Premio Compasso d'oro 1954

Voce principale: Premio Compasso d'oro.

Il premio Compasso d'oro 1954 è stata la 1ª edizione[1] della cerimonia di consegna del premio Compasso d'oro.

Premio Compasso d'oro 1954
OrganizzazioneRinascente
Sito ufficialewww.adi-design.org//1954-i-edizione.html

La giuria era composta da:

Premiazioni

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Compasso d'oro

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Designer Prodotto Azienda Immagine
Bruno Munari Scimmietta giocattolo Zizi Pigomma
Marcello Nizzoli Macchina da cucire BU Supernova V. Necchi
Augusto Magnaghi Cucina componibile S.A.F.F.A.
Mario Attilio Franchi Fucile automatico da caccia Franchi 48AL Luigi Franchi
Araldo Sassone Giubba da pesca ITALIA Contex
Gino Sarfatti Lampada da tavolo Mod.559 Arteluce
Max Huber Plastica stampata Stabilimenti di Ponte Lambro
Carlo De Carli Sedia 683[2] Cassina
Gastone Rinaldi Sedia DU 30 Rima
Ezio Pirali Ventilatore Zerowatt V.E. 505 Fabbriche Elettriche Riunite
Marcello Nizzoli Macchina da scrivere portatile Lettera 22 Olivetti  
Giovanni Fontana Valigia-borsa d'affari 24 ORE Valextra
Giovanni Gariboldi Servizio da tavola in colonna Società ceramiche R. Ginori
Franco De Martini Fiaschetta da viaggio per profumo Atkinsons
Flavio Poli Vaso in vetro blu-rubino Mod. 9822 Seguso Vetri d'Arte
  1. ^ http://www.adi-design.org//1954-i-edizione.html
  2. ^ La sedia 683, disegnata da Carlo De Carli e fatta da Cassina, è un pezzo importante del design italiano dopo la guerra. È fatta in frassino con sedile e schienale in compensato curvato, con una struttura che si può smontare. Le parti sono tenute insieme da piccoli distanziatori in ottone. Ha vinto il primo Compasso d'Oro nel 1954, più il premio Good Design del MoMA e un Diploma d’Onore alla X Triennale. Questa sedia mostra un modo nuovo di usare il legno, spingendo al limite i materiali classici. Rappresenta anche un simbolo di rinascita e libertà per l’Italia dopo la guerra. Carlo De Carli, che ha insegnato e fatto il preside al Politecnico di Milano, è stato di recente riscoperto con una mostra sulla sua opera eclettica. Guia Rossi, 18 oggetti di design che hanno davvero cambiato le nostre vite. Li conosci tutti?, su GQ Italia, 29 giugno 2025. URL consultato il 21 luglio 2025.

Collegamenti esterni

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