Roberto di Melun (... – 4 aprile 1585) è stato un nobile olandese, visconte di Gand e marchese di Roubaix, fu un nobile dei Paesi Bassi che combattè e morì nella guerra degli ottant'anni.

Roberto di Melun, marchese di Roubaix

Biografia

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Roberto nacque attorno alla metà del sedicesimo secolo da Hugues d'Epinoy e Yoldande de Warchin, signora di Roubaix.[1] Nel maggio 1575 Filippo II di Spagna lo nominò comandante di una bande d'ordonnance, ma revocò la nomina dopo che Roberto uccise Filippo di Mansfeld in una lite pochi giorno dopo. A mediare una riconciliazione con il padre del defunto Pietro Ernesto fu Mathieu Moulart, abate di Saint-Ghislain.[2]

Come un membro influente della nobiltà, Roberto fu uno dei firmatari della pacificazione di Gand e dell'Unione di Brussels. Fu nominato governatore della contea di Artois nell'ottobre 1576 e l'anno successivo si districò tra le rivendicazioni dei ribelli olandesi capitanati da Guglielmo I d'Orange e le forze reali guidate da Giovanni d'Austria. Melun decise infine di unirsi ai ribelli, battendosi al loro fianco nella Battaglia di Gembloux.[1] Nonostante i suoi nuovi alleati, l'influenza Mathieu Moulart, diventato allora vescovo di Arras, lo spinse ad abbracciare la frangia moderata della ribellione, sostenendo sempre una riconciliazione con il re di Spagna. Nel 1579, partecipò al trattato di Arras e riconobbe nuovamente l'autorità del re Filippo.[3]

L'anno successivo accettò la resa di François de La Noue, un comandante ugonotto divenuto mercenario per i ribelli olandesi, e lo consegnò ad Alessandro Farnese a Mons.[1] Lo stesso anno assediò Bouchain e nel 1581 Tournai, difesa da sua cognata Marie-Christine de Lalaing. Fu premiato dal re Filippo con le terre di suo fratello Pierre, ancora unito ai ribelli. Fu inoltre nominato marchese di Roubaix.

Morì in seguito alle ferite riportate durante l'assedio di Anversa nel 1585, appena prima di essere investito come cavaliere del Toson d'oro. Alla sua morte non lasciò nessun erede.[1]

  1. ^ a b c d (FR) Ch. Piot, Biographie Nationale de Belgique, vol. 14, Brussels, 1897, pp. 336-339.
  2. ^ (FR) Ch. Piot, Biographie Nationale de Belgique, vol. 15, Brussels, 1899, pp. 306-311.
  3. ^ (FR) Jacques Bernard, Recueil des traitez de paix, de trêve, de neutralité, de suspension d'armes, de confédération, d'alliance, de commerce, de garantie, et d'autres actes publics, L'Aja, 1700, p. 421.

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