Reclaim - Prenditi ciò che è tuo
Reclaim - Prenditi ciò che è tuo (Reclaim) è un film del 2014 diretto da Alan White.
| Reclaim - Prenditi ciò che è tuo | |
|---|---|
| Titolo originale | Reclaim |
| Paese di produzione | Stati Uniti d'America |
| Anno | 2014 |
| Durata | 91 min |
| Genere | thriller |
| Regia | Alan White |
| Soggetto | Carmine Gaeta, Luke Davies |
| Sceneggiatura | Carmine Gaeta, Luke Davies |
| Produttore | Brian R. Etting, Josh Etting, Ian Sutherland, Robert Luketic, Gary Hamilton, Mike Gabrawy, Fredrik Malmberg, Silvio Muraglia |
| Casa di produzione | Grindstone Entertainment Group, Asia Tropical Films, Beijing Shuijing Shenlan International Media Co. |
| Distribuzione in italiano | Lionsgate |
| Fotografia | Scott Kevan |
| Montaggio | Doobie White, Scott D. Hanson |
| Musiche | Inon Zur |
| Interpreti e personaggi | |
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| Doppiatori italiani | |
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La pellicola racconta una storia di fantasia che descrive alcuni aspetti di una realtà comunque ben presente al giorno d'oggi: il traffico illegale di minori che dai paesi poveri raggiungono i paesi ricchi per rispondere ad una domanda di adozioni che i canali ufficiali non riescono a soddisfare.
Trama
modificaDopo un incidente d'auto che l'ha lasciata incapace di avere figli, Shannon e suo marito, Steven, decidono di adottare una bambina haitiana, Nina, rimasta orfana dopo il terremoto del 2010, tramite l'IRA (International Rescue Adoption), un'organizzazione gestita da Gabrielle Reigert e con sede a Porto Rico. Dopo aver pagato 60.000 dollari, i due si trasferiscono in un resort in attesa che arrivi il passaporto statunitense di Nina. Steven prova subito antipatia per i suoi vicini, Benjamin, Salo e Paola, soprattutto dopo che un malinteso con Salo in un bar, dove racconta loro di Nina, porta a una lite.
Due giorni dopo l'adozione, la coppia si sveglia e scopre che Nina è scomparsa. Iniziano le ricerche e contattano un agente di polizia che li informa che i loro documenti di adozione non sono stati registrati, mentre il quartier generale dell'IRA a Old San Juan è deserto. Steven ammette che Reigert aveva chiesto altri 40.000 dollari come parte delle spese di adozione, cosa che non aveva detto in anticipo a Shannon. L'agente insinua quindi che l'IRA è un'organizzazione che offre orfani a coppie ignare in cambio di una considerevole somma di denaro, per poi portarli via pochi giorni dopo. Quella notte, Steven e Shannon vengono rapiti da Benjamin e dai suoi aiutanti, che si rivelano essere trafficanti di bambini al servizio di Reigert. Trattenendo Nina, costringono la coppia a inviare tutti i loro risparmi, che sono in gran parte un risarcimento per l'incidente d'auto che li ha resi incapaci di concepire.
Il giorno dopo, Steven si dirige in banca sotto la minaccia di una pistola per riscuotere i risparmi. Dopo aver notato che la villa di Benjamin si trovava a Maunabo , fugge di nuovo alla villa con i soldi di Salo. Nel frattempo, Shannon si libera dalla sua prigionia, rapisce Nina, poi distrae Paola abbastanza a lungo da permettere a Steven di prenderle la pistola e il veicolo per facilitare la fuga con la moglie e Nina. Vengono inseguiti da Benjamin e Salo, anche se quest'ultimo viene ucciso quando un camion colpisce la sua auto. Dopo un inseguimento, Benjamin si schianta con la sua auto e viene dato per morto, mentre la coppia e Nina evitano per un pelo di cadere da una ripida scogliera.
I tre vengono scortati indietro dall'agente, ma questi viene ucciso da Benjamin che, sopravvissuto all'incidente, stordisce Steven prima di portarli alla villa di Reigert. Una disputa riguardante le sue quote di denaro spinge Benjamin a sparare a Reigert, uccidendolo. Steven si riprende e segue Benjamin, che insegue Shannon in un edificio fatiscente. Poco prima che riesca a uccidere Shannon, Steven arriva e uccide Benjamin. Nina arriva poi, traumatizzata dall'incidente, prende la pistola di Benjamin e la punta contro Steven e Shannon. Riescono a convincerla a posarla e a vivere con loro.
Il film si conclude con un testo che mostra agli spettatori che ogni anno 1,2 milioni di bambini sono vittime di tratta, con una citazione: "Sono invisibili e sono ovunque".
Produzione
modificaIl regista australiano aveva intenzione inizialmente di girare il film nel suo paese.[1] Venendo meno il sostegno produttivo della Screen Australia si è poi optato per Porto Rico, così dall'adozione di un bambino afghano si è passati a quella di un bambino haitiano.[2]
Note
modifica- ^ Don Groves, Alan White set to direct Australian thriller Reclaim, su sbs.com.au, 21-2-2013. URL consultato il 14-8-2019.
- ^ Don Groves, Australia loses Reclaim, su if.com.au, 10-9-2013. URL consultato il 14-8-2019.
Collegamenti esterni
modifica- Reclaim - Prenditi ciò che è tuo, su MYmovies.it, Mo-Net s.r.l..
- (EN) Reclaim - Prenditi ciò che è tuo, su IMDb, IMDb.com.
- (EN) Reclaim - Prenditi ciò che è tuo, su AllMovie, All Media Network.
- (EN) Reclaim - Prenditi ciò che è tuo, su Rotten Tomatoes, Fandango Media, LLC.
- (EN) Reclaim - Prenditi ciò che è tuo, su Metacritic, Red Ventures.
- (EN) Reclaim - Prenditi ciò che è tuo, su Box Office Mojo, IMDb.com.