni Battista, chiesa parrocchiale, menzionata nel 1384, ricostruita nei secoli XVIII e XIX[14]
- Il palazzo di Piszkowice, anche detto castello di Piszkowice, fu residenza della famiglia von Haugwitz dal 1373 al 1819. In precedenza decorato secondo il gusto rinascimentale[8], l'attuale edificio risale alla seconda metà del XVII secolo; venne infatti ristrutturato da Maximilian von Haugwitz nel 1722 secondo canoni barocchi. Successivi restauri vennero effettuati negli anni 1892, 1986 e 1991[15]. Aveva interni riccamente decorati che attiravano visitatori anche durante il corso del XIX secolo. Dopo la seconda guerra mondiale fu temporaneamente utilizzato come scuola, in seguito chiusa per inagibilità. Il restauro più recente risale al 2016 ad opera dell'attuale proprietario privato, che acquistò il palazzo nel 2015.[N 1][16]
Note
modificaEsplicative
modifica- ^ Il sito Pałac Piszkowice, Piszkowice - polska-org.pl mostra immagini sia storice che attuali del palazzo, nonché prima e dopo il restauro del 2016.
Fonti
modifica- ^ (PL) Piszkowice, su Gmina Kłodzko. URL consultato il 13 settembre 2025.
- ^ Pischkowitz, su www.meyersgaz.org. URL consultato il 12 settembre 2025.
- ^ Marek Šebela, Jiři Fišer: České Názvy hraničních Vrchů, Sídel a vodních toků v Kladsku . In: Kladský sborník 5, 2003, p. 376
- ^ (EN) History - Piszkowice Palace, su piszkowice.com. URL consultato il 13 settembre 2025.
- ^ Waldemar Brygier, Tomasz Dudziak: Kłodzko Land . Pruszków: Casa editrice "Rewasz", 2010, p. 404. ISBN 978-83-89188-95-3 .
- ^ (DE) Joseph Kögler, Joseph Kögler's Historische Nachrichten von den Herrschaften Pischkowitz und Coritau in der Grafschaft Glatz: als Beitrag zur deutschen Landeskunde nach der Handschrift des Verfassers vom Jahre 1795, nebst einem Lebensbilde desselben, Aderholz, 1869. URL consultato il 13 settembre 2025.
- ^ Romuald M. Łuczyński: Zamki, dwory i pałace w Sudetach. Legnica: 2008, s. 298–299. ISBN 978-83-89102-63-8.
- ^ a b Piszkowice - Portal - Gmina Kłodzko
- ^ Amtsbezirk Schloßhübel, su www.territorial.de. URL consultato il 13 settembre 2025.
- ^ (DE) Paul Klemenz, Die Ortsnamen der Grafschaft Glatz : sprachlich und geschichtlich Erklärt = ein Beiträg zu Glatzer Heimatkunde, in s 3987, 1932. URL consultato il 12 settembre 2025.
- ^ (DE) Jobst Gumpert, Polen, Deutschland, Callwey, 1966, p. 138.
- ^ L’espropriazione nella Repubblica Popolare di Polonia negli anni 1944–1956. Analisi storica e dottrinale - EWA KOZERSKA - Università di Opole (PDF), su eurofur.eu.
- ^ (EN) Poland: Floods - DREF Operational Update (MDRPL003) - Poland | ReliefWeb, su reliefweb.int, 29 gennaio 2025. URL consultato il 13 settembre 2025.
- ^ (PL) Kościół pw.Św. Jana Chrzciciela w Piszkowicach, su zabytek.pl.
- ^ Pałac Piszkowice, Piszkowice - polska-org.pl
- ^ Wyborcza.pl, su wroclaw.wyborcza.pl. URL consultato il 12 settembre 2025.
Bibliografia
modifica- Piszkowice, in Dizionario geografico del Regno di Polonia, vol. VIII: Perepiatycha – Pożajście, Varsavia 1887, p. 234
- (DE) Jobst Gumpert, Polen, Deutschland, Callwey, 1966.
Altri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Piszkowice
Collegamenti esterni
modifica- Piszkowice, su comune di Kłodzko
- Foto di Piszkowice
- Foto di Pałac Piszkowice
- Croce della Passione del Signore
Controllo di autorità | VIAF (EN) 2940150518479603650003 |
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