Planned Parenthood contro Casey
Planned Parenthood v. Casey è stata una importante sentenza della Corte Suprema dei Stati Uniti sull'aborto, pubblicata nel 1992. Confermando il diritto costituzionale all'aborto previsto dalla sentenza Roe v. Wade, ha superato il principio dei trimestri, affermando che l'aborto è un diritto costituzionalmente tutelato solo quando il feto è incapace di vivere fuori dal ventre materno, ossia a 23 o 24 settimane dal concepimento, e ha rimosso il criterio dello strict scrutiny per le leggi relative ad esso, sostituendolo con quello dell'undue burden, ossia del "fardello ingiusto".
Planned Parenthood v. Casey Planned Parenthood contro Casey | |
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Tribunale | Corte suprema degli Stati Uniti d'America |
Caso | 505 U.S. 833 112 S. Ct. 2791; 120 L. Ed. 2d 674; 1992 U.S. LEXIS 4751; 60 U.S.L.W. 4795; 92 Daily Journal DAR 8982; 6 Fla. L. Weekly Fed. S 663 |
Data | 22 aprile 1992 |
Sentenza | 29 giugno 1992 |
Giudici | William Rehnquist (Presidente della Corte) · Byron White · Harry Blackmun · John P. Stevens · Sandra Day O'Connor · Antonin Scalia · Anthony Kennedy · David Souter · Clarence Thomas (Giudici associati) |
Leggi applicate | |
XIV emendamento della Costituzione degli Stati Uniti; Pennsylvania Abortion Control Act del 1982 | |
Sentenze precedenti superate | |
Roe contro Wade (in parte) | |
Sentenza superata da | |
Dobbs contro Jackson Women's Health Organization (2022) |
È stata annullata dalla sentenza Dobbs contro Jackson Women's Health Organization del giugno 2022, che ha affermato che non c'è alcun diritto all'aborto nella Costituzione federale, ridando la materia in mano agli Stati dell'Unione.
Riferimenti
modificaCollegamenti esterni
modifica- (EN) Planned Parenthood of Southeastern Pennsylvania v. Casey, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.