Potassic-hastingsite

La potassic-hastingsite (simbolo IMA: Phst[6]) è un raro minerale del supergruppo dell'anfibolo, all'interno del quale viene collocato nel "gruppo degli anfiboli con W(OH,F,Cl)-dominante" e da lì al sottogruppo degli anfiboli di calcio dove occupa un posto nel "gruppo contenente la radice hastingsite nel nome"; essendo un anfibolo, appartiene agli inosilicati e pertanto alla famiglia minerale dei "silicati", e possiede composizione chimica KCa2(Fe2+4Fe3+)(Si6Al2)O22(OH)2.[2]

Potassic-hastingsite
Classificazione Strunz (ed. 10)9.DE.15[1]
Formula chimicaKCa2(Fe2+4Fe3+)(Si6Al2)O22(OH)2[2]
Proprietà cristallografiche
Sistema cristallinomonoclino[3]
Parametri di cellaa = 9,9405(7) Å, b = 18,2561(19) Å, c = 5,3501(3) Å, β = 105,117(5)°, V = 937,304(11) ų, Z = 2[3]
Gruppo puntuale2/m[4]
Gruppo spazialeC2/m (nº 12)[3]
Proprietà fisiche
Densità calcolata3,51[5] g/cm³
Durezza (Mohs)5,5[5]
Sfaldaturaperfetta secondo {110}
Fratturaconcoide[5]
Colorenero[4]
Lucentezzavitrea[5]
Opacitàda trasparente a traslucida[4]
Striscioverde scuro[4]
Diffusionerara
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La potassic-hastingsite è definita con:[5]

Etimologia e storia

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La potassic-hastingsite deve il proprio nome per via del suo contenuto di potassio e per la sua relazione con l'hastingsite.[4]

Il campione tipo è depositato nelle collezioni mineralogiche del Museo geologico della Cina, a Pechino (Cina), con il numero di catalogo M13815.[7]

Classificazione

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La potassic-hastingsite è stata approvata dall'Associazione Mineralogica Internazionale (IMA) nel 2019, pertanto non compare nella classica nona edizione della sistematica dei minerali di Strunz, aggiornata dall'IMA fino al 2009.[8]

Il minerale è presente nell'edizione successiva, dove è elencato nella sezione "9. Silicati (germanati)" e da lì nella sottoclasse "9.D Inosilicati"; questa viene suddivisa più finemente in base alla struttura del minerale, in modo tale che la potassic-hastingsite possa essere trovata nella sezione "9.DE Inosilicati con catene doppie di periodo 2, Si4O11; clinoanfiboli" dove forma il sistema nº 9.DE.15.[1]

Nella Sistematica dei lapis (Lapis-Systematik) di Stefan Weiß la potassic-hastingsite si trova nella classe dei "silicati" e nella sottoclasse degli "inosilicati"; qui si trova nella sezione riservata ai minerali con struttura "[Si4O11] a due bande 6-; gruppo degli anfiboli; Ca2-anfiboli" dove forma il sistema nº VIII/F.10.[9]

Abito cristallino

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La potassic-hastingsite cristallizza nel sistema monoclino nel gruppo spaziale C2/m (gruppo nº 12) con i parametri reticolari a = 9,9405(7) Å, b = 18,2561(19) Å, c = 5,3501(3) Å e β = 105,117(5)°, oltre ad avere 2 unità di formula per cella unitaria.[3]

Origine e giacitura

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La potassic-hastingsite è stata trovata in vene irregolari, miarolitiche di "orneblendite" che tagliano le rocce vulcaniche; la paragenesi è con hastingsite ricca di potassio, potassic-cloro-hastingsite, quarzo, biotite, zoisite, clorite.[4]

La potassic-hastingsite è piuttosto rara ed è stata trovata solo in pochi siti. La sua località tipo è il deposito di arsenico-cobalto "Danailingou" (43.72167°N 117.57694°E) presso Chifeng (Mongolia Interna, Cina);[10] sempre in Cina il minerale è stato trovato anche nella miniera di "Huangshaping" a Chenzhou (nello Hunan).[11]

Altri siti noti sono: il massiccio del Murunskii nello Scudo dell'Aldan (Russia); a Ogdensburg (New Jersey) e il lago Mombasha presso Monroe (Stato di New York (entrambi negli Stati Uniti); nel fiordo di Arsuk (Groenlandia); nel dipartimento di Las Heras (Argentina); nel Nuapada (Stato dell'Orissa, India); a Vlastějovice (Boemia Centrale, Repubblica Ceca).[11]

Forma in cui si presenta in natura

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La potassic-hastingsite si presenta come cristalli prismatici da trasparenti a trslucidi, con lucentezza vitrea; il colore è nero, mentre quello dello striscio è verde scuro.[5]

  1. ^ a b (EN) Strunz-Mindat (2025) Classification - Inosilicates with 2-periodic double chains, Si4O11; Clinoamphiboles, su mindat.org, Hudson Institute of Mineralogy. URL consultato il 27 maggio 2025.
  2. ^ a b (EN) Malcolm Back et al, The New IMA List of Minerals – A Work in Progress – Updated: January 2025 (PDF), su cnmnc.units.it, IMA/CNMNC, Marco Pasero, marzo 2025. URL consultato il 27 maggio 2025 (archiviato dall'url originale il 22 marzo 2025).
  3. ^ a b c d Guangming Ren et al.
  4. ^ a b c d e f (EN) Potassic-hastingsite (PDF), su handbookofmineralogy.org, Mineralogical Society of America. URL consultato il 27 maggio 2025.
  5. ^ a b c d e f (EN) Potassic-hastingsite, su mindat.org, Hudson Institute of Mineralogy. URL consultato il 27 maggio 2025.
  6. ^ (EN) Laurence N. Warr, IMA–CNMNC approved mineral symbols (PDF), in Mineralogical Magazine, vol. 85, 2021, pp. 291-320, DOI:10.1180/mgm.2021.43. URL consultato il 27 maggio 2025 (archiviato dall'url originale il 9 febbraio 2025).
  7. ^ (DE) Potassic-hastingsite, su mineralienatlas.de. URL consultato il 27 maggio 2025.
  8. ^ (EN) Ernest Henry Nickel e Monte C. Nichols, IMA/CNMNC List of Minerals 2009 (PDF), su cnmnc.units.it, IMA/CNMNC, gennaio 2009. URL consultato il 27 maggio 2025 (archiviato dall'url originale il 29 luglio 2024).
  9. ^ (DE) Lapis Classification - VIII SILIKATE - VIII/F Ketten- und Bandsilikate, su mineralienatlas.de. URL consultato il 27 maggio 2025.
  10. ^ (EN) Danailingou As-Co deposit, Hexigten Banner (Keshiketeng Co.), Chifeng City (Ulanhad League; Chifeng Prefecture), Inner Mongolia, China, su mindat.org, Hudson Institute of Mineralogy. URL consultato il 27 maggio 2025.
  11. ^ a b (EN) Localities for Potassic-hastingsite, su mindat.org, Hudson Institute of Mineralogy. URL consultato il 27 maggio 2025.

Bibliografia

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