Proto-antofillite
La proto-antofillite (simbolo IMA: Path[9]) è un minerale molto raro del supergruppo dell'anfibolo, all'interno del quale viene collocato nel "gruppo degli anfiboli con W(OH,F,Cl)-dominante" e da lì al sottogruppo degli anfiboli di magnesio-ferro-manganese dove occupa un posto nel "gruppo contenente la radice antofillite nel nome"; essendo un anfibolo, appartiene agli inosilicati e pertanto alla famiglia minerale dei "silicati", e possiede composizione chimica ☐Mg2Mg5Si8O22(OH)2.[2]
Proto-antofillite | |
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Classificazione Strunz (ed. 10) | 9.DD.05[1] |
Formula chimica | ☐Mg2Mg5Si8O22(OH)2[2] |
Proprietà cristallografiche | |
Gruppo cristallino | trimetrico |
Sistema cristallino | ortorombico[3] |
Classe di simmetria | dipiramidale[4] |
Parametri di cella | a = 9,3553(8) Å, b = 17,9308(15) Å, c = 5,3117(4) Å, V = 891,0(3) ų, Z = 2[3] |
Gruppo puntuale | 2/m 2/m 2/m[4] |
Gruppo spaziale | Pnnm (nº 58)[5] |
Proprietà fisiche | |
Densità calcolata | 2,98[6] g/cm³ |
Durezza (Mohs) | 6[7] |
Sfaldatura | perfetta secondo {110}[6] |
Frattura | irregolare[6] |
Colore | da incolore a bianco[7] |
Lucentezza | vitrea[7] |
Opacità | trasparente[5] |
Striscio | bianco[8] |
Diffusione | rara |
Si invita a seguire lo schema di Modello di voce – Minerale |
La proto-antofillite è un dimorfo dell'antofillite[5] e della cummingtonite.[10]
Etimologia e storia
modificaGià nel 1960 erano stati sintetizzati degli anfiboli che cristallizzano secondo il gruppo spaziale Pnmn (chiamati protoanfiboli)[11]; nel 1989 sono stati descritti i primi protoanfiboli naturali[12] e infine nel 2002 è stata pubblicata la descrizione della scoperta del termine ricco di magnesio fra gli scarti della miniera dismessa di cromite ubicata a Takase (prefettura di Okayama, in Giappone); precedentemente era classificato come appartenente al gruppo degli anfiboli Mg-Fe-Mn-Li[13] e la prima descrizione è stata pubblicata nel 2002[6][8][14] e approvata dall'Associazione Mineralogica Internazionale (IMA) con il nome di protoantofillite che è stato cambiato in quello attuale in seguito alla revisione della nomenclatura del supergruppo dell'anfibolo nel 2012.[15]
Classificazione
modificaNella classica nona edizione della sistematica dei minerali di Strunz, aggiornata dall'Associazione Mineralogica Internazionale fino al 2009,[16] elenca la proto-antofillite con il "vecchio" nome protoantofillite e la colloca nella classe "9. Silicati (germanati)" e da lì nella sottoclasse "9.D Inosilicati"; questa viene ulteriormente suddivisa in base alla struttura cristallina del minerale in modo tale che la proto-antofillite possa essere trovata nella sezione "9.DE Inosilicati con catene doppie di periodo 2, Si4O11; clinoanfiboli" dove forma il sistema nº 9.DE.05.[16]
Nell'edizione successiva, proseguita dal database "mindat.org", classe e sottoclasse restano invariate, ma la sezione di destinazione cambia in seguito alla scoperta della struttura ortorombica (e non monoclina) del minerale; pertanto qui la proto-antofillite viene collocata nella sezione "9.DD Inosilicati con catene doppie di periodo 2, Si4O11; ortoanfiboli".[1]
Nella Sistematica dei lapis (Lapis-Systematik) di Stefan Weiß la proto-antofillite si trova nella classe dei "silicati" e nella sottoclasse degli "inosilicati"; qui si trova nella sezione riservata ai minerali con struttura "[Si4O11] a due bande 6-; anfiboli ortorombici" dove forma il sistema nº VIII/F.12.[17]
Anche la classificazione dei minerali secondo Dana, usata principalmente nel mondo anglosassone, elenca la proto-antofillite nella famiglia dei "silicati", qui è nella classe degli "inosilicati: catene doppie non ramificate, W=2" e nella sottoclasse degli "inosilicati: catene doppie non ramificate, configurazione anfibolo W=2" dove forma il sistema nº 66.01.02.[18]
Abito cristallino
modificaLa proto-antofillite cristallizza nel sistema ortorombico nel gruppo spaziale Pnnm (gruppo nº 58) con i parametri reticolari a = 9,3553(8) Å, b = 17,9308(15) Å e c = 5,3117(4) Å oltre ad avere 2 unità di formula per cella unitaria.[3]
Origine e giacitura
modificaLa proto-antofillite è stata trovata nel serpentino alterato termicamente associata a forsterite, talco, minerali del serpentino, clorite, spinello ricco in cromo, magnetite, pentlandite e calcite. Alcuni cristalli contengono lamelle di antofillite e altri piriboli[3]. Probabilmente si è formata in seguito a reazioni di metamorfismo di contatto a partire da forsterite e talco o come inversione dall'antofillite[6].
