Rocca di Caverzago
La rocca di Caverzago è una fortificazione, situata nell'omonima frazione, del comune italiano di Travo, in provincia di Piacenza. Posizionata su di una parete rocciosa verticale[1], gode di un'ottima visuale sulla val Trebbia e sul fiume.
Rocca di Caverzago | |
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Ubicazione | |
Stato attuale | ![]() |
Regione | Emilia-Romagna |
Città | Travo |
Coordinate | 44°50′37.34″N 9°31′05.69″E |
Informazioni generali | |
Tipo | Castello medievale |
Materiale | Pietra |
Condizione attuale | Rudere |
Visitabile | No |
Artocchini, pp. 206-208 | |
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Storia
modificaIl castello è citato in un atto del Registrum Magnum risalente al settembre 1127 in cui Corrado, figlio di Fredenzone, cedeva la metà del castello e della curia ai consoli del comune di Piacenza; rimanendo poi di proprietà comunale nel corso del XIII secolo[2].
Nel 1315 l'edificio, all'epoca di proprietà della famiglia Anguissola, subì un assedio da parte del signore di Bobbio Corradino Malaspina, il quale era stato nominato capitaneus della val Trebbia e della val Nure per conto di Galeazzo I Visconti con l'ordine di sedare qualsiasi tentativo di rivolta da parte dei feudatari locali presenti nelle due vallate[2]. A seguito della minaccia, i fratelli Galvano, Lancillotto e Anguissola Anguissola acconsentirono a ritirarsi a seguito del pagamento di un'ingente somma economica[2].
La proprietà dell'edificio passò in seguito a Bonifacio da Caverzago, detto Iudeo, e a Obertino da Pietratiggia fino a che il 21 agosto 1322 una sentenza emessa dal podestà di Piacenza permise alla famiglia Anguissola di riacquisire il possesso del complesso; gli Anguissola procedettero contestualmente a rilevare la porzione di edificio nelle mani di Obertino da Pietratiggia. Il castello fu nuovamente costruito nel 1376, su iniziativa di Giuliano Anguissola[2].
Tra il XVII e i primi anni del XIX secolo la proprietà della fortificazione fu condivisa tra la famiglia Anguissola e i conti Gragnani[2].
Struttura
modificaIl castello, che subì pesanti rimaneggiamenti nel Cinquecento[2], e originariamente composto da due corpi di fabbrica[1], è in gran parte crollato a causa di danneggiamenti ai muri perimetrali[2]. Permangono i resti di un corpo di fabbrica a pianta quadrangolare sviluppato su due piani[2] e di una torre di avvistamento[1].
All'interno del castello si trovava un camino in pietra conservato in un salone dotato di soffitto a volta ribassata e successivamente trasferito in una villa situata nel capoluogo comunale[2].
Note
modificaBibliografia
modifica- Carmen Artocchini, Castelli Piacentini, Piacenza, Edizioni TEP, 1983 [1967].
Voci correlate
modificaCollegamenti esterni
modifica- Gabriele Lomuscio, Caverzago (fraz. di Travo, rovine della rocca), su mondimedievali.it, 22 maggio 2024. URL consultato il 9 marzo 2025.