La proto-antofillite è molto rara ed è stata trovata solo nella sua località tipo, la miniera di "Takase" nella prefettura di Okayama (Giappone)[19] e, sempre in Giappone, sul monte Hayachine nei pressi di Hanamaki (prefettura di Iwate), oltre che nel complesso ultrafemico di "Tari-Misaka" nella prefettura di Tottori. Altro sito di ritrovamento è il monte Stove nella contea di El Paso (in Colorado, Stati Uniti).[20]
Forma in cui si presenta in natura
modificaLa proto-antofillite è stata scoperta sotto forma di cristalli prismatici lunghi fino a 5 mm allungati in direzione dell'asse .[6] Il minerale è trasparente con lucentezza vitrea; il colore va dal bianco all'incolore mentre quello del suo striscio è bianco.[5]
Note
modifica- ^ a b (EN) Strunz-Mindat (2025) Classification - Inosilicates with 2-periodic double chains, Si4O11; Orthoamphiboles, su mindat.org, Hudson Institute of Mineralogy. URL consultato il 20 giugno 2025.
- ^ a b (EN) Malcolm Back et al, The New IMA List of Minerals – A Work in Progress – Updated: January 2025 (PDF), su cnmnc.units.it, IMA/CNMNC, Marco Pasero, marzo 2025. URL consultato il 20 giugno 2025 (archiviato dall'url originale il 22 marzo 2025).
- ^ a b c d Konishi (2003), p. 1718.
- ^ a b (EN) Protoanthophyllite Mineral Data, su webmineral.com, David Barthelmy. URL consultato il 20 giugno 2025.
- ^ a b c d (EN) Proto-anthophyllite, su mindat.org, Hudson Institute of Mineralogy. URL consultato il 20 giugno 2025.
- ^ a b c d e f Konishi (2003), p. 1719.
- ^ a b c (DE) Proto-Anthophyllit (Proto-anthophyllite), su mineralienatlas.de. URL consultato il 20 giugno 2025.
- ^ a b Mandarino, p. 1252.
- ^ (EN) Laurence N. Warr, IMA–CNMNC approved mineral symbols (PDF), in Mineralogical Magazine, vol. 85, 2021, pp. 291-320, DOI:10.1180/mgm.2021.43. URL consultato il 20 giugno 2025 (archiviato dall'url originale il 9 febbraio 2025).
- ^ (EN) Cummingtonite, su mindat.org, Hudson Institute of Mineralogy. URL consultato il 21 giugno 2025.
- ^ (EN) G.V. Gibbs, F.D. Bloss e H.R. Shell, Proto-amphibole, a new polytype, in American Mineralogist, vol. 45, 1960, pp. 974-989.
- ^ (EN) S. Sueno, S. Matsuura, G.V. Gibbs e M.B. Boisen, Jr., A crystal chemical study of protoanthophyllite: orthoamphiboles with the protoamphibole structure, in Physics and Chemistry of Minerals, vol. 25, 1998, pp. 366-377.
- ^ Leake, p. 1359.
- ^ Konishi (2002), p. 1096.
- ^ Hawthorne, p. 2035.
- ^ a b (EN) Ernest Henry Nickel e Monte C. Nichols, IMA/CNMNC List of Minerals 2009 (PDF), su cnmnc.units.it, IMA/CNMNC, gennaio 2009. URL consultato il 20 giugno 2025 (archiviato dall'url originale il 29 luglio 2024).
- ^ (DE) Lapis Classification - VIII SILIKATE - VIII/F Ketten- und Bandsilikate, su mineralienatlas.de. URL consultato il 20 giugno 2025.
- ^ (EN) Dana Inosilicate Classification - Double-Width Unbranched Chains, W=2, su webmineral.com, David Barthelmy. URL consultato il 20 giugno 2025.
- ^ (EN) Takase mine, Shingo-takase, Niimi City, Okayama Prefecture, Japan, su mindat.org, Hudson Institute of Mineralogy. URL consultato il 20 giugno 2025.
- ^ (EN) Localities for Proto-anthophyllite, su mindat.org, Hudson Institute of Mineralogy. URL consultato il 20 giugno 2025.
Bibliografia
modifica- (EN) Bernard E. Leake et al., Nomenclature of amphiboles: additions and revisions to the International Mineralogical Association's 1997 recommendations (PDF), in The Canadian Mineralogist, vol. 41, 2003, pp. 1355-1362. URL consultato il 20 giugno 2025.
- (EN) Frank C. Hawthorne et al., Nomenclature of the amphibole supergroup (PDF), in American Mineralogist, vol. 97, 2012, pp. 2031-2048, DOI:10.2138/am.2012.4276. URL consultato il 20 giugno 2025 (archiviato dall'url originale il 29 ottobre 2013).
- (EN) Hiromi Konishi et al., Crystal structure of protoanthophyllite: A new mineral from the Takese ultramafic complex, Japan (PDF), in American Mineralogist, vol. 88, 2003, pp. 1718-1723. URL consultato il 20 giugno 2025.
- (EN) Joseph A. Mandarino, New minerals (PDF), in The Canadian Mineralogist, vol. 42, 2004, pp. 1241-1260. URL consultato il 20 giugno 2025.
- (EN) Hiromi Konishi, István Dódony e Peter R. Buseck, Protoanthophyllite from three metamorphosed serpentinites (PDF), in American Mineralogist, vol. 87, 2002, pp. 1096-1103. URL consultato il 20 giugno 2025.
Collegamenti esterni
modifica- (EN) Protoanthophyllite Mineral Data, su webmineral.com, David Barthelmy.
- (EN) Proto-anthophyllite, su mindat.org, Hudson Institute of Mineralogy.